Insulti, minacce, intimidazioni vere e proprie. Che ha già provveduto a fare avere alle autorità competenti. Poi questa denucia pubblica che riportiamo integralmente e che ci ha fatto arrivare in redazione in queste ore. Luca Venneri, fondatore e portavoce del movimento delle Sardine di Como, si ritrova al centro di commenti pesanti per avere modificato l’immagine della sua pagina di Facebook in home page: si è “camuffato” da Patrick Zaki per sollecitare la cittadinanza nei suoi confronti. Il ragazzo – vale la pena ricordarlo- è tuttora in carcere in Egitto con i tempi della sua detenzione che si allungano a dismisura Da qui la scelta di Venneri di riportare al centro dell’attenzione questo episodio ad oltre un anno dal fermo dello studente in Egitto.
Questo il post di Venneri in queste ore e le sue parole
Non mi sono mai mancate le parole. Chi mi conosce sa che posso scrivere chilometri di post.
Oggi non è così
Questi giorni ho ricevuto molti attacchi, insulti e minacce per il mio impegno politico e con le sardine.
Ogni parola non rende abbastanza l’idea dell’acre disgusto che provo per questi messaggi.
Le sardine nascono contro l’odio che attraverso i social molte, troppe volte, diventa gesto d’odio. Le sardine nascono perché nella bellezza troviamo l’unico modo per salvarci tutti quanti.
Queste parole riportate qui sotto, da sole, giustificano i motivi per cui deve esistere una legge contro l’incitamento all’odio. Queste parole sono la più bassa espressione dell’uomo che, nei social, si sente un leone e crede che tutto sia concesso.
Sono offeso, non solo perché vengo insultato e minacciato. Sono offeso perché, in tutto questo, non si ha rispetto per la sofferenza di bravo ragazzo che si chiama Patrik Zaki. Tutto questo è meschino e inumano. Tutto questo è inaccettabile e non possiamo rimanere indifferenti come essere umani. L’indifferenza è inaccettabile.
Oggi dobbiamo risolutamente prendere tutti distanza da queste parole.
commenta