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Lunedì del Cinema: otto film per la mini-rassegna del Gloria

gloria lunedì del cinema

Riprendono oggi i Lunedì del Cinema Gloria. Nonostante la rassegna conti solo 8 film è da considerare  un successo visti i tempi pandemici che hanno tenuto spenti i proiettori delle sale per tanti mesi.

Dal 1992 i lunedì dei cinephile comaschi sono i Lunedì del Cinema e sarà una gioia, questa sera, ritrovarsi al Gloria di via Vresina per “The Rider” della regista di origine cinese Chloé Zhao fresca di Oscar per “Nomadland”. “The rider” è il suo secondo film, quello che ha fatto esplodere il nome di Chloè nel mondo del cinema. E’ la storia di un cowboy moderno che non può più fare rodeo e cerca un nuovo senso insieme al proprio cavallo.

Importante ricordare che l’ingresso è riservato ai soci Arci ed è consentito solo con prevendita online. Anche i possessori di abbonamenti devono prenotare il posto. Per la prenotazione cliccare qui 

10 maggio

THE RIDER di Chloé Zhao

USA, 2017, durata 105 minuti.

Nella riserva di Pine Ridge, nel South Dakota, Brady Blackburn addestra cavalli selvaggi. Giovane cowboy e stella nascente del rodeo, apprende dal suo medico di non poter più cavalcare. Una brutta caduta lo ha disarcionato per sempre, sfondandogli il cranio in maniera quasi fatale. A fianco della sorellina, affetta dalla sindrome di Asperger, e in lotta col padre piegato dal lavoro e dalle responsabilità, cerca una nuova ragione di vita in un Paese che non fa sconti.

17 maggio

HONEYLAND di Tamara Kotevska, Ljubomir Stefanov

Macedonia, 2019, durata 87 minuti. Due nomination agli Oscar 2020 (miglior film straniero e miglior documentario), miglior documentario agli NSFC Awards

Negli aspri ma straordinari paesaggi montuosi del nord della Macedonia, Hatidze Muratova vive tra i resti di un villaggio abbandonato assieme alla madre Nazife, anziana e con problemi di vista. Hatidze si prende cura di lei e delle sue coltivazioni di api, che accudisce da esperta e il cui miele porta fino a Skopje per venderlo al mercato. La sua vita spartana e tranquilla viene ravvivata da una famiglia di nuovi vicini, Hussein, moglie e sette figli. Preoccupato di come sbarcare il lunario, l’uomo si lascia ingolosire dai guadagni di Hatidze con la vendita di miele e decide di imitarla, mettendo però a rischio l’equilibrio dell’ecosistema locale.

24 maggio

SOLE di Carlo Sironi

Italia, 2019, 102 minuti. Nomination ai David di Donatello e ai Nastri d’argento come miglior regista esordiente

Ermanno è un ragazzo senza direzione, che passa il tempo a giocare alle slot machine e campa di espedienti, non sempre legali. Suo zio Fabio gli affida l’incarico di fingersi il padre del bambino che Lena, una ragazza polacca, porta in grembo, in modo da poter adottare il nascituro insieme alla moglie Bianca, che da tempo desidera un figlio. Ermanno obbedisce, un po’ a fronte del compenso promesso, un po’ perché zio Fabio è la sua unica famiglia, un po’ infine perché non sa nemmeno lui che cosa vuole dalla vita…

31 maggio

DOGTOOTH di Yorgos Lanthimos

Grecia, 2009, durata 94 minuti. Premio della sezione “Un Certain Regard”  al 62º Festival di Cannes, candidato come miglior film straniero ai premi Oscar

Dietro il muro di una villa, vive una famiglia ‘autarchica’. Il padre, in comunione con una moglie sottomessa, ha deciso di crescere i figli al riparo dal mondo. Soltanto lui ha il diritto di superare i confini del giardino e il dovere di mantenere la famiglia. Figlie e figlio restano a casa a imparare una vita che non ha nessuna corrispondenza col reale. A covare il nido una madre che li alleva nel culto della performance, evocando, per trattenerli, una minaccia esterna. L’educazione passa per l’apprendimento di parole che hanno perso il loro referente, quella sessuale per un’impiegata della fabbrica dove il padre è dirigente. Assunta per soddisfare i piaceri del figlio maschio, sarà l’enigmatico ospite che porterà scompiglio nella ‘tradizione’

7 giugno

TONY DRIVER di Ascanio Petrini

Italia, Messico, 2019. Durata 73 minuti

Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Perché sebbene nato a Bari, a 9 anni, a metà degli anni Sessanta, vola oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano. Tassista di professione a Yuma, viene arrestato a causa del suo “secondo lavoro”: trasportare migranti illegali negli Stati Uniti attraverso la frontiera messicana. È così costretto a scegliere: la galera in Arizona o la deportazione in Italia. Rientrato in Puglia, si ritrova a vivere solo in una grotta a Polignano a Mare e guarda l’Italia come un piccolo Paese immobile, senza opportunità e senza sogni. Ma Tony non è disposto ad arrendersi…

14 giugno

MONOS – UN GIOCO DA RAGAZZI di Alejandro Landes

Colombia, 2019, durata 102 minuti.

Patagrande, Ramo, Leidi, Sueca, Pitufo, Perro e Bum Bum sono i nomi in codice di sette adolescenti isolati dal mondo, sperduti sui monti della Colombia, che si allenano e combattono. A prima vista potrebbe sembrare una specie di campo estivo, un bizzarro ritrovo di ragazzini che giocano a fare i soldati. Invece si tratta dello scenario iniziale di una missione delicatissima: i sette adolescenti hanno con sé una prigioniera, una donna americana che chiamano “la dottoressa”. La debbono detenere per conto di una non meglio specificata Organizzazione. Debbono anche però mungere e trattare bene una mucca che si chiama Shakira. Quando quest’ultima muore i segnali di morte iniziano ad addensarsi sul gruppo.

21 giugno

EASY LIVING – LA VITA FACILE di Orso Miyakawa, Peter Miyakawa

Italia, 2019, durata 93 minuti.

Ventimiglia. È qui che incontriamo Don, un maestro di tennis americano che seduce signore over cinquanta e ha una passione per la pittura; Camilla ,una contrabbandiera di medicinali ed alcolici e Brando suo fratello quattordicenne. I tre finiranno con l’entrare in azione insieme per aiutare Elvis, un migrante clandestino, a passare in Francia per ricongiungersi con la moglie incinta.

28 giugno

BUNUEL – NEL LABIRINTO DELLE TARTARUGHE  di Salvador Simò

Spagna, Paesi Bassi, Germania, 2018, durata 80 minuti. Miglior film d’animazione ai Goya 2020, e agli Europa Film Awards 2019. Menzione Speciale al Festival d’animazione di Annecy

Luis Buñuel si trova in un difficile momento della sua vita d’artista. L’age d’or, film manifesto del surrealismo, ha scandalizzato tutti i benpensanti ostracizzando il regista da qualsiasi possibilità progettuale in Francia. Individuato in una tesi di dottorato che gli è stata donata da Maurice Legendre il tema del suo prossimo film, deve trovare il denaro per realizzarlo. Sarà un amico, con una vincita alla Lotteria, a consentirgli di girare Las Hurdes, un documentario su un’area della penisola iberica abbandonata totalmente dal governo alla miseria e all’insignificanza sociale.

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