Lario Beer non si ferma mai, dopo le quattro birre in produzione (LARIO, LAC, STRATOSERICA, VENTO DEL LAGO) la beer firm comasca ingrana la quinta e si rimette in viaggio sulle strade del lago con la nuova arrivata “SPIDER”, una double amber IPA da 7,6% per gli amanti delle emozioni forti, anche nel boccale.
SPIDER è la fuoriserie della produzione LARIO BEER, la birra speciale invernale, in edizione limitata e con caratteristiche uniche.
Nasce dalle memorie di Andrea Spinelli, uno dei soci della beer firm: “E’ legato al ricordo della spider di mio papà, che ho tutt’ora, con la quale mi portava da ragazzino a bere la birra in Valganna, di nascosto dalla mamma. Grazie a lui mi sono avvicinato e innamorato del mondo della birra”.
Spider è una birra celebrativa a coronamento di un anno di attività intenso e ricco di soddisfazioni. LARIO BEER per festeggiare ha deciso di uscire dai propri canoni e produrre una birra con gradazione più elevata rispetto allo standard, utilizzando un cereale particolare e affascinante, il triticale (un ibrido di segale e frumento), coltivato dall’azienda agricola Bosetti di Castelnuovo Bozzente.
“Il mastro birraio Beppe Vento, che ha dato vita ai nostri progetti e i nostri sogni, si è ancora una volta superato creando una double amber IPA straordinaria, con il magico utilizzo di un trittico di super luppoli: Topaz (Australia), Cascade (Stati Uniti) e Willamette” continua Spinelli
L’etichetta della birra “speciale” è stata realizzata da Elena Casagrande, fumettista di grande talento e disegnatrice per Marvel e DC Comics. “Per la nostra novità ci pareva perfetto rivolgerci ad una artista di fumetti di supereroi – spiega Spinelli – Spider vuole anche essere un omaggio a tutti i papà, perché un padre, alla fine, è il super eroe di qualsiasi bambino. L’idea è quella di coinvolgere ogni anno, per la birra speciale, un artista diverso”.
Dice Elena Casagrande: “Ho realizzato il disegno dell’etichetta con temi precisi: l’amicizia e l’unione tra il vecchio e il nuovo, il passato e il futuro. Ed è uscita questa coppia improbabile ma sincera di due individui così differenti ma simili, come un ragazzo e un robot, naturalmente con lo sfondo del lago di Como. Cosa li accomuna? L’amicizia che raccontano con i loro gesti e i loro sguardi e la possibilità di coesistenza tra i due mondi temporalmente distanti ma imprescindibili, come a dire che l’uno non può negare l’altro, ma riconoscersi a vicenda può render possibile un miglioramento altrimenti impossibile. Penso che tale concetto possa applicarsi ad ogni aspetto della vita, compreso anche quello concerne la produzione birraria.”
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