Dal vivo

La magia dell’organo Hammond per una sera a L’Officina della Musica

l'officina della musica hammond

Frank Hammond Quartet domenica 19 dicembre ore 21 a L’Officina della Musica di Como. Il nome dice già quale sarà il protagonista del concerto: l’organo Hammond

Progettato per le chiese dal poliedrico ingegnere Laurens Hammond come alternativa economica ai più costosi organi a canne, lo strumento trovò subito largo utilizzo nel jazz, blues, gospel, easy listening e, in misura sempre più crescente, per il rock e il pop.

Franco “Frank” Angelozzi è un cultore dell’organo Hammond tanto che nel 2000 é stato premiato dalla stampa specializzata per aver riportato in auge questo strumento che la musica digitale ha sostituito con suoni sintetizzati. Ma la magia dell’organo Hammond è tutt’altra cosa e, domani sera a L’Officina della Musica in una serata all’insegna del blues e del soul, il quartetto di Angelozzi ne darà prova.

Franco ha collaborato e suonato con grandi nomi del soul e blues; il chitarrista James Wheeler, la cantante Nellie “Tiger” Travis, i Memphis Horns, il bluesman Eric “Guitar” Davis, Les Getrex, la cantante Diane Blue, e molti altri. Nel 2002 fonda il gruppo Frank Hammond, oltre a brani originali, la band propone cover di James Taylor Quartet, Jimmi Smith, ma sopratutto dei Booker T mg’s.  Nel marzo 2006 è uscito il loro primo cd “5.12”che ha ricevuto  numerosi consensi dalle migliore riviste specializzate cui sono seguiti “142 nd STREET” ( anno 2010) e TURTLE WALK uscito quest’anno, nel quale  i brani vanno dall’old style a sonorità più moderne, a dimostrazione che soul & blues, pur mantenendo le nobili radici, sono vivi.

Franco Angelozzi: organ, piano
Luca Mongia: chitarra lap steel, voce
Emanuele Carulli: basso
Andrea Marcone: batteria

 

l'officina della musica hammond

Una leggenda dell’Hammond al di fuori della musica sacra è stato, sicuramente, il sudafricano Cherry Wainer che mescolava sonorità jazz, blues, così come James Last in un ambito più easy listening. Tra gli anni sessanta e gli anni settanta Keith Emerson, Rick Wakeman degli Yes, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord dei Deep Purple, ma anche Pink Floyd, Genesis, Traffic, Procol Harum e molti altri lo utilizzarono per i loro pezzi. In Italia, specialmente nel progressive rock, usarono l’organo Hammond Vittorio Nocenzi, fondatore del Banco del Mutuo Soccorso, Flavio Premoli, tastierista della Premiata Forneria Marconi in quasi tutte le canzoni, Demetrio Stratos, cantante e polistrumentista degli Area, lo suona nel celebre intro del brano Luglio, agosto, settembre (nero).

Oggi la sua popolarità è in continua crescita grazie al “ritorno” del suono analogico e ad alcuni giovani ma già grandi musicisti che lo hanno eletto come strumento di riferimento nonostante non sia in produzione da decenni, tra cui non si possono non citare Joey DeFrancesco, John Medeski (Medeski Martin and Wood), Tony Monaco, Larry Goldings, Barbara Dennerlein e numerosi altri.

Frank Hammond Quartet
domenica 19 dicembre ore 21
L’Officina della Musica via Giulini 14 COMO (cortile interno)

Contributo soci ACLI ArteSpettacolo: 10,00 eur.
prenotazione consigliata tramite messaggio whatsapp ai seguenti numeri:3517066922 – 3492803945

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