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“Cancro Primo Aiuto” dona un mezzo all’Areu per potenziare il servizio di vaccinazione in Lombardia

cancro primo aiuto donazione

Oggi la preoccupazione maggiore è vaccinare più persone possibile. Ed è sicuramente un modo per tutelare anche i soggetti più fragili come i malati oncologici. Proprio per questo motivo Cancro Primo Aiuto sta donando diversi mezzi di trasporto che permettono di ampliare l’attività di vaccinazione. Va in questo senso la donazione di un Iveco Daily in comodato d’uso all’Agenzia regionale emergenza urgenza di Regione Lombardia. Alla consegna del furgone, avvenuto quest’oggi presso la sede dell’Agenzia a Milano, erano presenti Fabrizio Sala, assessore di Regione Lombardia a Ricerca e Innovazione, Alberto Zoli, direttore generale di Areu, e i vertici di Cancro Primo Aiuto, il presidente Eugenio Cremascoli, l’amministratore delegato Flavio Ferrari e il consigliere Massimo Tentori, titolare della concessionaria Iveco e Fiat Professional veicoli industriali con sede a Molteno e Monza.

«Questo mezzo ci serviva e non possiamo che ringraziare Cancro Primo Aiuto per avercelo donato – ha esordito il direttore generale di Areu – Abbiamo già dei camper che stanno lavorando per l’assistenza a domicilio, ma con un furgone potremo trasportare il materiale per allestire il gazebo dove il medico potrà fare l’anamnesi per l’accettazione dei cittadini, mentre all’interno si potranno svolgere le attività di predisposizione delle dosi vaccinali».

«Da Areu ci è stata fatta presente questa necessità e abbiamo risposto prontamente – ha detto Massimo Tentori – Mi auguro davvero possa essere utile perché può essere una soluzione ottimale per la vaccinazione sul territorio. Certo ci auguriamo di non averne presto più bisogno, ma abbiamo la sensazione chiara e netta che dovremo convivere ancora per un po’ con questa problematica».

«Una donazione di una onlus, Cancro Primo Aiuto, che sa intercettare i bisogni e capire dove intervenire – ha dichiarato Sala – a un’eccellenza come Areu che in silenzio riesce a svolgere lo stesso compito che in altro modo svolge l’associazione: aiutare le persone. Una donazione tra persone che vogliono aiutare gli altri. Quindi, al di là dell’automezzo del cui dono dobbiamo ringraziare Cancro Primo Aiuto, la cosa più importante è l’impegno che queste persone ci mettono e che i nostri operatori portano avanti ogni giorno. Siamo contenti che questa donazione possa agevolare il loro lavoro».

(nella foto da sinistra, Massimo Tentori, Alberto Zoli, Eugenio Cremascoli, Fabrizio Sala e Flavio Ferrari)

Cancro Primo Aiuto

Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”. E’ questo il motto della Onlus Cancro Primo Aiuto, nata nel 1995 in memoria del senatore Walter Fontana. L’Associazione non ha scopo di lucro e propone iniziative nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a favore degli ammalati di cancro e dei loro familiari.

Sostenuta da oltre un centinaio di sponsor, tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e soprattutto aziende private, Cancro Primo Aiuto estende la sua azione nell’ambito territoriale della Lombardia, in particolare nelle oltre 50 strutture ospedaliero-sanitarie in cui si è consolidata una collaborazione, distribuite nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.

Nel corso del 2020 hanno avuto rapporti con l’associazione quasi 40mila pazienti per un totale di circa 80mila prestazioni. Sono una quarantina i collaboratori sostenuti economicamente dalla Onlus e un centinaio i medici volontari collegati a Cancro Primo Aiuto, sempre a disposizione gratuita per i malati e le loro famiglie.

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