La decisione (sofferta)

Sagra di San Giovanni, i fuochi tornano tra un anno. Il sindaco:”Non siamo ancora pronti”

La spiegazione di Mauro Guerra:"Visto che il virus continua a circolare, adottare misure precauzionali può aiutarci ad evitare focolai diffusi che, seppur fortunatamente ormai con molta minore gravità, potrebbero comunque portare a quarantene, isolamenti e difficoltà"

Lo ha annunciato, con un post sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra. Sagra si, ma senza spettacolo pirotocenico in questo 2022. Il prossimo anno, se non ci saranno modifiche legate al Covid, si tornerà a fare tutto. La spiegazione di un provvedimento non facile, per sua stessa ammissione, con il primo cittadino Mauro Guerra.
La Sagra di San Giovanni, con il grande spettacolo pirotecnico, ritornerà il prossimo anno.
Quest’anno si terranno tutte le celebrazioni religiose, compresa la processione e la Santa Messa sull’Isola Comacina.
Superata la fase piu’ acuta e pesante della pandemia restano in vigore norme e raccomandazioni che non sono ancora conciliabili e gestibili nel caso di una manifestazione che vede una straordinaria affluenza di decine di migliaia di persone, con la caratteristica di una diffusione di molteplici luoghi di assembramento sul territorio, alcuni anche con affollatissime condizioni di somministrazione di alimenti e bevande, che non consentono oggettivamente l’adozione, l’approntamento, la gestione ed il controllo delle misure precauzionali e di sicurezza in vigore.
Attualmente e, al momento, sino al 31.12.2022 è in vigore l’ordinanza del Ministro della Salute del 1 aprile 2022.
Nell’ordinanza (della quale in calce riportiamo le principali prescrizioni) è evidente il costante richiamo (di valore generale per tutte le attività) oltre che all’indirizzo di adottare misure organizzative volte ad evitare o comunque gestire in modo ordinato e controllato gli assembramenti, alla garanzia di costanti interventi igienizzanti e soprattutto alla adozione di misure organizzative, anche all’aria aperta, volte a possibili distanziamenti, a ridurre/evitare code e assembramenti di persone, con segnaletica, modalità di accesso ordinato, entrate e uscite ecc. Oltre all’altrettanto costante riferimento al numero massimo di persone (da prevedere anche per gli spettacoli all’aperto) e comunque a misure proporzionate ed adeguate alla quantità di afflusso previsto.
Oltre agli indirizzi generali ed alle prescrizioni specifiche per i servizi di ristorazione che devono essere adottate, ecco le prescrizioni ulteriori e specifiche per Sagre e fiere locali:
“Sagre e fiere locali
– Per eventuali ulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. ristorazione) attenersi alla relativa scheda tecnica specifica.
– Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare code e assembramenti di persone. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita
– Favorire modalità di pagamento elettroniche
– Garantire la frequente igienizzazione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza”
Ristorazione e cerimonie
– Disporre i tavoli garantendo distanze
– Al termine di gli servizio al tavolo assicurare igienizzazione delle superfici
– Modalità organizzative per evitare formazione di assembramenti”
Premesso tutto questo e pensando allo scenario della sagra al quale siamo abituati risulta evidente l’impossibilità di regolamentarlo/organizzarlo nel rispetto dell’ordinanza e dei principi di cautela che ancora devono essere ragionevolmente osservati.
La Sagra di San Giovanni, per le sue particolari caratteristiche, è incompatibile con modalità organizzative restrittive e non sono proponibili modalità che eliminino una delle sue componenti: lo spettacolo pirotecnico, la sagra eno-gastronomica, la fiera, la trasformazione del territorio, con la chiusura della Statale, in una unica grande area di festa.
Riprenderà quando saremo in grado di farla vivere in tutta la sua pienezza e tutte le sue sfaccettature.
Non è stata e non è una decisione facile.
Stiamo uscendo da anni difficili, che hanno segnato anche il nostro territorio e le nostre comunità, dopo la pandemia viviamo la tragedia di una guerra nel cuore d’Europa. Nonostante tutto questo e anche per reagire a tutto questo è forte la voglia di ritrovarsi e ritrovare le occasioni di festa collettiva.
Lo stiamo facendo e lo faremo anche questa estate, riprendendo feste e sagre che, per le loro caratteristiche, consentono una organizzazione che tenga conto delle precauzioni che ancora dobbiamo adottare. Stiamo guarendo dalla pandemia, ma siamo ancora convalescenti. Dobbiamo procedere con gradualità. E a chi richiama, giustamente, l’importanza della Sagra per il turismo, oltre che per la nostra gente, chiediamo di considerare che il nostro turismo, fortunatamente, non vive solo di grandi eventi ed è già in forte ripresa comunque. Ed anzi, visto che il virus continua a circolare, adottare misure precauzionali può aiutarci ad evitare focolai diffusi che, seppur fortunatamente ormai con molta minore gravità, potrebbero comunque portare a quarantene, isolamenti, difficoltà, oltre che alle nostre comunità anche proprio in un settore, turistico e della ristorazione, nel quale già scontiamo una seria carenza di personale e al quale dobbiamo evitare rischi di ulteriori allarmi e scossoni.
Il Sindaco
Mauro Guerra
L’appuntamento è per sabato 25 e domenica 26 giugno in particolare quando si svolgeranno sull’Isola tutti i riti religiosi previsti. Nessuna limitazione alla circolazione sulla Regina: lo stop alla circolazioner nel 2023 quando torneranno i fuochi, un appuntamento tra i più seguiti dell’estate comasca da sempre.
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