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Alessandro Berra, 60anni di poesia da vedere. “A divenire – Opere 1963-2022” 

opere alessandro berra mostra

Opere dipinte nel corso di sessant’anni in mostra alla Cà di Fraà a Casnate con Bernate, l’artista è Alessandro Berra, pittore comasco la cui poesia si vede e non si sente – come scrive Luigi Cavadini nell’introduzione al catalogo che accompagna l’esposizione “In divenire”- Berra ha sempre cercato, in vari modi e con vari mezzi, di riuscire a trasferire la sua visione interiore dell’esistenza immergendo la realtà nei colori e nei segni della sua arte asserisce Cavadini che, oggi alle 18, interverrà all’inaugurazione con l’assessore alla Cultura Luca Pellegatta e l’82enne pittore.

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“A divenire. Opere 1963-2022”  di Alessandro Berra, organizzata dal Comune di Casnate con Bernate con la collaborazione dell’associazione Sentiero dei Sogni e del Gruppo Volontari Civici, resterà allestita alla Cà di Fraà (piazza San Carlo 3, ovvero nel parco della villa dove ha sede il municipio), fino al 1° maggio ad ingresso libero, con i seguenti orari: da lunedì a venerdì 15.30-19.30, sabato e festivi 10.30-12.30/15.30-19.30, inoltre apertura serale straordinaria giovedì 28 aprile alle 20.30 con un recital di poesie di Rosanna Pirovano, Vito Trombetta e Pietro Berra, in cui la parola si intreccerà con le arti visive.

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In mostra dipinti e incisioni che documentano l’evoluzione dell’opera dell’artista comasco nel corso di sessant’anni. Merita una considerazione l’ampio spettro di tecniche utilizzate che non si fermano alla pittura ad olio,la più praticata, ma che propongono lavori significativi eseguiti a pastello, ad acquerello, ad inchiostro e, pur in quantità più ridotta, vetrate dipinte e legate a piombo e mosaici alla maniera antica. Non sono inoltre da trascurare le incisioni a tiratura limitata (a puntasecca, acquaforte e acquatinta) sia nei formati tradizionali che nella forma degli ex-libris realizzati con sorprendenti risultati negli anni Settanta e che nel tempo saltuariamente ha ripreso con nuovi motivi e altrettanta intensità.

Un catalogo completo dell’opera di Alessandro Berra è stato pubblicato per l’occasione dalla casa editrice New Press e ha lo stesso titolo della mostra.

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Alessandro Berra è nato a Como il 24 marzo 1940. è cresciuto in una famiglia ricca di stimoli creativi: il nonno paterno, Pietro Berra, era violinista, compositore e direttore di banda; quello materno, Alessandro Mazzi, titolare di un’impresa di stucchi e cementi, curava personalmente decorazioni e sculture degli edifici e nel 1936, per la VI Triennale di Milano, aveva costruito al Parco Sempione la celebre fontana di Camerlata, monumento razionalista progettato dall’archiettto Cesare Cattaneo con il pittore Mario Radice; i genitori, Giulio Berra e Cornelia Mazzi, sebbene non avessero scelto l’arte come professione, praticavano rispettivamente la musica e la pittura per diletto. In questo clima ebbe modo di confrontarsi fin da giovanissimo sia con gli strumenti musicali che con i pennelli, trovando questi ultimi decisamente più congeniali al proprio talento espressivo. Nel 1959, a diciannove anni, apre uno studio a Como, in via Alciato 10, nella casa di famiglia costruita dal nonno, dove tutt’ora abita con la moglie Floriana, musa di tante sue opere, e dove continua a creare. A chi la visita, si presenta come una sorta di “museo vivo” del lungo percorso creativo che nel corso di sei decenni ha visto Berra cimentarsi con plurime tecniche.

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Per oltre quattro decenni, come molti artisti di Como, nota non a caso per essere la “città della seta”, Berra ha messo la propria creatività e competenza tecnica al servizio dell’industria tessile. Sebbene abbia sempre prediletto, tranne in rari casi, il figurativo, ha studiato e assorbito anche la lezione dei razionalisti – l’asilo capolavoro di Giuseppe Terragni dedicato ad Antonio Sant’Elia si trova proprio di fronte alla sua casa-studio – e degli astrattisti comaschi – prima di mettersi in proprio ha lavorato nello studio di Alvaro Molteni. Bibliofilo, collezionista di ex libris e lettore accanito – possiede una biblioteca di svariate migliaia di volumi – ha saltuariamente collaborato anche con l’editoria, realizzando illustrazioni per la rivista “Como”, per diversi volumi di poesie e racconti e per due libri d’artista, editi da Signum Edizioni d’Arte e Pulcinoelefante, con testi poetici scritti rispettivamente dal figlio Pietro e dal nipote Leonardo. Dal 1996 si dedica anche alla creazione, su proprio disegno, di vetrate artistiche dipinte e legate a piombo che si possono ammirare in alcuni spazi pubblici: la chiesa di San Cassiano a Breccia, frazione di Como, la cappella della Clinica Ortopedica di Lanzo Intelvi, la chiesa dei Santi Fermo e Lorenzo a Concagno dove ha dipinto anche una pala d’altare, e la parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano nella frazione Civello di Villa Guardia.

 

 

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