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Como

L’emergenza cambia la pausa pranzo: la “schisceta” la fa da padrone.

Generico dicembre 2020

L’emergenza ridisegna la pausa pranzo dei comaschi con il ritorno al cibo portato da casa, la “schisceta” come la chiamavano i nonni. Lo sottolinea l’indagine della Coldiretti lariana.

Non è un segreto che l’emergenza Covid ci ha costretti a rivalutare le nostre abitudini giornaliere, e la pausa pranzo al lavoro non è da meno. L’indagine di Coldiretti mostra come i comaschi abbiano adeguato la propria pausa pranzo alle nuove norme: infatti la stragrande maggioranza (61%) pranza in ufficio o al lavoro portando la tradizionale gavetta – o “schisceta” – da casa.

Un totale cambio di abitudini alimentari, dove solo il 7% sceglie l’asporto o il delivery, tendenze ovviamente dettate dal momento critico in cui troviamo bar e ristoranti chiusi, in cui il peso del contagio e la necessità di evitare assembramenti si fanno sentire, ma non solo ovviamente il desiderio di risparmiare in un momento di forte incertezza economica.

Scelte che riflettono il momento di grande difficoltà che il settore della ristorazione sta affrontando: Coldiretti sui dati Ismea stima un crack da 41 miliardi per l’intero 2020. La spesa degli italiani prima dell’emergenza coronavirus per per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa era pari al 35% del totale dei consumi alimentari per un totale di 85 miliardi di euro.

A causa della pandemia – sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – i consumi extradomestici per colazioni, pranzi e cene fuori casa si sono di fatto annullati, con un drammatico effetto negativo a valanga sull’intera filiera alimentare” continua “peraltro accentuati dal crollo dei visitatori in un comprensorio – quello delle due provincie lariane – dove il turismo ha un ruolo determinante”.

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