Lo studio

Più ansia ed aggressività nei bambini piccoli: tutta colpa del lungo lockdown del 2020

I ricercatori dell'Istituto Medea de "La Nostra Famiglia":"Atteggiamenti trasmessi dalle mamme. Ora serve un sostegno psicologico"

La pandemia – ancora non del tutto sconfitta – provoca l’aumento di ansia e aggressività nei bambini piccoli: problemi e turbamenti involontariamente trasmessi dalle mamme. Lo dicono, al termine di uno studio, i ricercatori dell’Istituto Medea dell’Associazione “La Nostra Famiglia”, una delle realtà di ricerca più importanti d’Italia con sede a Bosisio Parini (Lecco) e una recentemente aperta anche a Camerlata. I ricercatori hanno fatto le loro valutazioni su un gruppo di mamme e figli negli ospedali Valduce di Como, Mandic di Merate e Fatebenefratelli di Erba:”I problemi emotivi e comportamentali dei bambini sono aumentati significativamente durante l’isolamento”. E ancora: “Il disagio psicologico delle madri durante il lockdown ha contribuito a esacerbare il malessere dei figli. Al contrario, i bimbi le cui madri hanno avuto meno sintomi d’ansia e di depressione durante il lockdown non mostrano un incremento di problemi”.

 

Secondo gli esperti dell’istituto Medea, quindi è necessario alleviare l’impatto della pandemia sulle mamme. Servono “interventi psicologici tempestivi alle madri in difficoltà per aiutare i loro figli ad affrontare meglio gli effetti della pandemia”. Sedute e terapie che non tutte le famiglie possono permettersi. Il direttore sanitario dell’istituto Massimo Molteni, auspica d’ora in poi “un intervento delle istituzioni per aiutare chi ha bisogno di un sostegno psicologico ma non può permetterselo”

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