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Zelbio Cult, la nuova edizione inizia il 10 luglio

Torna, dal 10 luglio al 28 agosto, la nuova edizione di Zelbio Cult, con otto imperdibili appuntamenti in presenza al Teatro Comunale di Zelbio

zelbio cult

Torna Zelbio Cult con la sua formula ormai collaudata: in presenza, su prenotazione, anche quest’anno sul palcoscenico salgono otto protagonisti della letteratura, dell’arte, dell’architettura, del giornalismo e della geopolitica, tutti invitati a dialogare con il curatore e con il pubblico nel teatro comunale di Zelbio, un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como.

Armando Besio, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio, e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, superando le difficoltà del momento, ha costruito un ricco calendario per la XIV edizione in arrivo: gli incontri saranno tutti dal vivo, come da tradizione, con l’accortezza del distanziamento delle sedute all’interno del teatro e in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, sarà necessario prenotare per partecipare a ciascun appuntamento.

Il festival Zelbio Cult si è affermato negli anni come un palcoscenico di incontri originali, colti e divertenti, che gioca con le contaminazioni, e raccoglie protagonisti del mondo culturale, mischiando generi e tematiche. Quest’anno l’apertura di sabato 10 luglio è affidata a Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice, drammaturga, autrice e conduttrice per Radio Rai 3: candidata al Premio Strega, il suo romanzo in prosa lirica “Splendi come vita” (Ponte delle Grazie) è un’intensa e sofferta lettera d’amore alla madre adottiva.

Si prosegue sabato 17 luglio con Elisa Fuksas, dopo una laurea in Architettura, ha scritto e diretto video musicali, spot e documentari. Figlia di una celebre coppia di architetti – Massimiliano e Doriana Fuksas -, regista e scrittrice, ha pubblicato “Ama e fai quello che vuoi” (Marsilio), in cui racconta la scoperta della fede: un po’ romanzo, molto autobiografia, con un titolo che è una celebre frase di S. Agostino, il romanzo è la narrazione in technicolor del percorso di avvicinamento alla fede di una ragazza di 37 anni.

“La Cina è troppo vicina?”: quella di sabato 24 luglio è una serata per appassionati di geopolitica e di attualità internazionale: Dario Fabbri, analista geopolitico e giornalista, è consigliere scientifico e coordinatore America di Limes, l’autorevole rivista mensile di geopolitica, esperto di Medio Oriente e America diretto da Lucio Caracciolo, ed è e vicedirettore della Scuola di Limes. È inoltre chief geopolitical analyst di Macrogeo, think tank geopolitico e macrofinanziario, e socio della Società italiana di storia militare. Partendo dallo scenario internazionale attuale, e focalizzandoci sulla Cina, i fronti sono molti e il futuro sembra incerto: l’Europa si confronta con la politica estera verso la Cina, potenza economica a cui spesso viene chiesta trasparenza e responsabilità.

Una serata speciale per Zelbio Cult è quella di sabato 31 luglio: Paolo Milone ha ambientato a Genova un romanzo unico che parla di malattia mentale. “L’arte di legare le persone” (Einaudi) è il racconto di quarant’anni di corpo a corpo con la follia, in un esordio letterario che è una sorta di memoir. L’autore, medico psichiatra da poco in pensione, racconta per frammenti le tematiche affrontate nel corso degli anni.

Zelbio Cult 2021

Con “Amore e rivoluzione” si parla del Canton Ticino: sabato 7 agosto sul palco dialogano Chiara Gatti – storica e critica dell’arte, collaboratrice di Repubblica, Robinson e de Il Venerdì, Direttrice artistica di Palazzo Verbania a Luino, e curatrice di una mostra dedicata al Monte Verità in arrivo in autunno a Firenze – e Mario Botta – architetto svizzero di fama mondiale, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. Agli inizia del Novecento nel vicino Canton Ticino nasce una comunità di persone fuggite dal caos della vita borghese per rifugiarsi in un paradiso anarchico, fedeli solo alla natura e ai suoi umori, in un luogo dello spirito, affacciato sul Lago Maggiore. La comunità del Monte Verità è costituita e animata da anarchici, vegetariani, architetti: uomini liberi, intellettuali, artisti, danzatori, filosofi, poeti. La leggenda popolare li ha battezzati “balabiòtt”, per la pratica del vivere nudi e danzare nel sole. Chiara Gatti racconta come questa comunità abbia attratto nel corso del tempo un fiume di seguaci, pensatori e teosofi che animarono uno straordinario cenacolo multidisciplinare, culla della controcultura europea: da Herman Hesse a Paul Klee, da Isadora Duncan a Walter Gropius, fino a Carl Gustav Jung. Del legame tra questa esperienza e l’Accademia di Architettura di Mendrisio ci parla Mario Botta, che la fondò 25 anni fa.

Non poteva mancare, a Zelbio Cult, una serata inedita di teatro, canzone e letteratura dedicata a Dante: sabato 14 agosto Andrea Vitali è sul palco per la prima assoluta di “Odisseo vs. Ulisse”, un viaggio letteral-musicale in cui si confrontano in uno stile talk show le figure dello scaltro Odisseo e dell’infernale Ulisse dantesco, con la partecipazione di Matteo Carassini (Odisseo), Francesco Pellicini (Zenone) e dei musicisti Max Peroni (chitarra e voce) e Fazio Armellini (fisarmonica). Regia di Francesco Pellicini.

Sabato 21 agosto si prosegue parlando di economia e di attualità politica con Francesco Costa, giornalista e vicedirettore del giornale on line “Il Post” e autore del saggio “Una storia americana” (Mondadori): il racconto del nuovo volto degli Stati Uniti d’America e dei due nuovi protagonisti, Joe Biden e Kamala Harris. Sono loro due che rappresentano il “nuovo volto” della Casa Bianca dopo l’era Trump il modo migliore per osservare e capire come traghetteranno gli Usa fuori dal momento più delicato della storia recente è conoscere chi sono e cosa hanno fatto fin qui.

Dopo tante serate con saggi e romanzi, è provocatorio chiudere Zelbio Cult dell’estate 2021 – sabato 28 agosto – con un incontro intitolato: “Sconsigli di lettura”. Punto di partenza è un caustico libello controcorrente: “Libri. Non danno la felicità (tantomeno a chi non li legge)” (Oligo editore), firmato dall’inviato culturale de “Il Giornale”, bibliofilo ed editore Luigi Mascheroni (Varese, 1967).

Informazioni generali:

– è obbligatoria PER OGNI SERATA la prenotazione dal sito, i posti sono contingentati nel rispetto della normativa regionale corrente
– presentarsi all’ingresso del teatro muniti di mascherina
– orario: inizio ore 21.00
ingresso libero
– tutti gli incontri si svolgono al Teatro Comunale di Zelbio, Piazza della Rimembranza

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