Le api dell'invisibile

Creatività

Creatività è condivisione: il diritto di associarsi secondo l’Associazione Universitaria San’Abbondio. La presidente Francesca Fossati

Martina Toppi conduce per il terzo anno la rubrica di creatività giovanile "Le api dell'invisibile"

api dell'invisibile

L’associazione universitaria, culturale e musicale Sant’Abbondio, legata e supportata dall’Università dell’Insubria che ha sede sia a Como che a Varese, è una preziosa realtà locale di promozione della cultura e in particolare della cultura giovanile. Ne ho parlato in questa puntata del “Le Api dell’invisibile” con Francesca Fossati, che della Sant’Abbondio è presidente per l’anno corrente e dell’Insubria è studentessa presso la facoltà di giurisprudenza. Intimamente legata al territorio comasco, l’associazione Sant’Abbondio esiste da ormai 12 anni e si contraddistingue per un’opera di diffusione e sostegno della creatività che segue due direttive. I due abiti che l’associazione e gli studenti che ne fanno parte amano indossare sono infatti, come si evince dal nome, quello culturale e quello musicale. Fin dall’inizio infatti gli studenti dell’associazione Sant’Abbondio sono stati (e sono tuttora) stretti collaboratori del Festival di poesie internazionale Europa in Versi, ideato e organizzato ormai da dieci anni dall’associazione culturale La Casa della Poesia di Como, con Laura Garavagli al timone. Gli studenti della Sant’Abbondio hanno avuto un ruolo fondamentale anche nell’organizzazione dell’ultima e decima edizione del Festival, quella del 2020, che ha dovuto giocarsela con un periodo storico particolarmente complesso per lo svolgimento di qualsivoglia evento culturale. Non solo cultura quindi, ma anche musica. L’associazione Sant’Abbondio infatti si occupa di organizzare annualmente il concerto “Sogno d’estate”, in collaborazione col Conservatorio di Como, il Comune e la Provincia.  Francesca in questa puntata ci racconta quali sono le sfide attuali per i giovani che, come lei e i suoi compagni associati, vogliano continuare a fare cultura sul territorio, anche a fronte dell’impossibilità di riunirsi in presenza.

Ma, tra le tante e piacevoli chiacchiere, Francesca mi ha spiegato anche cos’hanno a che fare creatività e università, in che modo questi due mondi, all’apparenza distanti e inconciliabili, possono giungere a una sintesi. Il barbatrucco è proprio l’azione e l’intenzione di associarsi, di creare associazioni studentesche come la Sant’Abbondio dell’Insubria, che abbiano come fondamento l’esigenza di condividere. “Quando c’è condivisione si riesce a dare e a ricevere un valore aggiunto. È un dato questo che viene confermato, perché oggi disponiamo di determinati mezzi per associarci e l’Università, che è il polo della cultura, ci sprona a trovarne sempre di nuovi per ritrovarci, associarci e costruire esperienze arricchenti.” Francesca insiste sull’importanza dell’associarsi, che non è solo un piacere, ma un diritto. L’associazione insomma diventa il luogo di uno scambio e di un confronto arricchente, capace di costruire un percorso che dalle conoscenze universitarie porti alle competenze per agire nel mondo, uscire dai chiostri dell’università, sporcarsi le mani e creare qualcosa. E per organizzare qualcosa di così bello come un festival di poesia o un concerto, dalla lista degli ingredienti la creatività non può certo mancare.

Se siete studenti dell’Insubria che cercano un luogo dove condividere progetti ed esperienze di creatività nonché di promozione del territorio, non potete fare a meno di scrivere alla mail: abbondio.insubria@gmail.com. I ragazzi dell’associazione Sant’Abbondio sbarcheranno presto sui social, promuovendo anche un sito ora come ora in fase di costruzione. Li potremo rivedere lì, ma anche, come sempre, coinvolti nelle loro iniziative con La Casa della Poesia di Como e l’organizzazione di concerti. Insomma, stay tuned, in vista di tempi migliori o di nuove soluzioni per fare creatività insieme.

 

A cura di Martina Toppi

podcast api dell'invisibile

Questa è una rubrica dedicata a tutti coloro che scrivono, in particolare poesie. Se  volete venire a raccontarmi il vostro progetto, la vostra scrittura e le vostre parole, scrivete a martinatoppi43@gmail.com: “Le api dell’invisibile” vi aspettano!

«…il nostro compito è quello di compenetrarci così profondamente, così dolorosamente e appassionatamente con questa terra provvisoria e precaria, che la sua essenza rinasca invisibilmente in noi. Noi siamo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d’oro dell’Invisibile.»  R. M. Rilke

 

 

 

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