Lake como

La rivista Forbes si immerge nelle acque del Lario per fotografare il mondo nascosto

C’è un’attrazione fatale tra il lago di Como e la stampa americana, non passa settimana senza che un newspaper o un magazine dedichi un reportage ai nostri luoghi. Il paesaggio, le ville, le montagne che circondano il Lario sono state raccontate in tutti i modi, ma nessun giornalista si era interessato a cosa c’è sotto il lago. Forse ispirato dal nostro articolo dello scorso febbraio, ci ha pensato Jim Dobson per la famosa rivista Forbes a scandagliare le acque profonde e raccontare i fondali del lago di Como avvalendosi della collaborazione dell’esperta Laura Zanotta, del biologo Emilio Mancuso e dei sub comaschi Danilo Bernasconi, Paolo Bonfiglio, Luigi Casati, Antonio Bertelé, Lorenzo Venturini e tutto il Centro Sub Nettuno.    

forbes lago di como

Il mondo nascosto sotto il lago di Como: auto d’epoca, aerei, carri armati e tesori titola Forbes, che racconta come immergendosi nelle acque gelide e profonde del Lago di Como, è possibile scoprire una delle collezioni più incredibili al mondo di oggetti storici conservati che vanno da navi a vapore, barche e motociclette a carri armati della seconda guerra mondiale, armi, bombe inesplose, idrovolanti e un grande cimitero di auto. E ancora: pinnacoli con strani fori, pareti di roccia con profonde fessure piene di pesci, grotte che portano a fiumi segreti e grandi alberi completi di rami e radici, apparentemente un altro mondo sotto la superficie. 

 C’è qualche concessione al sensazionalismo che tanto piace ai lettori americani, ma in linea di massima, è corretto l’elenco di cose che si possono trovare sui fondali lariani. Più leggendaria è la chiesa sommersa nei pressi del Golfo di Venere, mentre il carro armato che si troverebbe vicino Lecco,  quasi completamente ricoperto dal fango del fondo del lago, completo di proiettili, bombe e cannoni esiste per davvero contrariamente a idrovolanti e del motoscafo di Mussolini (?) di cui Forbes fa cenno nell’articolo. 

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Dice al giornalista americano il subacqueo e istruttore professionista Danilo Bernasconi: “Sul Lago di Como si trova praticamente di tutto: lavatrici, automobili, molti pneumatici, arredi per la casa, ma anche armamenti da guerra. In diversi punti del lago ci sono bombe, bombe a mano ma anche bombe antiaeree molto pesanti. Tutti questi cimeli di guerra risalgono alla fine della seconda guerra mondiale, quando i tedeschi gettarono le armi nel lago dopo un cessate il fuoco prima di tornare nel loro paese”.

Risalenti a svariate epoche sono molte le imbarcazioni colate a picco che si possono osservare a diverse profondità. Dal piroscafo a pale Bisbino affondato una decina di anni fa nel torrente Meria tra il lago di Como e quello di Mezzola, ai comballi e gondole affondati una volta dismessi, a numerosi motoscafi e barche a vela. Lorenzo Venturini, fotografo subacqueo, ne ha segnalata una a Forbes che si trova di fronte a Moltrasio.

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Infine la rivista non si è lasciata scappare le storie di un mostro marino nel Lago di Como che esistono da decenni. Simile a Lockness, Como ha il suo mostro leggendario: il “Lariosauro” 

Insomma, tutto molto pitoresco come dicono gli americani riferendosi a cose italiche.

immersioni lago di como

 

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