Ottimo risultato

Capacità innovativa, Como seconda solo a Milano

Il risultato emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio IP Cube: Como è la seconda provincia lombarda per capacità innovativa e brevetti depositati.

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È Como la seconda provincia lombarda nella classifica relativa alla capacità innovativa: un risultato che emerge dall’ultimo report realizzato dall’Osservatorio IP Cube, attivo all’interno del Centro sull’Innovazione Tecnologica e l’Economia Circolare della LIUC Business School.

In continuità con le precedenti analisi realizzate, l’Osservatorio si avvale dell’Innovation Patent Index, indicatore che tiene conto di cinque insiemi di dati brevettuali (diversificazione, qualità, internazionalizzazione, tempo, efficienza). Uno strumento efficace per un’analisi che va oltre il mero aspetto quantitativo.

Como risulta al 2° posto dopo Milano e prima di Lecco. È invece 5° nella classifica relativa al numero di famiglie brevettuali e sempre 5° per la capacità innovativa totale.

«La provincia di Como – ha spiegato Raffaella Manzini, Direttore dell’Osservatorio IP Cube della LIUC Business School, nonché della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC – brevetta soprattutto nell’area dell’arredamento e degli articoli domestici, ma anche in quella degli elementi ingegneristici (misure per il funzionamento efficace di macchine o installazioni)».

Ma qual è il “segreto” di questo risultato cosi positivo? «L’ottimo piazzamento di Como – ha proseguito Manzini – ha tra le sue ragioni la presenza sul territorio di realtà come Sviluppo Como – ComoNExT SpA, Innovation Hub e incubatore di startup certificato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Una realtà che vuole attrarre imprese innovative, trasferire innovazione sul territorio e favorire lo sviluppo di nuova imprenditoria grazie all’incubazione di startup. Più in generale, il “caso Como” dimostra come per avere buone performance di valore dell’innovazione sia importante, anzi fondamentale, non solo la presenza di un tessuto imprenditoriale vivace, ma anche di centri di propulsione, che stiano concretamente a fianco delle imprese e che lavorino anche sulla formazione e l’aggiornamento delle competenze».

I dati brevettuali sono relativi al periodo 2014-19 (i brevetti depositati negli ultimi 18 mesi non sono ancora disponibili perché coperti dal segreto legale).

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