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LOCKDOWN COUNTDOWN – 1 Christian l’attore

di Sabrina Sigon

In vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre, il nuovo Dpcm impone una serie di restrizioni necessarie a contenere la pandemia ormai ben nota a tutti. Nella speranza, che è anche una convinzione visti i precedenti risultati, che nelle prossime settimane si possa assistere a un miglioramento della situazione, perché non trascorrere questo nuovo “tempo sospeso” restando in contatto con chi, in diversi settori e professionalità, ha animato o si apprestava a farlo, il tempo della quotidianità fino a ieri condivisa? Nel nostro “conto alla rovescia” vogliamo incontrarci – anche se virtualmente – raccontarci, condividere e occupare questo spazio per viverlo, nonostante le difficoltà, in modi diversi e interessanti, ascoltando insieme opinioni, consigli e curiosità.

Simbolo dell’Inizio, l’Uno è per eccellenza il numero dal quale fiorisce un’idea, e rappresenta la forza nel perseguire intraprendenti iniziative personali. Questa caratteristica porta l’individuo ad affrontare e superare gli ostacoli disseminati lungo il suo cammino con determinazione e coraggio. Conseguenza di ciò sarà, un’elevata predisposizione a sperimentare, a sbagliare e a ritornare sui propri passi, dovuta alla costante e strenua ricerca della perfettibilità. Caratteristiche preminenti del numero 1 sono l’individualismo, l’indipendenza e la volontà di auto affermarsi.

Il numero 1 è caratterizzato da una personalità e un carisma tali da renderlo un vero leader capace di azioni che possono produrre grandi cambiamenti dello stato di evoluzione per tutta l’umanità. Se nella persona individuata con il numero 1 manca forza di volontà e spirito di iniziativa, il risultato sarà quello di identificare i vari fallimenti che si presentano come una realtà oggettiva immodificabile. Questo accade solitamente nei primi stadi di crescita delle persone caratterizzate da questo numero ma, superata questa fase, possono diventare veri maestri nell’arte del calibrare la forza di volontà con il poter raggiungere una determinata meta.

lockdown countdown

Ma bando alle chiacchiere, che il tempo passa, e cominciamo quindi con il nostro ospite che, vista la sua professionalità, avrà subito cose molto interessanti da raccontarci.

Oggi siamo con Christian Poggioni, attore e regista. Nato a San Paolo nel 1972, viene ammesso da Giorgio Strehler alla prestigiosa scuola del piccolo teatro di Milano dove, nel 1999, si diploma in recitazione. Dal 1999 al 2006 recita in spettacoli diretti dallo stesso Strehler e, negli stessi anni, prende parte a numerose produzioni televisive di Mediaset, Rai, Radio Svizzera italiana. Dal 2007 intraprende un percorso di ricerca e produzione autonoma, dirigendo e interpretando spettacoli come: Tradimenti, Nostos, Alla Ricerca del tempo perduto, Apologia di Socrate. Dal 2006 a oggi gli viene affidato dalla Provincia di Como l’incarico di realizzare spettacoli e laboratori destinati alle scuole primarie del territorio.

Nel 2010 fonda la scuola di teatro La Congiura dei Poeti, con la quale realizza spettacoli di Molière, Goldoni e Shakespeare. Dal 2009 sta collaborando con l’Università Cattolica di Milano in qualità di insegnante di recitazione presso il laboratorio di drammaturgia Antica e la scuola di Alta Formazione diretta da Giorgio Albertazzi.

Mi dicevi che il tuo lavoro si divide principalmente in due branchie: attore e regista e formatore. Cominciamo dalla prima: cosa stai preparando di bello in questo periodo?

Sto preparando il Canto di Natale di Dickens; siamo appunto verso Natale e, anche se è uno spettacolo che avrebbe dovuto debuttare dal vivo, nonostante le limitazioni riusciremo a farlo in ben due modalità. Su CiaoComo Radio andrà in onda in tre puntate, come si diceva una volta, un “Radio sceneggiato”, ovvero la lettura del Canto di Natale, che gli ascoltatori potranno seguire attraverso la mia voce. Mentre, al Teatro San Teodoro di Cantù lo reciterò dal vivo e sarà trasmesso in diretta streaming, quindi si potrà anche vedere lo spettacolo”.

Per la parte relativa al Radio sceneggiato, mi hai detto che avrai anche un prestigioso accompagnamento musicale

Anche nella diretta streaming, in realtà: sarà presente Irina Solinas, che è violoncellista e compositrice, che sta lavorando alle musiche originali del Canto di Natale di Dickens, che saranno eseguite sia al violoncello, ma anche composte per altri strumenti e registrate. Ci sarà quindi una vera e propria partitura musicale che accompagnerà lo spettacolo. Al San Teodoro Irina Solinas sarà anche in scena”

Come avete suddiviso l’opera, che si compone di cinque parti, per le tre puntate in radio?

Dickens le chiama “strofe”, anche se si tratta di un racconto in prosa; nella prima puntata reciteremo la prima strofa, la seconda e la terza strofa nella seconda puntata, poi la quarta e la quinta nell’ultima puntata. Sono puntate da circa una ventina di minuti ciascuna”.

