17° Giornata del Contemporaneo dedicata all’arte performativa

9 dicembre 2021 | 09:06
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17° Giornata del Contemporaneo dedicata all’arte performativa

Sabato 11 dicembre torna la Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che da diciassette anni coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese.
La diciassettesima edizione torna finalmente in presenza mantenendo però un formato ibrido, che garantirà lo svolgimento su un doppio binario per favorire la partecipazione con proposte online e offline. La giornata avrà come fil rouge il tema del performativo, in riferimento non solo all’esperienza della corporeità del performer sulla scena, ma soprattutto all’urgenza di ripensare nuove
dinamiche di interazione con il pubblico attraverso la condivisione dello spazio. Il tema è stato individuato per la sua capacità di essere catalizzatore e attivatore di relazioni e azioni che possono generare nuove forme di coinvolgimento di pubblici e aumentare l’impatto sociale del museo nella comunità di riferimento. I Musei associati  proporranno per la Giornata del Contemporaneo, in maniera coordinata, attività legate a queste tematiche.

Dopo la sospensione del format ordinario dello scorso anno, causata dalle ripercussioni dovute all’emergenza sanitaria, i Direttori dei musei associati hanno deciso di affidare nuovamente a un artista la realizzazione dell’immagine guida della manifestazione, scegliendo Armin Linke (Milano, 1966) come rappresentante di questa edizione simbolo della ripartenza. Riprende dunque il progetto di coinvolgere un artista italiano di fama internazionale nell’ideazione dell’immagine guida della Giornata del Contemporaneo-
L’immagine scelta per la Diciassettesima Giornata del Contemporaneo, Jurong Bird Park, è una messa in scena teatrale, un display di elementi che rappresentano un concetto di paesaggio naturale. Nella fiction architettonica modernista, la natura lussureggiante, apparentemente spontanea, che accoglie i pappagalli multicolori è intrisa di elementi naturali e artificiali, a partire dal fungo in cemento armato che imita l’accogliente rifugio ligneo per i volatili protagonisti della fotografia. Con la sua inconfondibile capacità di cogliere aspetti inediti della realtà che ci circonda, Linke apre una profonda riflessione sulle azioni umane e sui luoghi fortemente
antropizzati come Jurong Bird Park (Singapore), il più grande parco ornitologico al mondo, in cui la Natura è piegata al servizio dell’uomo e dei suoi inarrestabili desideri di appropriazione.

amaci giornata contemporaneo

A Como nessun museo o galleria d’arte è associata ad AMACI, ma l’11 novembre è, comunque, una belal gioranta per visitare l’ultimo piano della Pinacoteca di Palazzo Volpi a Como (via Diaz), dedicato all’arte contemporanea.

Segnaliamo qui di seguito la proposta del Museo del Novecento di Milano mentre per una panoramica di ciò che tutti i musei associati hanno organizzato per la DICIASSETTESIMA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO SABATO 11 DICEMBRE 2021, consultare il sito www.amaci.org

MUSEO DEL NOVECENTO
Piazza del Duomo, 8 – 20123 Milano  Tel. 02 884.44061
c.museo900@comune.milano.it; www.museodelnovecento.org
#giornatadelcontemporaneo

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Furla Series – Time after Time, Space after Space
Il Museo del Novecento, in collaborazione con Fondazione Furla, aderisce alla diciassettesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI con una iniziativa online che l’11 dicembre ripropone sulle piattaforme web delle due istituzioni alcune delle performance presentate in sala Fontana tra settembre 2017 e aprile 2018 nell’ambito del progetto Furla Series – Time after Time, Space after Space, a cura di Bruna Roccasalva e Vincenzo de Bellis.

Le performance
Simone Forti. To Play the Flute
(Museo del Novecento, 21-23 settembre 2017)
To Play the Flute consiste nel reenactment di quattro performance storiche che rappresentano tappe fondamentali nel percorso artistico di Simone Forti: da Huddle e Censor (1961) fino a Cloths (1967) e Sleepwalkers (1968), la selezione restituisce alcuni degli elementi chiave che contraddistinguono il suo approccio alla performance, come la combinazione di azioni e oggetti e il ruolo fondamentale del suono.
Simone Forti è nata a Firenze nel 1935. Vive e lavora a Los Angeles.
Artista, performer e coreografa italoamericana, è da oltre cinquant’anni una delle principali figure di riferimento della danza postmoderna. Dai movimenti minimali e prosaici dei suoi primi lavori, tra tutti Dance Constructions (1961), alle improvvisazioni che coniugano parola e movimento, la sua ricerca ha profondamente influenzato la danza e le pratiche performative contemporanee.

Adelita Husni-Bey. Frangente/Breaker
(Museo del Novecento, 17-18 gennaio 2018)
Frangente/Breaker è un evento in tre atti che si snoda lungo un percorso all’interno e all’esterno degli spazi museali, creando un unico momento di riflessione sulle dinamiche della percezione, sui concetti di autorità, nazionalismo e confine.
Partendo da Cementarmato (2018), che attiva un’interazione del pubblico con la collezione permanente del museo, l’evento prosegue con Sull’Esilio (2018), un dialogo tra insegnanti di italiano e persone recentemente migrate in Italia, e si conclude con Azione per una Catena Umana (2011), che vede protagonisti nella piazza del Duomo due gruppi di performer che competono per la realizzazione della
propria barriera di protezione, senza mai riuscire nel loro intento.

