Il blitz

Coltivatore di canapa indiana con l’amico: arrestato 30enne di Lomazzo, trovate 700 piante

I carabinieri scoprono una piantagione con strutture tecnologiche per far crescere rigogliose le piante. Importante giro di affari.

I carabinieri della Stazione di Lomazzo, all’esito di una specifica attività info-investigativa, hanno tratto in arresto due persone, D.D.A., di Lomazzo, classe 1991 e L.C.G., di Varese, classe 1988, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rivenendo altresì un’autentica piantagione di marijuana per complessive 627 piante. Il provvedimento è stato eseguito nel comune di Gorla Maggiore dove, all’esito di prolungati (e ripetuti, essendo stati svolti nel corso delle ultime settimane) servizi di osservazione e pedinamento, iniziati nel territorio di residenza di uno due arrestati (Lomazzo), i due sono stati trovati in un capannone industriale all’interno del quale sono state rinvenute 627 piante all’interno di un capannone (ulteriormente suddiviso in 5 serre ciascuna coperta da tenda e teloni).

foto piante di canapa indiana scoperta dai carabinieri di Lomazzo magazzino

Complesse e strutturate le tecniche organizzative di cura delle piante di canapa indiana, con l’impiego di appositi teloni, lampade riscaldanti, ventilatori, umidificatori e sistemi di corretta tenuta. I due si sono dunque dedicati a far sì che le piante crescessero rigogliose e consentissero di raccogliere sostanza stupefacente che sarebbe stata destinata a rifornire i territori della “bassa comasca”. Un businnes davvero imponente quello organizzato e che avrebbe fruttato, qualora non fossero stati scoperti, centinaia di migliaia di euro. Una prima indicazione è stata fornita anche dalle perquisizioni domiciliari effettuate nelle abitazioni dei due rei: in una di queste, sequestrati ben 17 mila euro ritenuto un “piccolo” parziale provento dell’attività illecita.

foto piante di canapa indiana scoperta dai carabinieri di Lomazzo magazzino

L’operazione si inquadra nel dispositivo di contrasto dispiegato sul territorio da parte della Compagnia di Cantù per la repressione di tutte quelle condotte delittuose connesse con lo spaccio di sostanze stupefacenti. I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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