Censimento

I Luoghi del Cuore: il castello di Brescia 3° in Italia, 1° in Lombardia. Como ancora assente

La Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza è il luogo d’Italia nel cuore di oltre 75.000 persone che l’hanno votato nel 10° censimento indetto dal FAI per valorizzare monumenti, paesaggi, interi paesi, cari agli italiani, a volte sono luoghi noti come il Castello di Sammezzano a Reggello  (FI), classificato al 2° posto o il Castello di Brescia al 3°, altre poco conosciuti come la ferrovia in vetta alla classifica.

luoghi del cuore fai 2021

L’invito del FAI agli italiani era quello di esprimere l’amore per il proprio Paese, e in una anno di così grande difficoltà come il 2020 si è dimostrato potente e di notevole impatto emotivo. I 2.353.932 voti arrivati sono  il miglior risultato di sempre per il censimento FAI, oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia sono i luoghi più cari agli italiani, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa.

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Anche questa volta i nostri luoghi, sia in città che nell’intera proviancia, non hanno scosso l’amore dei comaschi. Il primo luogo in classifica è il Castello di Asso al 248° posto con nemmeno 1.500 voti, seguono Palazzo Pecori a Caslino d’Erba e la chiesa di San Giacomo Vecchia a Livo. Il primo luogo di Como è al 725° posto con 142 voto ed è il Politeama, un teatro chiuso che sta deteriorandosi nel disinteresse generale. Altro che luoghi del cuore.

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Non è così in tutta Italia, per segnalare con il maggior numero di voti il proprio luogo del cuore, gli italiani hanno dato vita a una stupenda ed elettrizzante competizione. Il proverbiale campanilismo del Bel Paese si è scatenato, generando imprevedibili ribaltamenti nelle classifiche provvisorie. E non bisogna solo pensare a città contro città o borgo contro borgo: la piccola e meravigliosa città di Modica ha generato ben due candidature entrate nella top 10, in pochi chilometri quadrati.

A vincere questa edizione del censimento del FAI non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge limpidamente scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore” (consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it). Un progetto di sempre maggiore successo, con oltre 9.630.000 voti raccolti in totale dalla prima edizione del 2003 a oggi, in grado di amplificare in modo semplice e diretto il bisogno di essere ascoltati di tantissimi cittadini, ben consapevoli che abitare in centri urbani, piccoli o grandi che siano, con un tessuto tutelato e valorizzato, rappresenti un elemento di benessere, tanto quanto l’essere circondati da un paesaggio e da un ambiente ben conservati.

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Insieme alla Sicilia è stata la Lombardia la regione più attiva nella votazione. Ecco la classifica dei Luoghi del Cuore in Lombardia ( luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti).

 

Posizione in classifica nazionale  

VOTI

 

LUOGO DEL CUORE

43.469 Castello di Brescia
17° 16.066 Città di Bergamo
30° 9.363 Santuario della Madonna del Carmine, San Felice del Benaco (BS)
33° 8.781 Cripta di Sant’Eusebio, Pavia
39° 7.811 Complesso monumentale paesaggistico Villaggio Morelli, Sondalo (SO)  
45° 7.332 Santissima, Gussago (BS)
48° 6.754 Monteviasco (VA)
51° 6.487 Santa Eufemia, Corte Franca (BS)
52° 6.336 Funicolare del Campo dei Fiori, Varese
55° 6.256 Palazzo Saporiti, Vigevano (PV)
68° 5.370 Corenno Plinio, Dervio (BG)
69° 5.365 Rocca Brivio, San Giuliano Milanese (MI)
84° 4.654 Giardini pubblici di Porta Serio, Crema (CR)
88°° 4.495 Vecchio Molino, Gorgonzola (MI)
92° 4.282 Santuario Madonna di Prada, Mapello (BG)
97° 4.164 Sparavera, Borgo antico di Mezzoldo (BG)
102° 3.979 Villa Mirabellino del Parco della Reggia di Monza
105° 3.939 Spedali Civili di Brescia: La Quadreria, Brescia
111° 3.738 Castello di Padernello, Borgo San Giacomo (BS)
134 3.074 Groppino e il suo Cuore Sacro, Piario (BG)
143° 2.948 Arcumeggia (VA)
152° 2.822 Diga del Gleno, Vilminore di Scalve (BG)
153° 2.812 Chiesa di San Francesco – Cappella Gonzaga, Mantova
156° 2.768 Frana di Spriana (SO)
160°° 2.693 Basilica di San Bassiano, Lodi
184° 2.421 Oratorio della Beata Vergine Assunta, Calvenzano (BG)
188° 2.385 Molino Maufet, Colico (LC)
191° 2.327 Chiesa San Defendente, Roncola (BG)
200° 2.253 Mura e sotterranei di Lecco

