L'operazione

Blitz della Finanza di Como nel deposito di alimenti etnici: 9 tonnellate di merce sequestrata

I dettagli dell'operazione che si è concretizzata a Cologno Monzese. Pessimo stato di conservazione ed altre gravi violazioni.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como hanno effettuato, al termine di una mirata attività di controllo, un intervento a Cologno Monzese (Milano) nell’ambito della commercializzazione di prodotti alimentari e bevande alcoliche provenienti dai mercati esteri. L’attività, posta in essere dai “Baschi verdi” della Sezione Operativa Pronto Impiego della Compagnia di Como, ha permesso di individuare e sequestrare oltre 9 tonnellate tra cereali, riso, mais, spezie, patate, legumi, ortaggi ed altri prodotti edibili. La merce veniva
riconfezionata in sacchetti con specifica etichetta “Origine Perù”, nonostante la reale provenienza
da paesi diversi, inducendo così in errore il consumatore sull’origine, sulla provenienza e sulle
qualità del prodotto.

 

operazione finanza di como contro alimenti cattivo stato di conservazione

 

Quanto rinvenuto, oltre ad essere conservato con modalità del tutto “fuori norma”, in violazione non solo della normativa di settore in materia di igiene alimentare (nei locali si evidenziavano scarse condizioni igienico sanitarie e nei luoghi di manipolazione si riscontrava la presenza di solventi tossici), ma anche delle più recenti disposizioni riguardanti il fenomeno COVID-19 (gli operai erano privi di dispositivi di protezione e di sanificazione), presentava all’interno molteplici agenti contaminati (vermi ed insetti). Una vera e propria “montagna” di sacchi di prodotti alimentari destinati, inequivocabilmente, al settore della distribuzione per la ristorazione etnica in tutto il territorio nazionale in particolare alle numerose comunità di latinos, la cui presenza è forte soprattutto nell’hinterland milanese.

 

operazione finanza di como contro alimenti cattivo stato di conservazione

 

Durante le operazioni, sono state rinvenute oltre 1800 bottiglie di bevande tra super-alcoliche
(Rum e Vodka) ed alcoliche (birra), importate da paesi extra-UE, sulle quali, dall’analisi della
documentazione contabile ed extracontabile, risultava il mancato assolvimento dell’accisa in Italia.
Frode in commercio, cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari, sottrazione al pagamento
delle accise sulle bevande alcoliche e inosservanza della normativa in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro. L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto delle frodi commerciali, a tutela delle entrate erariali, della concorrenza, del mercato, del consumatore e dei distretti industriali nel settore della produzione, dell’importazione e della commercializzazione di generi alimentari.

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