Il conto dei danni

Coldiretti, gravi danni per le coltivazioni colpite dal maltempo

Sale il conto dei danni del maltempo: colpiti anche gli agriturismi, decimati mais e ortive. Interi raccolti sono andati distrutti

maslianico allagata dopo alluvione, valletti e vari posti del paese

Sale il conto dei danni nelle campagne colpite dal maltempo, con le ultime bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno investito a macchia di leopardo le province del settentrione lombardo. Un’ondata di clima pazzo che ha causato perdite per milioni di euro in Lombardia e nell’intero nord Italia: dai campi di mais e ortive danneggiati dalla grandine a Como e Lecco agli smottamenti lungo i versanti che affacciano sul Lario e che hanno interessato anche i fondi agricoli, alle frane che hanno colpito la vicina provincia di Sondrio. E danni gravi si registrano anche nelle regioni vicine, dal Trentino, all’Emilia, al Piemonte.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti lariana in riferimento all’ultima ondata di maltempo che, anche nelle province lariane, ha letteralmente cancellato interi raccolti di cereali, ma anche foraggi per animali, oltre a stalle e capannoni danneggiati dalla Brianza all’Alto Lago, in particolare tra la Valle Intelvi (dove è tornata a colpire la grandine) e Schignano, dove smottamenti e allagamenti hanno colpito anche diverse strutture agrituristiche.

Grandine e tempeste di acqua e vento hanno scoperchiato stalle e fienili, isolando intere zone rurali e devastando i raccolti con perdite fino al 100% su mais e ortaggi fra Como e Lecco, mentre bufere di ghiaccio si sono abbattute a macchia di leopardo nelle province vicine: dalle frane in Valchiavenna ai frutteti distrutti nella Bergamasca, al forte vento che ha flagellato il Bresciano con danni su mais, vigneti e tetti sradicati.

Anche nelle province di Como e Lecco si è di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi, con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

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