Primo in Lombardia e 3° in Italia il Castello di Brescia è una possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia di Brescia, racchiude elementi romani, testimonianze di epoca viscontea come il mastio e le mura merlate e ambienti, come l’ingresso monumentale, con un portale marmoreo eretto tra 1580 e 1590, che ricordano la potenza della Serenissima, che dominò la città per quattro secoli. Comprende inoltre uno dei più antichi vigneti della città e la suggestiva Strada del Soccorso, via di fuga viscontea, ampliata nel 1523 durante la dominazione veneta. Il castello narra anche vicende più recenti: fu infatti protagonista nel 1849 delle “Dieci Giornate”, la rivolta dei bresciani contro gli austriaci. Oggi ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito svariate associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato “Amici del Cidneo onlus”, nato nel 2015 per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum nello scenario italiano per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.

 

Città di Bergamo

Situata ai piedi delle Prealpi bergamasche all’imbocco delle valli del Serio e del Brembo, Bergamo è nettamente distinta in due centri. La città vecchia, o Bergamo Alta, arroccata sul colle di San Virgilio, dall’aspetto tipicamente medievale, con vie strette e tortuose, palazzi antichi e le mura venete, nominate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, trasformate oggi in camminamenti, e la città nuova o Bergamo Bassa, ai piedi della prima, progettata dall’urbanista Marcello Piacentini. La città alta è la parte artisticamente più ricca: nella piazza Vecchia e nella piazza del Duomo sono raccolti i monumenti più insigni: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, una delle testimonianze del romanico lombardo, il Duomo con le celebri tarsie disegnate da Lorenzo Lotto e la Cappella Colleoni, con la stupenda facciata policroma, di epoca rinascimentale. La raccolta voti per questa città, trainata da una toccante testimonianza dell’attore Alessio Boni, è partita spontaneamente nel mese di maggio del 2020 come desiderio di ripresa di una città che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane a causa del Covid-19.

 Santuario della Madonna del Carmine, San Felice del Benaco (BS)

Il santuario si trova fuori dal paese, in una posizione isolata che ha permesso la piena conservazione del suo assetto originario, con la chiesa e il convento a essa addossato. Venne costruito nel XV secolo grazie all’appoggio di Ludovico III Gonzaga e di suo figlio Francesco, sul sito di una cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie, denominata anche Santa Maria delle Cisterne per la presenza di numerose sorgive, tutt’ora presenti nell’area sud del complesso. Affidato a i frati Carmelitani, intorno al 1470 vi si realizzò il significativo ciclo di affreschi della navata e del presbiterio; la chiesa, a una sola navata, caratterizzata da archi traversi e tetto a capriate in legno, venne consacrata nel 1482. Nel 1770 il convento fu soppresso dalla Serenissima Repubblica di Venezia e ceduto a privati. Seguì un lungo periodo di abbandono e di decadenza fino al 1950, quando i Carmelitani ritornarono a prendersi cura del luogo. Negli anni Sessanta del XX secolo sono stati realizzati i restauri dell’intero complesso ed è stato riportato alla luce l’importante ciclo di affreschi quattrocenteschi. La raccolta voti è stata promossa dai frati Carmelitani per far conoscere questo luogo.

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Cripta di Sant’Eusebio, Pavia

La cripta è ciò che rimane di una chiesa di probabile fondazione longobarda, riconosciuta come la cattedrale ariana della città e ricordata da Paolo Diacono negli anni del re Rotari (636-652), che venne ridedicata a Sant’Eusebio, nemico dell’eresia ariana, dopo la conversione della popolazione longobarda all’ortodossia cattolica, nella seconda metà del VII secolo. L’edificio, ricostruito in forme protoromaniche nell’XI secolo, variamente rimaneggiato tra Cinquecento e Seicento e poi ricostruito nel Settecento, fu raso al suolo nel 1923 per far spazio al Palazzo della Posta. Ne rimane così la sola cripta, che dal 1975 è aperta al pubblico con fruizione saltuaria. Il comitato “Per la Cripta di Sant’Eusebio è nato per tutelare un monumento significativo per la storia di Pavia, che necessita di un restauro complessivo.

