Il blitz

Como, imprenditore indagato per false fatture per la realizzazione di un hotel di lusso

Le fiamme gialle effettuano un sequestro preventivo di 650.000 euro di sue quote. Come sarebbe riuscito a raggirare il fisco

Operazione del nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como che ha eseguito,
nei giorni scorsi, il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente e sino alla
concorrenza di 650.000 euro delle quote detenute da un imprenditore comasco, operante nel
settore alberghiero e della ristorazione, in tre società. Il provvedimento cautelare è stato
emesso dal G.I.P. del Tribunale di Como, Massimo Mercaldo su richiesta del P.M.
titolare delle indagini, dr.ssa Simona De Salvo, durante la fase delle indagini preliminari
per il fondato rischio della dispersione del patrimonio da parte dell’indagato nei cui
confronti vige, ad ogni modo, la presunzione di innocenza sino ad un eventuale condanna in processo.

 

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle lariane scaturiscono da una verifica fiscale nel
corso della quale è stato oggetto di approfondimento un contratto d’appalto stipulato per la
realizzazione di un hotel di lusso in centro Como. Attraverso l’esecuzione di approfondite analisi sulla contabilità aziendale, è stato possibile
disvelare come il predetto appalto non fosse genuino: grazie all’interposizione quale
impresa appaltante di una vera e propria “scatola vuota”, che ha omesso il pagamento
dell’IVA a debito maturata, la società appaltatrice, effettiva beneficiaria del sistema di falsa
fatturazione, ha potuto costituirsi un credito IVA fasullo di oltre un milione di euro utilizzato in
compensazione con altre imposte.

 

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