Si è tenuta questa mattina, a Cantù, la conferenza stampa di presentazione del Progetto “Ti racconto una Provincia”, in capo a MondoVisione e inserito nel percorso dei Piani Integrati Della Cultura (PIC Territoriale di Como, finanziato da Regione Lombardia e con capofila la Camera Di Commercio di Como e Lecco).
Il progetto Ti racconto una Provincia vuole essere un percorso partecipato di scrittura, drammaturgia e teatro. La prima fase riguarderà il coinvolgimento dell’intera comunità nella scrittura di una storia vera o verosimile che racconti un aspetto della propria vita o del contesto di appartenenza. Questa fase verrà sviluppata tramite il coinvolgimento dei partner del PIC con azioni di comunicazione pubblica, mentre la fase di raccolta sarà coordinata da Mondovisione e supportata dallo staff giovane attivato dal PIC, antenne territoriali per la diffusione e raccolta del materiale. I cittadini, fino a metà aprile, potranno inviare immagini, video, ricette, tradizioni, leggende e canzoni legate al territorio provinciale tramite testi, note vocali o foto accompagnate da una descrizione al numero di WhatsApp 339 8842707, che sarà attivo, per le chiamate, anche il giovedi dalle 14 alle 19. La scatola e il materiale cartaceo e digitale concorreranno a creare un immaginario sull’azione. Parallelamente verranno attivati degli interventi mirati nelle scuole, nelle associazioni, all’Auser, nelle pro loco o con particolari personaggi rappresentativi.
La seconda fase riguarderà la scelta delle storie più interessanti e rappresentative e l’avvio di un laboratorio di drammaturgia in cui si scriverà una trasposizione teatrale del racconto. Questo laboratorio verrà condotto da un professionista di Teatro San Teodoro affiancato possibilmente dagli stessi scrittori, ma potenzialmente anche solo da persone interessate a seguire un workshop di scrittura creativa e drammaturgia. Le storie non selezionate rientreranno comunque nel racconto del progetto e verranno pubblicate sui vari media divenendo, dove possibile, oggetto di azioni minori.
Infine, la terza e ultima fase riguarderà la messa in scena: verranno individuati degli attori professionisti del territorio e una regia. Un ulteriore laboratorio/workshop tenuto dai questi attori coinvolgerà il territorio con un percorso aperto a tutti, favorendo gli attori non professionisti che hanno già intrapreso un percorso teatrale. La regia comune e una residenza presso il teatro permetteranno la messa in scena di un prodotto culturalmente valido dove l’elemento di maggiore qualità rimarrà il processo di realizzazione.
Il Bus Teatro sarà, invece, uno strumento a supporto del territorio: un piccolo palco itinerante con 60 posti a sedere, ideale per monologhi, presentazioni, interventi didattici, un simbolo della cultura che arriverà ovunque. Uno strumento utile anche per raccogliere pubblico e condurlo verso un luogo di cultura o un evento introducendo, grazie al personale di bordo, i contenuti che troveremo a destinazione.
commenta