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Complesso monumentale paesaggistico Villaggio Morelli, Sondalo (SO)

Costruito tra il 1932 e il 1939 come il più grande sanatorio d’Europa, è un capolavoro razionalista, i cui valori di eccezionale interesse risiedono nel disegno e nella qualità estetica complessiva della cittadella, nell’integrazione delle diverse funzionalità – comprese quelle estetico-ricreative, incarnate nel grande parco – e nell’armonizzazione dei volumi. Questa titanica “città di fondazione”, straordinaria e imponente realizzazione urbanistica, architettonica e paesaggistica del Novecento, offre la visione di un “teatro sanatoriale” che sostituisce all’assetto agricolo e boschivo della montagna un paesaggio moderno inedito e sorprendente, ancora oggi esempio insuperato di alta qualità edilizia e di efficace e innovativa interpretazione del genius loci. Il luogo rientra nelle classifiche speciali “Italia sopra i 600 metri” e “Luoghi storici della salute”.

Santissima, Gussago (BS)

Posto sul colle Barbisone, a dominio dell’abitato di Gussago, fin dal Medioevo l’ex complesso domenicano della Santissima caratterizza il paesaggio di questo estremo lembo di Franciacorta. Nei secoli XVI-XVII i Domenicani sottopongono la Santissima a varie opere di adattamento; modifiche vengono apportate anche alla chiesa: sulla facciata romanica viene aggiunto un portico con colonne in pietra, mentre all’interno sono inseriti contrafforti sui quali si innesta una copertura a crociere. Volte e pareti vengono riccamente affrescate. Dopo la soppressione nel 1797, la Santissima è trasformata in casa di villeggiatura. Nel 1823 viene acquistata dal miniaturista Gian Battista Gigola che la rende un importante cenacolo di cultura e a cui si deve l’idea di conferirle l’aspetto neogotico che ancora conserva. Alla sua morte lascia tutti i beni all’Ateneo di Brescia, compresa la Santissima, salvo il godimento in usufrutto per la moglie Aurelia Bertera. Morta anch’essa, l’edificio viene acquistato da Paolo Richiedei, poi passato al nipote e infine all’Ospedale e Casa di Risposo da quest’ultimo istituito. Nel 2010 la Santissima viene acquistata dal Comune di Gussago e dall’ottobre 2016 i volontari del Gruppo Sentieri, sotto la guida di operatori esperti, hanno iniziato il lavoro di ricostruzione degli antichi muri a secco del parco esterno al fabbricato, il ripristino dei terrazzamenti e il reimpianto delle viti. Molte opere di recupero sono ancora necessarie e questo ha spinto il comitato “Santissima nel Cuore” ad attivarsi al censimento del FAI.

Borgo di Monteviasco (VA)

Antico nucleo rurale a quasi 1.000 metri di altezza sulle Prealpi Varesine, nell’immediato entroterra del Lago Maggiore, il borgo era abitato fino a inizio Novecento da carbonai, muratori, coltivatori di canapa e tessitori, ma si è poi progressivamente spopolato. Inaccessibile alle auto, il borgo si raggiunge solo attraverso una mulattiera a gradini a seguito della chiusura, nel 2018, della funivia costruita nel 1989. Interamente costruito in pietra locale, è un luogo poco conosciuto, dove il tempo si è fermato, che il comitato “Monteviasco nel cuore intende preservare e valorizzare anche con la creazione di percorsi tematici. Il luogo rientra nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.

