Como

Navigazione, critiche e proteste per il Patria in secca e per le lunghe code al sole

E proprio stamane un malore di un turista in attesa al caldo. Le richieste del deputato Butti ancora una volta non accolte: appello per rimuovere il piroscafo da Villa Olmo.

Il primo appello arriva da Silvia Zani che da anni gestisce il gruppo pubblico “Sei di Como se…” e che – anche tramite noi – chiede un intervento per la messa in sicurezza del Patria in questi giorni di siccità e di lago basso. Queste le sue parole nel post pubblico.

Attenzione, il Patria è quasi in secca. In settimana non sono previste piogge. Chi di dovere non si potrebbe attivare per spostarlo e metterlo in sicurezza? Io non ne capisco nulla, mi dà l’idea che forse è già troppo tardi. O forse cosi e’ in sicurezza ma mi piacerebbe avere risposte certe. Forza gruppo facciamoci sentire. Taggo anche le testate giornalistiche, che possono aiutarmi a condividere questo appello”.

Villa Olmo ed il Patria dopo il fine settimana firmato Dolce e Gabbana

E poi c’è anche la protesta di un nostro lettore – Francesco – che ci ha mandato questa mail per mettere in evidenza la situazione della Navigazione e la gestione di alcuni suoi scafi tra cui il Patria, certo, ma anche il Concordia che ha ripreso si a navigare, ma per pochi giorni all’anno.

Domenica 17 luglio 2022: caldo tropicale, migliaia di turisti in giro per il lago e per quanto riguarda la Navigazione lo stesso copione si ripete identico come ogni fine settimana. Code chilometriche sotto il sole alle biglietterie di Como, Bellagio e nei principali scali, turisti ammassati su battelli stracarichi, corse ed orari e assurdi e tanto, tantissimo malcontento. Ciliegina sulla torta, lo storico piroscafo Concordia (orgoglio italiano ma, a quanto pare, non dell’azienda) riposa in cantiere. Un paradosso, considerato il fatto che si teme la concorrenza del nuovo progetto del Patria (attualmente impantanato nella burocrazia) quando il gemello naviga su corse di linea una manciata di giorni l’anno.

Per molti, una tranquilla giornata sul lago si trasforma in un’epopea molto più simile ad un viaggio della speranza piuttosto che ad una gita fuori porta. I soliti problemi a fronte di un’azienda pubblica di navigazione che peggiora ogni giorno di più. 

Un’azienda che invece di chiedere umilmente scusa per gli errori commessi ieri e oggi, alza i toni in maniera prepotente e ostacola lo sviluppo e la ripartenza di un intero territorio che, invece di essere ascoltato, viene ignorato totalmente. 

Un’azienda che non tiene in considerazione la storia del lago, con un piroscafo a vapore fermo in cantiere la maggior parte dell’anno ed un altro che rischia di incagliarsi sui fondali del pontile di villa Olmo perché nonostante 3 milioni di euro pronti ad essere investiti non si riesce (o non si vuole) trovare un accordo sulla gestione. Un’azienda che ignora totalmente i dipendenti, che si fanno in quattro per garantire un servizio decoroso: chi resta stringe i denti, chi si stanca si licenzia e va a lavorare altrove. Così manca personale qualificato, si tagliano corse e servizi, si riduce tutto al “minimo indispensabile”… 

Un’azienda ipocrita, che parla di sicurezza per la condivisione dei pontili quando durante le giornate di sole, sui battelli di tutto il lago si imbarca più gente di quanto i barconi provenienti dall’Africa possano trasportare; le desolanti immagini di ogni domenica parlano da sole…

Un’azienda totalmente inadeguata, quindi, al sistema lago in un anno importante per la ripartenza come il 2022. Non basta barricarsi dietro alla costruzione di due nuovi navi ibride, non è sufficiente aprire pagine social e gestirle male, non si può giustificare sempre tutto con la scusante della “mancanza di risorse”, ci vuole buon senso e intelligenza nella gestione. Due caratteristiche che attualmente la Navigazione Laghi sembra non avere in maniera più totale. 

 

Da regstrare anche – stamane in tarda mattinata – un leggero malore di un turista mentre era in attesa sotto il sole di prendere il biglietto per salire sul battello in piazza Cavour. Le lunghe attese ormai sono una costante in questa estate 2022 e senza alcun riparo.

 

E proprio su questo – e sulla gestione del Patria ancora ancorato a Villa Olmo – nei mesi scorsi il deputato Alessio Butti ha fatto sentire la sua voce chiedendo al Governo un intervento diretto per risolvere questi problemi. Ma, al momento, la situazione sembra essere rimasta la stessa.

 

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