Domenica

Matria, la performance inclusiva di Edoardo Bonacina

matria performance

Se con Patria, da padre, si intende il territorio abitato da un popolo unito nell’identità nazionale dalla nascita, dalla storia e dalle tradizioni,  Matria,  radice “madre” (nell’esperienza di ognuno la prima cosa vivente scorta, la prima amata), è un luogo fisico e metaforico di accoglienza, al di là delle appartenenze, nazionali, religiose etniche, sociali, di genere ecc… Meno imperativo di Patria, Matria è un neologismo ormai incluso nei vocabolari italiani, sempre più usato nel comprendere una società globalizzata, lo studente comasco di arti visive Edoardo Bonacina, domani domenica 20 marzo, tradurrà Matria in una performance artistica

In collaborazione con l’associazione “Made in MAARC”, sul piazzale davanti alla Casa del fascio in Piazza del Popolo, il giovane artista darà il via in mattinata alla performance a cui tutti possono contribuire, basterà portare con se una coperta o un tessuto da poter appoggiare a terra al fine di costruire la parola “Matria”. L’opera si propone come un momento e un luogo di incontro volta a sensibilizzare tutti verso una dimensione collettiva del fare per mettere in gioco nuovi valori condivisi e più inclusivi al fine di porre l’attenzione sul rapporto tra il contesto sociale ed il contributo femminile..

La parola “Matria” si formerà man mano che i partecipanti appoggeranno a terra le coperte, seguendo delle linee guida disegnate, sul piazzale. Nel corso della giornata la parola vedrà un continuo ciclo di costruzione-mutamento-distruzione, dovuto all’aggiunta, rimozione e sostituzione delle coperte di chi arriverà e chi se ne andrà.

La performance “Matria” si svilupperà tra le 10 e le 16, per maggiori info e per seguire il progetto clicca qui

Edoardo Bonacina (2001) è uno studente italiano di arti visive residente nel nord Italia, attualmente studia presso Naba (Nuova Accademia di Belle Arti)
di Milano. Si occupa principalmente di fotografia e video arte.

 

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