Santa Eufemia, Corte Franca (BS)

La Chiesa di Santa Eufemia sorge in posizione elevata, su una delle colline dell’anfiteatro morenico del Lago di Iseo. Fu sede parrocchiale e luogo di sepoltura fino al Settecento, quando fu costruita la nuova parrocchiale nel centro abitato di Nigoline. La chiesa è particolarmente cara agli abitanti di Corte Franca per la collocazione all’interno del cimitero e le pregevoli peculiarità storiche e artistiche. La sua fondazione risale ai secoli VIII-IX: si trattava di un piccolo oratorio ad aula unica. Verso la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo venne aggiunto il campanile mentre l’aspetto attuale risale al XV secolo. A inizio Cinquecento il presbiterio fu abbellito con un ciclo pittorico di grande interesse artistico che narra le storie del martirio di Santa Eufemia e della Passione di Gesù. Alla base dei riquadri degli affreschi corre una scritta che spiega le immagini, ma il testo è in gran parte illeggibile, consunto dall’umidità. Le superfici pittoriche necessitano di un urgente intervento di restauro, soprattutto per le parti della fascia della zoccolatura e del registro con le storie di Santa Eufemia. Il restauro consentirà di studiare meglio elementi stilistici e tecnici per una più certa attribuzione.

Funicolare del Campo dei Fiori, Varese

La Stazione di monte della Funicolare del Campo dei Fiori fu costruita nel 1911 su iniziativa della Società Grandi Alberghi Varesini e su progetto dell’architetto Giuseppe Sommaruga. È composta da un edificio a pianta quadrata, sviluppato su due piani fuori terra e uno interrato. Al livello inferiore erano posizionati i motori e le apparecchiature, al piano terra c’era la sala d’attesa dotata di piccolo bar e biglietteria, mentre al piano superiore era collocato l’alloggio per il macchinista. L’architettura di Sommaruga si manifesta nell’uso alternato per fasce orizzontali dei materiali di finitura, nell’utilizzo della pietra locale e nelle decorazioni in cemento plastico. Degni di nota i numerosi ferri battuti che decoravano l’edificio, oggi non più presenti. I binari si sviluppavano lungo un percorso di 900 metri che consentiva in 11 minuti di raggiungere la vetta del Monte Tre Croci. La funicolare conobbe un periodo d’oro fino alla Seconda Guerra Mondiale, poi iniziò il declino, fino alla chiusura avvenuta nel 1953, quando il servizio fu trasferito su gomma. Fu per anni la più alta funicolare d’Italia. Il comitato “Rinascimento funicolare del Campo dei Fiori” si è attivato al censimento del FAI auspicando il recupero degli impianti tecnici del tracciato e la ristrutturazione della Stazione di monte.

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Borgo di Corenno Plinio, frazione di Dervio (LC)

Il borgo è situato su un promontorio a picco sul Lago di Como, in cima al quale svetta il castello realizzato nel XIV secolo per volere della famiglia Andreani, che dal 1277 aveva ottenuto il feudo di Corenno dall’Arcivescovo di Milano Ottone Visconti. Il nome Plinio venne aggiunto nel 1863, dopo l’Unificazione d’Italia, ritenendo che Plinio il Giovane, funzionario dell’Impero Romano e scrittore nato a Como, avesse posseduto quella villa che “posta su una rupe dominava il lago”. Vicino al castello si trovano la chiesa parrocchiale e i tre grandiosi monumenti funebri della famiglia dei conti Andreani. Il Comitato “Corenno nel cuore” intende valorizzare il borgo medievale preservandone la secolare struttura urbanistica e promuovere la riqualificazione della piazza.

Rocca Brivio, San Giuliano Milanese (MI)

La rocca nacque come baluardo difensivo altomedievale e fu poi trasformata in casa padronale, all’interno dei terreni acquistati dai Brivio, nobili di origine germanica. L’edificio attuale risale al Seicento ed è dotato di una cappella gentilizia, ricca di stucchi e dorature tipicamente barocchi. L’ingresso presenta un grande portale con un settecentesco cancello in ferro battuto di notevole fattura, ricco di volute e arabeschi. Dal 1996 è di proprietà pubblica e ospita nei suoi saloni con soffitti affrescati e grandi camini, mostre, concerti e convegni. Oggi la rocca rischia però di essere venduta all’asta e il comitato “Amici del Cuore di Rocca Brivio” si sta impegnando per salvarla.

