La protesta

Vigili del Fuoco di Como, sindacati duri con il comandante: martedì quattro ore di sciopero

L'agitazione si terrà dalle 9 alle 13, garantendo comunque il servizio di soccorso. Motivazioni e dettagli

Acque agitate al Comando Vigili del Fuoco di Como, tanto da far giungere le sigle sindacali operanti al Comando alla decisione di proclamare unitariamente lo sciopero nei confronti del Comandante Marcella Battaglia. Tutto ciò in conseguenza della proclamazione del terzo stato di agitazione da parte delle sigle sindacali. Lo sciopero interesserà la giornata di martedì 29 giugno, dalle ore 9 alle ore 13 anche se i servizi saranno sempre garantiti

Le molteplici doglianze delle organizzazioni sindacali, espresse in una nota: sono tutte riconducibili ad una predisposizione del Comandante a comportamenti antisindacali ed alla sistematica idiosincrasia per il rispetto degli accordi esistenti. “Il Comandante – si legge nella missiva – mostra continuo disinteresse per il rispetto delle Leggi, della sicurezza e della salute dei Lavoratori, una gestione unilaterale del Comando con mancanza di trasparenza anche nelle informazioni fornite. Questo avviene in modo reiterato nonostante gli interventi, in più occasioni, sia del Direttore Regionale che del Prefetto di Como per risolvere la situazione. Si ricorda che, oltre alla tutela dei lavoratori, le sigle sindacali dei vigili del fuoco si sono sempre mossi nell’interesse generale della popolazione, facendo richieste e proposte per migliorare il servizio e garantire una maggiore efficienza di soccorso ai cittadini, come si è nuovamente dimostrato in epoca di Covid-19″.

mezzo pompieri generico per interventi vari in provincia vigili del fuoco

Le problematiche non si fermano qui. È stato infatti stilato un lungo elenco delle cause che hanno determinato lo sciopero: il mancato rispetto della Legge 300 del 1970, del DL 81/08 e successive modifiche, delle circolari emanate dal Dipartimento a tutela della Salute dei Lavoratori, dell’accordo decentrato sottoscritto il 06/05/2019, del DPR 64/2012, del CCNL di categoria, in particolare art. 33 e successivi, della legge 241/90 e del Decreto 28 novembre 2000, “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”, oltre alla mancata trasparenza sui lavori presso la sede Centrale. Inoltre, si legge nella lettera inviata agli enti preposti, la decisione è stata presa anche in seguito al fatto che non sono state date adeguate informazioni circa la sanificazione regolare dei locali del Comando, che gli spostamenti dei Lavoratori vengono effettuati senza tener conto di valutazioni oggettive e sottoscritte nell’accordo decentrato e, di nuovo, per il mancato rispetto degli accordi presi durante sia i precedenti raffreddamenti che le riunioni tenutesi al Comando, a fronte di risposte poco chiare ed esaustive.

Si ricorda a tutta la popolazione che durante le ore di sciopero sarà sempre garantito il servizio di soccorso.

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