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Festa dell’Albero a Cernobbio, un olivo per ogni nato nel 2019

Piantati, in diversi luoghi della città, cinquanta alberi di olivo della varietà “Frantoio”, uno per ogni bambino nato lo scorso anno nel Comune

albero di olivo

Cernobbio, Comune Fiorito, partecipa alla “Festa dell’Albero”, manifestazione nazionale che si tiene oggi, con un’importante inziativa che ha, come protagonista, una specie pregiata di olivo presente sul territorio. Il 21 novembre è, infatti, la Giornata nazionale degli alberi, ricorrenza istituita grazie a una legge nel 2013, ma è stato Guido Baccelli, ministro della Pubblica istruzione nel 1898, il primo a proporre una giornata nazionale per celebrare l’importanza del patrimonio arboreo. Il suo scopo, infatti, è quello di promuovere la tutela dell’ambiente, la riduzione dell’inquinamento e la valorizzazione degli alberi.

Cernobbio ha iniziato a piantumare, in diversi luoghi della città, cinquanta giovani olivi della varietà “Frantoio” che corrispondono a quanti sono i bambini nati lo scorso anno in Città. L’iniziativa, voluta dal Sindaco Matteo Monti, è nata in occasione della seconda edizione di Qui c’è campo, iniziativa che si è svolta lo scorso settembre, rivolta a tutti e in special modo agli appassionati di verde e di giardinaggio.

Piantumazione olivo festa albero Cernobbio

La scelta dell’olivo non è stata casuale.

Forse nessuna altra pianta può vantare una storia ed un ruolo così significativo. Originario dei Paesi mediterranei è la pianta simbolo della Grecia classica e, pur avendo alternato secoli bui a secoli di luce, numerosi e bellissimi esemplari si possono trovare in alcuni giardini storici del Lario, giardini che si caratterizzavano per la coltivazione dell’olivo e la produzione di olio.

Piantumazione olivo festa albero Cernobbio

Purtroppo la Festa è avvenuta in silenzio. Nessuna cerimonia, nessuna presenza, tranne quella dei giardinieri. Ma gli olivi, piante rustiche e dalle solide radici, supereranno la pandemia e nei prossimi anni saranno una presenza importante per il loro valore paesaggistico, per i numerosi benefici ambientali e per la produzione, abbondante come è stata in questa annata agraria, di un olio particolarmente profumato e delicato: quello tipico del Lago di Como.

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