Giardini pubblici di Porta Serio, Crema (CR)

Realizzato a partire dal 1858, le particolarità botaniche e il valore estetico e ambientale fanno di questo parco il miglior esempio del genere dell’intera provincia di Cremona. Qui si possono ammirare diversi patriarchi arborei, come alcuni giganteschi Taxodium distichum e Ginkgo biloba, tutti di oltre trenta metri di altezza, oltre a un Liquidambar di dimensioni spettacolari. Il luogo è sostenuto dal Comitato “Insieme per i Giardini di Porta Serio”, nato dalla volontà di un gruppo di cittadini e di alcune associazioni di impegnarsi per la loro valorizzazione e il loro restauro.

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Villa Mirabellino del Parco della Reggia di Monza

Villa Mirabellino si trova all’interno del Parco della Reggia di Monza. Fu edificata nel 1776 dall’architetto Giulio Galliori su committenza del cardinale Angelo Maria Durini per alloggiarvi gli invitati al suo cenacolo letterario. La villa sorge sul declivio che fronteggia la più antica Villa Mirabello. I due edifici sono collegati tra loro con un viale di carpini. Galliori costruì la nuova villa speculare alla prima, con le ali della U in direzione opposta, su modello del Belvedere inferiore e superiore di Vienna. La facciata era dotata in origine di una scalinata semicircolare ora scomparsa. Si possono ancora ammirare il pronao leggermente sporgente, incorniciato da due pilastri laterali e due colonne doriche centrali, che si protende su un terrazzo a balcone. Sulla testata dell’ala settentrionale, un portale segnala l’ingresso alla cappella gentilizia dei Durini, ormai scomparsa. La Villa Mirabellino è stata sede, nei primi anni Cinquanta del XX secolo, di una scuola elementare pubblica. Oggi, purtroppo, è in stato di degrado. Il comitato “Amici del Mirabellino” auspica un restauro conservativo e il recupero botanico del complesso.

Chiesa di San Francesco – Cappella Gonzaga, Mantova

Edificata nel 1304, con la soppressione dell’Ordine francescano nel 1782 la chiesa venne abbandonata e successivamente, durante l’occupazione austriaca, trasformata in arsenale militare. All’inizio del Novecento venne acquisita dal Comune di Mantova, il quale affidò all’architetto Aldo Andreani il compito di restaurarla. I lavori vennero ultimati negli anni Trenta ma nel 1944 la chiesa fu bombardata. Di grande fascino la Cappella Gonzaga, mausoleo della famiglia, che conserva gli affreschi originali ispirati alla Passione di Cristo e alle Storie di San Ludovico da Tolosa. Il comitato “Io voto per la Cappella Gonzaga” auspica un progetto di restauro e recupero della Cappella che accoglie il più importante ciclo di affreschi del Trecento di Mantova.

Basilica di San Bassiano, Lodi Vecchio (LO)

Situata poco fuori Lodi Vecchio, fu il primo luogo di culto cristiano della neonata Diocesi di Lodi. Consacrata nel 378 da San Bassiano, primo vescovo e patrono della Diocesi di Lodi, la basilica ne conservò le reliquie fino al 1163 quando vennero traslate nel Duomo di Lodi nuova. Preziosa testimonianza dell’architettura romanico-lombarda, maestosa e sobria, la chiesa è sostenuta dal comitato “I Ricci”, un’associazione culturale impegnata nella valorizzazione dei beni artistici del territorio che, partecipando al censimento del FAI, auspica il restauro del catino absidale.

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A livello nazionale la mappa dei siti amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti, anche in questa edizione del censimento è andata in scena una perfetta rappresentazione dell’inestimabile ricchezza culturale del nostro Paese. E, a sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie.

Ma qual è il motivo che spinge a partecipare al censimento “I Luoghi del Cuore”? Dare valore e garantire tutela, attraverso il FAI, all’“eredità culturale” dei territori, intesa – secondo la definizione riportata nella Convenzione di Faro, finalmente ratificata dall’Italia lo scorso settembre – come “un insieme di risorse ereditate dal passato che
le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni”.

Nello slogan dell’iniziativa – IL TUO VOTO SALVA – è racchiusa la speranza di regalare un futuro a piccole e grandi bellezze d’Italia, che diventa più concreta maggiore è il numero di voti che si riescono a raccogliere (vedi box Premi e prossimi passi): oltre ai premi per i primi luoghi classificati e alla possibilità, per beni con almeno 2.000 voti, di partecipare al bando per richiedere un intervento di valorizzazione o restauro, un buon piazzamento permette anche di far giungere con più forza a istituzioni e media le istanze dei cittadini.

