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Fontana annuncia il cambio in giunta regionale: fuori in tre, arriva la comasca Locatellisegui la diretta

L'ex vice-sindaco della città da oggi al fianco del Governatore Fontana: "Dobbiamo tornare ad essere la locomotiva del paese".

Fuori Giulio Gallera, dentro Letizia Moratti: nel posto oggi più rilevante (ma anche ieri) della giunta di Regione Lombardia entra l’ex sindaca di Milano, curerà il Welfare e la Sanità. «Squadra chiusa» ha annunciato Salvini, che da leader del centrodestra ha tenuto il timone dell’operazione. Il nuovo assetto della giunta sarà comunicato in una conferenza stampa oggi (venerdì). (video sopra dalla pagina Facebooik ufficiale Lombardia notizie)

Il Corriere della Sera ha ricostruito in un dettagliato articolo i diversi passaggi e le varie ipotesi circolate nelle ultime ore: Forza Italia ha cercato di salvaguardare il suo ruolo in giunta (a fronte di una sempre maggiore debolezza elettorale e politica) e lo stesso Gallera avrebbe voluto mantenere un assessorato.

Alla fine Forza Italia dovrebbe restare in giunta  con Melania Rizzoli e l’attuale vicepresidente Fabrizio Sala, che dovrebbe vedersi assegnare qualche delega in più. Mentre Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico, lascia il posto al leghista Guido Guidesi, con un super assessorato che oltre allo Sviluppo economico comprenderebbe anche le deleghe al Recovery fund e ai ristori.

 

 

Infine l’ex ministro del governo gialloverde Alessandra Locatelli dovrebbe prendere appunto il posto di posto di Silvia Piani nell’assessorato Famiglia, politiche sociali, disabilità e pari opportunità. L’ex vice-sindaco di Como, ed ex Ministro della Famiglia, si presenterà domani mattina assieme ai nuovi colleghi tra cui Letizia Moratti, ex sindaco di Milano.

 

L’altro comasco Fabrtizio Turba resta come sottosegretario (e con lui anche il lecchese, ex canoista di fama mondiale, Antonio Rossi).

 

LE REAZIONI AL RIMPASTO DELLA GIUNTA REGIONALE

 

Fontana sempre più isolato, sfiduciato e stanco, e ora politicamente totalmente commissariato: che resta a fare il Presidente?” – Se lo chiede il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Carlo Borghetti (Pd) in un post su facebook.
“Il rimpasto della sua Giunta (che da ora in poi sarebbe meglio chiamare Giunta Salvini) certifica il fallimento delle politiche regionali di questi anni (altrimenti non si spiegherebbe perché cambiare tutti quegli assessori): tolta la Sanità a Gallera, tolta la Disabilità e la Casa a Bolognini, tolta la Famiglia alla Piani, tolto lo Sport alla Cambiaghi, tolto lo Sviluppo economico a Mattinzoli… E tutto questo non cancella in particolare i tragici errori di gestione della pandemìa: la stagione politica del centrodestra lombardo è irrimediabilmente compromessa. E spero non basti un rimpasto per farlo dimenticare ai lombardi”.

Così Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta le scelte della maggioranza: “Rimpasto o rilancio non sono le definizioni corrette. In Regione Lombardia si può parlare di una grave crisi della Giunta in tutti i settori. La dimostrazione è che si è scomodato Salvini in persona per gestire una situazione ormai diventata incandescente. In altre parole, il segretario della Lega è dovuto tornare in pista per gestire la sua roccaforte.

“Questa considerazione è confermata inoltre dal fatto che il Capitano leghista ha arruolato da Roma l’altra sua fedelissima Alessandra Locatelli, a conferma di quello che è ormai a tutti gli effetti un vero e proprio commissariamento interno. La profonda redistribuzione delle deleghe decisa dai piani alti della Lega e avvenuta bypassando l’autorità del Presidente Fontana, è una rivoluzione pesante che coinvolge tanti ruoli chiave. Un fallimento su tutti i fronti che non riguarda soltanto la sanità ma anche il lavoro e le attività produttive”.

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