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Le reazioni alla zona rossa per la Lombardia: Pd e 5Stelle al vetriolo, la Lega non ci sta

Chi contesta le parole di Fontana e chi chiede una revisione del duro provvedimento. Ecco

Tante in queste ore, in redazione, le reazioni alla decisione del Governo di collocare di nuovo la Lombardia in zona rossa. Ecco le principali arrivate tra critiche e invito a rivedere questo provvedimento.

 

LA NOTA DEL MOVIMENTO 5STELLE

Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Raffaele Erba replica così alle parole del Presidente della Lombardia. “Con queste parole il Governatore Fontana non fa altro che soffiare sul fuoco delle tensioni sociali. La Lombardia è già sotto pressione da diversi mesi, sta vivendo un momento molto difficile”, premette Raffaele Erba. “Fontana così getta benzina sul fuoco e non risolve i problemi. Le dichiarazioni del Governatore rischiaro far esplodere una polveriera difficilmente controllabile. Dobbiamo capire che siamo ancora nel pieno di una pandemia dove ognuno di noi, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, devono remare nella stessa direzione”, aggiunge il consigliere pentastellato.

La strategia politica di Fontana è quella di fomentare il malcontento popolare. Un atteggiamento che fa male alla nostra Regione e soprattutto alle categorie più colpite. Questo approccio irresponsabile sta continuando ormai da troppo tempo e ora non è più accettabile”, conclude Erba.

 

LA NOTA DELLA LEGA NORD

Da Conte scarsa o nulla conoscenza delle nostre realtà territoriali con effetti devastanti sulla nostra economia. Il Governo con la scelta di relegare la Lombardia – senza nemmeno alcun distinguo tra aree interne – in zona rossa ha fatto outing: da Palzzo Chigi c’è la volontà di affossare la nostra regione e le nostre province che – ricordiamo – sono le più produttive del Paese”. Lo dichiarano la senatrice Erica Rivolta e gli onorevoli Eugenio Zoffili, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni e Claudio Borghi della Lega.

La Lega a ogni livello istituzionale chiede con fermezza a Speranza di valutare in modo più approfondito la questione con il Comitato tecnico scientifico per rivedere la decisione. Inoltre, chiediamo di fare subito e bene con ristori adeguati per tutte le attività economiche affossate dalla crisi. Siamo oltre l’inaccettabile: i ristori irrisori a spizzichi e bocconi visti fino ad ora  non servono a nulla”.

 

LA NOTA DELLA SEGRETERIA DEL PD

Che il Presidente Fontana parli della zona rossa come una punizione per la Lombardia è inaccettabile, pericoloso e fuori da ogni logica” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. “Chiariamo una cosa: se siamo ancora in zona rossa per l’ennesima volta dall’inizio della pandemia non è un caso, né tantomeno un capriccio del Governo. È una diretta conseguenza dell’incompetente gestione sanitaria da parte dei vertici regionali. Questi hanno tenuto le scuole chiuse pur di dare l’impressione di essere all’opera. Il paradosso? Ci troviamo con un quadro epidemiologico grave e ragazzi ancora in Dad. Parlare di punizioni, di vessazioni è un tentativo deliberato di Fontana di buttare benzina sul fuoco nel rapporto tra Stato e Regione Lombardia. Si alzano ii toni e si cerca uno scontro tutto politico che non fa bene ai lombardi”

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