Arte e sostenibilità

Fondazione Volta per l’ambiente presenta “Dry Jourt” l’opera comasca per l’esposizione Weplanet

fondazione volta weplanet

Si inaugura a Milano sabato 3 aprile in Piazza del Duomo – lato via Carminati – l’esposizione open air delle prime 50 opere di “Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile”, tra le quali ci sarà l’opera di Fondazione Volta “Dry Jourt Un pianeta di plastica” creata dagli artisti comaschi Evelina Maralla, Pietro Turati, Edoardo Brambilla e Luca Metta.

La mostra, anteprima della kermesse ufficiale che si svolgerà dal 27 agosto al 7 novembre 2021 nelle principali vie e piazze del capoluogo lombardo e di altre città nel Paese, rimarrà visibile, in questa prima breve fase, fino al 5 Aprile. Le opere sono state realizzate da enti ed istituzioni il cui logo compare sulla targa posizionata alla base di ogni globo, insieme al titolo, al nome dell’autore e all’impegno sostenibile dell’azienda. Per Fondazione Volta l’impegno sostenibile sarà “Alessandro Volta, da Como energia per la terra”.

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Terminata l’iniziativa, i globi saranno battuti ad un’asta benefica organizzata da Sotheby’s e il ricavato  sarà devoluto a ForestaMi, in particolare all’Associazione Parco Segantini Onlus, all’Ospedale Niguarda e alla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca scientifica d’eccellenza contro i tumori, e alla Fondazione Arca Onlus che opera a sostegno dei poveri per l’assistenza e l’ integrazione.

Volta, Como, Energia e Terra sono le parole della breve frase di impegno sostenibile che abbiamo scelto in accompagnamento al nostro globo. – Dichiara Luca Levrini, presidente di Fondazione Volta –  Un messaggio che vuole portare il valore del nostro territorio e parte della nostra identità nell’ambito di un importante evento a Milano. Una identità nuova che, partendo dal passato, ci invita ad un futuro come protagonisti della cultura energetica sostenibile; Volta amava la natura, la leggeva e la interpretava per apprezzarne la perfezione, trarne la giusta ispirazione affinché il suo genio potesse esprimersi. Un amore fatto di rispetto e conoscenza verso la natura, per dare e non togliere. Da molti definito come filosofo naturale, oggi potrebbe essere pioniere del sostenibile. Il globo non è quindi di Fondazione Volta, ma di tutta la città e di tutti i soci che la sostengono; Como sarà dunque presente a Milano per partecipare ad un progetto di arte diffusa, un museo all’aperto che valorizzerà gli spazi pubblici e che porterà riflessioni sul nostro responsabile rapporto con la natura. Il globo comasco si illuminerà dall’interno durante la notte grazie a batterie alimentate dalla luce del sole; una doppia luce che dimostra quanto il genio di Volta ancora oggi permetta, con le batterie, di replicare parte della natura. – Prosegue Levrini –  Quando il consigliere Nicoletta Sanguinetti ci ha comunicato la possibilità di aderire a Weplanet non abbiamo avuto dubbi, era fondamentale aderire per metterci al fianco di importanti istituzioni ed enti in un progetto di sensibilizzazione al sostenibile. Non solo a Milano per mesi, stiamo definendo anche quando e dove collocare il globo per qualche giorno a Como, probabilmente in giugno”.

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DRY- JOURT Un pianeta di plastica è l’opera che sintetizza l’impegno di Fondazione Alessandro Volta per l’ambiente.

Una forma ibrida e mutevole. Di giorno appare come un asteroide nero di plastica liscia e regolare, infestato dalle anomalie dei continenti. Due modi di essere opposti tra loro, ma che vedono la propria comunione di notte. Al diminuire della luce si attivano dei circuiti all’interno del globo, animandolo. Attraverso la traslucidità della plastica termica, atossica, si ha il passaggio della luce verso l’esterno. Queste proiezioni offrono la vista dei continenti illuminati, rendendo il mondo una grande abatjour intarsiata posta in piazza. Un memento su come sia necessario vedere la stessa cosa da più punti di vista per apprenderla e comprenderla appieno. In questo caso la tematica indagata è l’ecologia e come l’uomo abbia costruito “un mondo di plastica”, incurante dei danni agli ecosistemi e rischiando di spegnere la debole luce del pianeta, convertendolo così in un asteroide nero ed asettico che vaga nell’universo.

Gli artisti che hanno realizzato Dry-Jourt, entrambi studenti dell’Istituto Europeo di Design Como – indirizzo Pittura e linguaggi visivi, sono Evelina Maralla di Como, anno 1997.  Pietro Turati del 1999.

Edoardo Brambilla, architetto, si è occupato della parte tecnologica dell’opera insieme all’informatico Luca Metta.


La manifestazione”Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile” è organizzata dall’Associazione WePlanet, in collaborazione con Gruppo Mondadori, per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini contribuendo al raggiungimento dei 17 Global Goals delle Nazioni Unite (SDGs -Nazioni Unite). E’ patrocinata da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero dell’Ambiente e da altre importanti istituzioni locali e nazionali.

Il progetto è di Paolo Casserà (CEO di Weplanet) con il coordinamento di Beatrice Mosca, curatrice di mostre museali e di eventi artistici e culturali, anima dell’Associazione Via della Spiga, che insieme realizzarono la “Cow Parade Milano 2007” che ebbe un enorme successo.

Tutte le news sull’evento sul sito www.weplanet.it

“Weplanet-100 globi per un futuro sostenibile” è certificato secondo lo standard internazionale per la gestione degli eventi sostenibili ISO 20121

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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