Le api dell'invisibile

Creatività

Scrivere è Blu Colomba. Martina Sangalli finalista al Campiello Giovani

Martina Toppi conduce per il terzo anno la rubrica di creatività giovanile "Le api dell'invisibile"

api dell'invisibile

Il blu colomba non ha niente a che fare con le colombe. È un grigio azzurro tendente al lilla che ricorda più le ali di altri uccelli (e in effetti in inglese si chiama proprio blue pigeon, blu piccione). Ma è proprio questo il colore che ha dato il nome al racconto di Martina Sangalli, finalista della XXVI edizione del Premio Campiello Giovani. Protagonista di questa puntata de Le api dell’invisibile, Martina Sangalli, 21 anni e originaria di Carugo, racconta la lunga gestazione di queste 15 pagine che l’hanno portata a essere selezionata tra 200 giovani scrittori, dai 15 ai 22 anni.

Tra i cinque finalisti, insieme a lei altre due ragazze lombarde, una giovane scrittrice veneta e un ragazzo della Campania. Martina ancora non sa se vincerà il premio ambito anche dai big della letteratura italiana, ma sa dentro di sé di aver vinto già non una, ma tre volte. La prima quando ha scritto sulla pagina quella frase finale del racconto, che da sempre sapeva l’avrebbe chiuso. La seconda vittoria di Martina è stata scorgere il suo nome tra i 25 semifinalisti. E poi la terza e più recente l’ha vissuta sentendo pronunciare le parole dell’incipit del suo racconto durante la cerimonia di annuncio dei cinque finalisti.

Nessuno in famiglia ancora aveva letto quelle 15 pagine, un po’ il timore che sempre prende quando con la scrittura ci si mette a nudo, un po’ la scaramanzia di un sogno cullato tra pagina e penna per lungo tempo. «I cinque finalisti venivano annunciati con la lettura dell’incipit, ne avevano già letti quattro e dentro di me pensavo che ormai era andata, che ero comunque contenta di essere arrivata tra i 25 semifinalisti. Poi all’improvviso le ho sentite, le parole del mio racconto. Ho urlato il nome di mia mamma per farle capire che ero io, che era la mia storia» racconta Martina, senza nascondere l’emozione che, a distanza di poche settimane dalla conferenza, ancora la pervade.

Ma scrivere non è facile: è innanzitutto un processo di crescita personale, che ti cambia di parola scritta in parola cancellata. In questa chiacchierata Martina si racconta partendo dalla sua scrittura, che nasconde, tra virgole e silenzi, un po’ la storia di quello che è stato e che potrebbe essere. Senza paura di inventare la realtà, rimanendo però realisticamente appigliata a quei dettagli del quotidiano che solo la scrittura sa salvare dalla corruzione del tempo. Martina intitola il suo racconto “Blu colomba”, un colore di passaggio dal grigio all’azzurro, come il mare che dalla tempesta si affaccia al sereno. Ma la strada per i cieli blu cobalto dell’estate è ancora lunga e a Martina va bene così: questo non è un racconto di arrivi, ma di passaggi. E questa non è una vittoria definitiva, ma l’inizio di una virata a un blu più sereno, che forse saprà prendere speranza proprio dalla scrittura.

 

A cura di Martina Toppi

podcast api dell'invisibile

Questa è una rubrica dedicata a tutti coloro che scrivono, in particolare poesie. Se  volete venire a raccontarmi il vostro progetto, la vostra scrittura e le vostre parole, scrivete a martinatoppi43@gmail.com: “Le api dell’invisibile” vi aspettano!

«…il nostro compito è quello di compenetrarci così profondamente, così dolorosamente e appassionatamente con questa terra provvisoria e precaria, che la sua essenza rinasca invisibilmente in noi. Noi siamo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d’oro dell’Invisibile.»  R. M. Rilke

 

 

 

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