Ed ecco allora che 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, luogo al 1° posto della classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati – Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles – che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.

Al 2° posto con 62.690 voti si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.

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La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, al 5° posto della classifica nazionale con 30.391 voti: mentre l’ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri. Da questa classifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni di epoche diverse, che coinvolge ospedali, come il Complesso Morelli di Sondalo (SO), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d’Italia, e ancora complessi termali e aree verdi, come i giardini dell’Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.

La seconda classifica speciale riguarda invece l’Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. A vincere è stata la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ma il premio in palio, non cumulabile con quello assegnato al vincitore assoluto del censimento, spetta all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), complesso arroccato su una rupe affacciata sulla Valle Peligna e legato a Papa Celestino V, al 9° posto della classifica nazionale con 22.442 voti. Migliaia i luoghi oggetto di segnalazione, tra cui borghi, come Vico Pancellorum (LU), frazione appenninica di Bagni di Lucca dove è nata la fantasiosa lingua arivaresca; chiese, come quella di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA), nel parco delle Madonie; luoghi naturalistici, come il Sentiero del Brigante in provincia di Reggio Calabria, percorso di circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre; luoghi simbolo della tradizione e della devozione popolari, come il Museo dei Misteri di Campobasso, dove si conservano i settecenteschi “ingegni” utilizzati durante la processione del Corpus Domini, che ha conquistato il 10° posto nazionale, e persino un teatro en plein air che è anche un’opera d’arte, il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina (AG), realizzato negli anni Novanta dal pastore di pecore Lorenzo Reina, con 108 pietre bianche a formare l’omonima costellazione.

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Anche nell’edizione 2020 la lista dei siti amati è ricchissima di luoghi sorprendenti. Ne sono esempio il Ponte Acquedotto a Gravina in Puglia (BA) – al 7° posto della classifica nazionale – spettacolare struttura ad archi di 90 metri protagonista di una scena del nuovo film di James Bond No time to die; Villa Ottelio Savorgnan in provincia di Udine, dove uno studioso inglese ha ipotizzato si sia svolta la vicenda trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta; il piccolo Molino dalla Torre “Zorzini” a Mezzana (TN), con la sua vecchia macina in pietra; un monumento funebre di età romana con una struttura a cuspide piramidale, noto come “Fescina”, a Quarto (NA); il Bacino del Rio Grande ad Amelia (TR), torrente tributario del Tevere che scorre tra i Monti Amerini, incontrando due antichi sbarramenti; Parco e Casale della Cervelletta, complesso fortificato nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, che conquista il primo posto in Lazio per il secondo censimento consecutivo, e Forte Aurelia, che oggi ospita una sede operativa della Guardia di Finanza, entrambi a Roma; la Villa per Michelangelo Antonioni in Gallura (SS), una “Cupola” perfettamente integrata nella natura, progettata dall’architetto Dante Bini e oggi abbandonata; il Giardino degli Angeli in provincia di Bologna, parco ricco di fiori e piante creato in memoria di una giovane ragazza, scomparsa nel 2006.

PREMI DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE” E PROSSIMI PASSI

Al primo, secondo e terzo luogo classificato del censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 – Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Castello e Parco di Sammezzano e Castello di Brescia – saranno messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo, solo a fronte della presentazione di un progetto da concordare, contributi di 50.000, 40.000 e 30.000 euro, a cui si aggiungeranno 5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti. Il premio di 20.000 euro in palio per i vincitori delle classifiche speciali Luoghi storici della salute e Italia sopra i 600 metri, verrà assegnato, rispettivamente, all’Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella e all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone; quest’ultimo lo riceverà al posto della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, poiché in nessun caso i premi sono cumulabili. Stesso discorso per il premio messo in palio per il luogo che ha ricevuto più voti via web, per il quale il FAI curerà la realizzazione di un video storytelling: il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina, che lo riscuoterà al posto del Castello di Sammezzano.
In più, i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti, potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2021, una richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando in particolare i Sindaci di tutti i 6.504 Comuni coinvolti e tutte le Regioni.

“In un tempo di straordinaria difficoltà, il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un Paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il FAI a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”, ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente FAI.

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