Facciamo un piccolo riassunto della storia, e dei momenti che hai colto, quelli che ti hanno colpito di più

Questa è la storia di Scrooge, il vecchio avaro che, grazie alla visita di tre spiriti che gli mostrano come ha vissuto il suo passato, come sta vivendo il presente con le persone che lo circondano, e cosa accadrà in futuro, capirà quali saranno le conseguenze del suo comportamento. Questo percorso fa sì che Scrooge venga sconvolto e decida di cambiare vita. Un percorso classico, quindi, di redenzione. La cosa affascinante è che Dickens, nell’800, anticipa quello che è un percorso di analisi che poi sarà formalizzato da Freud. Analizzando il proprio passato, osservando quello che ha provocato nel presente, e andando a prospettare le conseguenze, una persona è in grado di andare a modificare la sua vita. La morale della favola è questa, scritta con una penna sublime, quella di Dickens, assolutamente coinvolgente. Infatti il Canto di Natale è un’opera dalla quale sono stati tratti tantissimi film, opere teatrali, cartoni animati. Quindi un classico immortale. Per la recitazione mi sono ispirato a quello che Dickens stesso faceva. Forse non tutti lo sanno, ma lui fu anche un grande appassionato di teatro, prima di fare lo scrittore voleva fare l’attore. Alla fine della sua carriera, quando ne ha avute le possibilità, ha cominciato a recitare i suoi romanzi. Da solo. Ci sono anche dei dipinti con lui che recita, ha fatto delle lunghe tournée. Da qui l’ispirazione per il mio Canto di Natale, anch’io recito da solo in scena, c’è solo l’accompagnamento musicale, credo farò una trentina di parti, sia i protagonisti sia tutte le persone che loro incontrano. Però questa è anche la caratteristica di molti miei spettacoli nei quali, da solo, interpreto più parti, cambiando i costumi oppure solo voce e postura. L’ispirazione mi è nata proprio da lì”.

Veniamo all’altra parte della tua attività, quella di docente

Fare un corso di teatro vuol dire prendere confidenza con il proprio corpo e la propria voce, che sono il mezzo con cui comunichiamo ed entriamo in relazione con noi stessi e con gli altri. Quindi ci si innamora del teatro per questo, facendo un corso, si scopre che la propria fisicità e la propria vocalità sono delle miniere ricche di sorprese. Si comincia a gustare il suono di quello che diciamo, la gestualità la si osserva negli altri, percepiamo dietro un gesto qual è la vera intenzione che una persona vuole comunicare, si impara a leggere il linguaggio non verbale e paraverbale dei suoni, quindi una pratica estremamente affascinante e utile. Quindi non solo artistica e creativa ma utile nella vita. Parlare in un certo modo e sapere presentarsi serve in qualsiasi situazione. Anche adesso, in tempi di pandemia, abbiamo un corpo e una voce quando siamo al telefono. Abbiamo sempre a che fare con tutto questo, abbiamo sempre a che fare con noi stessi. Il teatro mette una lente di ingrandimento, ci fa vedere delle cose, come sviluppare certe potenzialità, essere più espressivi, più creativi, ascoltare gli altri. È un’attività affascinante”.

Il qui e ora, quando si sale sul palcoscenico

Sul palcoscenico bisogna essere concentrati sull’attimo, su quello che succede, quindi il teatro è un allenamento alla concentrazione. viceversa si perde la battuta, si perde il gesto e perde l’intenzione, si è fuori. Quindi si sviluppa questa capacità di focalizzarsi e di lasciare fuori dalla mente quello che non serve in quel momento esatto. Non è l’unica attività che porta questi benefici; sotto questo aspetto ce ne sono altre, tipo lo yoga, la barca a vela, ci sono attività fatte di aspetti fisici e mentali che convergono ad arricchire estremamente chi le pratica, anche soltanto per hobby. Anzi, spesso funzionano meglio per chi le pratica senza sviluppare la preoccupazione che siano un’attività”.

Dove possiamo seguire le tue proposte per il mese di dicembre?

Sul mio sito internet pubblico un calendario che aggiorno regolarmente ma, riassumendo: su CiaoComo Radio le tre puntate saranno trasmesse il 9, il 16 e il 23 dicembre alle 22.00, si tratterà di una ventina di minuti per puntata. Lo spettacolo in diretta streaming dal San Teodoro sarà il 19 dicembre alle 21.00. Questo per quanto riguarda il canto di natale. Sempre in dicembre, il 15 su Focus, il canale Mediaset dedicato ai documentari e alle ricerche storiche, sarò ospite di un programma dedicato all’antica Roma dove leggerò dei passi di Giulio Cesare e Nerone”.

Quest’estate ho lavorato tantissimo, conclude Christian Poggioni, e ho visto molto interesse sia da parte di chi ha organizzato sia dal pubblico. Quindi il teatro ha un grande richiamo e appena sarà possibile sono convinto che recupereremo il tempo perduto.

 

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