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I pacchi alimentari di Coldiretti sono arrivati anche in Alto Lago: un dono alle famiglie bisognose

coldiretti pacchi alimentari

Una prova di solidarietà che sta toccando i 4 angoli delle due province di Como e Lecco: è la consegna dei 2100 chilogrammi di cibo, in pacchi alimentari destinati alle “nuove povertà” colpite dalla crisi, nell’ambito di un programma di che, con il nuovo anno, ha visto l’organizzazione agricola interprovinciale moltiplicare le iniziative solidali sul territorio.

“Purtroppo la crisi ha colpito a tappeto e creato nuove fasce di fragilità nella popolazione” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi. “Siamo grati ai Comuni e a tutti coloro che hanno collaborato, pur nella dovuta discrezione, per individuare le persone cui destinare il nostro aiuto: un sostegno che vuol essere un piccolo ma tangibile segno di solidarietà”.

La delegazione di Coldiretti è stata ben accolta da tutte le Amministrazioni Comunali: negli ultimi giorni, la consegna di pacchi alimentari ha toccato l’Alto Lago, alla presenza dei rappresentanti di Coldiretti Como Lecco (ieri in Centro Valle Intelvi c’erano il presidente di Terranostra Emanuele Bonfiglio e la giovane imprenditrice Vanessa Peduzzi; a Garzeno, invece, la delegata di Coldiretti Giovani Impresa Chiara Canclini con Ivan Albini, allevatore della rara Capra di Livo; tappa recente anche a Porlezza, sul lago di Lugano): nei giorni precedenti, altri pacchi hanno raggiunto diversi centri delle due province, da Alzate Brianza Cantù e Cernusco Lombardone, da Mariano Comense a Oggiono e Malgrate.

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I pacchi solidali contengono prodotti made in Italy di qualità: succhi di frutta, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio extra vergine d’oliva. Un segno di vicinanza che gli agricoltori hanno voluto portare a chi è rimasto indietro a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia: sono, in particolare, i nuovi poveri “invisibili” che hanno visto un repentino peggioramento della propria condizione economica: coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.

“Anche nelle due province di Como e Lecco il termometro delle criticità presenta percentuali sempre più incisive – conclude Trezzi – e per questo la nostra confederazione agricola da mesi sta cercando di offrire un aiuto ai più bisognosi.  La collaborazione fattiva tra istituzioni e associazioni come quella dimostrata oggi sono la dimostrazione che solo unendo le forze si possono raggiungere risultati concreti ed importanti. La nostra solidarietà è rivolta a tutti quelli che in questo momento sono in difficoltà con l’augurio che presto possano superare questo terribile momento”.

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