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LOCKDOWN COUNTDOWN – 26 Andrea lo scrittore e lettore

di Sabrina Sigon

In vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre, il nuovo Dpcm impone una serie di restrizioni necessarie a contenere la pandemia ormai ben nota a tutti. Nella speranza, che è anche una convinzione visti i precedenti risultati, che nelle prossime settimane si possa assistere a un miglioramento della situazione, perché non trascorrere questo nuovo “tempo sospeso” restando in contatto con chi, in diversi settori e professionalità, ha animato o si apprestava a farlo, il tempo della quotidianità fino a ieri condivisa? Nel nostro “conto alla rovescia” vogliamo incontrarci – anche se virtualmente – raccontarci, condividere e occupare questo spazio per viverlo, nonostante le difficoltà, in modi diversi e interessanti, ascoltando insieme opinioni, consigli e curiosità.

Ventisei sono i giorni che mancano al 3 dicembre. Nella Smorfia il numero 26 è associato al nome Anna, quindi a una persona che sia fonte di saggezza, che rappresenta il bisogno di trovare un punto di riferimento di questo tipo che ancora non si ha la fortuna di possedere nella vita reale quotidiana. Molti sono concordi, infatti, nel pensare che sognare una donna di nome Anna voglia dire trovarsi ad avere bisogno di una persona che possa guidare e consigliarci e, a giudicare dall’ospite di oggi, qualche consiglio interessante l’avremo di sicuro.

lockdown countdown

Ma bando alle chiacchiere, che il tempo passa, e cominciamo quindi con il nostro secondo ospite che, vista la sua professionalità, potrà darci da subito ottimi consigli.

Infatti Andrea Di Gregorio non solo è scrittore, traduttore e direttore di ben due collane editoriali della Casa Editrice New PressContromossa e Vernici – ma è anche Presidente del Comitato Scientifico di CLIO – Circolo dei Lettori di Como.

Stavamo parlando della “Gentilezza” nel libro di Carofiglio – comincia Andrea Di Gregorio – che non è, dice lui, la solita gentilezza, ma la gentilezza nell’argomentare. Sono d’accordo sul fatto che si tratti di un aspetto diverso della questione, ma la gentilezza nell’argomentare fa parte del concetto più ampio di stare al mondo, un atteggiamento da tenere con le persone che mi sono vicine, ma anche lontane, con coloro che mi sono amici, ma anche nemici, un rapporto di franca disponibilità. Che non vuol dire cedevolezza, ma semplicemente essere disponibili ad ascoltare con la volontà di essere ascoltati. In questo senso ha a che fare con la cortesia e con la buona educazione. Sostanzialmente il modo di vivere delle persone ben educate. Noi siamo tutti di nobili natali, basta che lo vogliamo”.

Abbiamo cominciato così, nel mezzo della conversazione, perché questa vuole essere una chiacchierata informale; una di quelle che, la domenica pomeriggio, talvolta si fa con gli amici. Andrea Di Gregorio racconta del prossimo incontro di CLIO, che sarà sulla pagina Facebook venerdì 13 ottobre, per parlare dell’ultimo libro di Gianrico Carofiglio.

Un’esperienza nata con Parolario, un sabato felice in cui non si era ancora riproposta questa emergenza, un circolo di lettori per ritrovarsi e parlare di libri. Quella di venerdì 13 sarà una ripresa in diretta a ingresso libero; sarà anche possibile, se gli interventi arriveranno in tempo, fare un minimo di discussione. Carofiglio prende spunto da tanti libri che sono usciti in questo periodo su come essere bravi nell’arte dell’argomentazione. Fa notare come, in questo momento di grande esasperazione dialettica, talvolta ci i trovi di fronte a una vera e propria “guerra” fatta con armi diverse; perché le persone non sono più interessate ad argomentare cercando una ragione all’interno della discussione ma, semplicemente, vogliono “sparare” le loro opinioni, come verità rivelate. Come avrai letto anche tu nel libro, pensare di avere una verità rivelata è indizio di idiozia. Se non accetti il fatto che, in tutti noi, c’è un’enorme possibilità di sbagliare, vuol dire che non hai capito niente”.

L’utilizzo delle strategie scorrette nell’argomentazione

Come, ad esempio, l’argomento fantoccio. Non rispondere, fuggire dal tema e alimentare la conversazione con altre accuse; rappresentare in modo scorretto la tesi che si vuole contrastare”.

Quali potrebbero essere delle letture indicate per questo periodo?  

Una cosa che non avevo voluto leggere, durante il primo lockdown, era La peste di Camus, perché mi sentivo troppo dentro al contagio e alla pandemia, e volevo vedere prima di tutto cosa ne pensavo io. Questa che però, purtroppo, è la seconda volta, non mi dispiace confrontarmi con Camus. In senso lato, la produzione letteraria di questo autore è stata indirizzata verso il tema dell’assurdo, l’assurdità della vita, dell’esistenza, e il combatterla per poter continuare. Non c’è niente di più assurdo di una pandemia, perché sconvolge totalmente la tua vita, la porta su binari inattesi, insensati e imprevisti. Eppure, in questa assurdità, lui trova un senso: Ci sono, negli uomini, più cose da ammirare che non da disprezzare”.

L’appuntamento con Andrea Di Gregorio e con CLIO è per venerdì 13 novembre alle ore 18.00, per parlare del libro “Della gentilezza e del coraggio” – Feltrinelli Editore, di Gianrico Carofiglio.

 

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