Adelita Husni-Bey è nata a Milano nel 1985. Vive e lavora a New York.
L’utopia, le regole, l’educazione, gli esperimenti sociali sono tematiche centrali della sua ricerca che si declina in vari media e spesso si avvale di collaborazioni multidisciplinari. Basandosi su un’idea partecipativa di performance, l’artista organizza articolate situazioni laboratoriali, indagando il rapporto tra dimensione individuale e collettiva.

Paulina Olowska. Slavic Goddesses and the Ushers
(Museo del Novecento, 6 marzo 2018)
Ispirato al lavoro della visionaria artista Zofia Stryjeńska (1891-1976), Slavic Goddesses and the Ushers nasce come evoluzione della performance Slavic Goddesses – A Wreath of Ceremonies, presentata nel 2017 al The Kitchen di New York. Le divinità slave, già soggetto della performance newyorkese, sono protagoniste anche di Slavic Goddesses and the Ushers in cui sei manichini al centro di Sala Fontana indossano i costumi realizzati dall’artista stessa a partire dalla serie di dipinti Bożki słowiańskie (Divinità
slave, 1918) della Stryjeńska. Ad accompagnare il pubblico nella partecipazione a questo cerimoniale sono quattro figure-guida (Ushers), una delle quali è impersonata dal compositore Sergei Tcherepnin che esegue un proprio intervento sonoro.
Paulina Olowska è nata a Danzica nel 1976. Vive e lavora a Cracovia.
La sua pratica artistica coinvolge media diversi, a partire dalla pittura per arrivare alla performance, indagando spesso il tema della memoria e della nostalgia. Rifacendosi alle utopie moderniste e a un immaginario tipico della cultura popolare americana e esteuropea – in particolare della Polonia del periodo socialista – le sue opere generano riflessioni su modelli culturali e le loro ricadute sull’idea di femminismo e consumismo.

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Anche quest’anno la Giornata del Contemporaneo sarà estesa all’estero dalla rete diplomatico-consolare del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, composta da Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura. In collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI e grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, sarà incentivata la partecipazione dei Direttori e delle Direttrici AMACI agli eventi organizzati dalla rete estera della Farnesina e dalle realtà legate al contemporaneo attive nei Paesi di riferimento.

Sempre più rilevante la partecipazione alla Giornata del Contemporaneo da parte di soggetti internazionali. In particolare, dalla rete estera del MAECI, hanno già confermato la loro partecipazione l’Ambasciata d’Italia in Doha (Quatar) e in Hanoi (Vietnam), gli Istituti Italiani di Cultura di Sidney (Australia), Bruxelles (Belgio), Rio de Janeiro e San Paolo (Brasile), Sofia (Bulgaria), Toronto e Montreal (Canada), Hong Kong (Cina), Il Cairo (Egitto), Londra (Gran Bretagna), Praga (Repubblica Ceca), Barcellona (Spagna), Los Angeles (Stati Uniti), Tunisi (Tunisia), Budapest (Ungheria), a cui si aggiungono istituzioni e gallerie private come ad esempio la Centrale For Contemporary Art di Bruxelles (Belgio), l’Association Amis Art Contemporain di Parigi (Francia), il Center for Contemporary Art di Tel Aviv (Israele). L’elenco completo degli eventi è consultabile sul sito www.amaci.org

Per la Diciasettesima Giornata del Contemporaneo AMACI si avvale inoltre di un nuovo partner tecnologico, Artshell, il primo software made in Italy per la gestione e la valorizzazione delle collezioni d’arte, che riunisce in un unico ambiente digitale tutte le funzionalità di un archivio professionale: Artshell supporterà l’esperienza dei visitatori attraverso l’utilizzo della nuova
piattaforma AMACI e della funzione di mappa che permetterà una navigazione interattiva sia degli eventi della Giornata che dei 24 Musei associati.
Per partecipare all’edizione 2021 della Giornata del Contemporaneo sarà necessaria l’iscrizione alla manifestazione entro il 10 dicembre tramite il form d’iscrizione disponibile sul sito www.amaci.org, completamente rinnovato

MUSEI DELLA RETE AMACI
Castel Sant’Elmo, Polo museale della Campania (Napoli)
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli – TO)
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Prato
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli
Fondazione Musei Civici di Venezia – Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Fondazione Museion. Museo di arte moderna e contemporanea, Bolzano
Fondazione Torino Musei – GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Fondazione Modena Arti Visive
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
ICG – Istituto Centrale per la Grafica, Roma
Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Kunst Meran Merano Arte
MA*GA – Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, (Gallarate – VA)
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma
MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
Museo del Novecento, Milano
Museo Marino Marini, Firenze
MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano
Palazzo Fabroni – Arti Visive Contemporanee, Comune di Pistoia