Presa diretta di CiaoComo, questa mattina, dal Parco di Villa Olmo, in compagnia del sindaco Mario Landriscina, per fare il punto della situazione sull’emergenza sanitaria in città e la questione legata ai posti di lavoro. «È un’emergenza che sta diventando sempre più occupazionale – ha dichiarato il sindaco – ogni giorno registro la fatica, il dolore e la richiesta incessante di tante persone che si rivolgono al Comune perché gli si dia una mano a trovare lavoro. Questo è un tema prioritario insieme a quello della salute, tematiche che però non devono andare in contrasto tra di loro».

«La situazione si fa sempre più drammatica – ha proseguito – la nostra provincia è in grande sofferenza, gli ospedali denunciano di essere in stato di stress e il nostro pensiero deve andare a quelli, medici, infermieri e personale sanitario, che abbiamo santificato fino a pochi mesi fa e di cui ci siamo dimenticati durante l’estate. In questi giorni abbiamo visto manifestazioni di persone arrabbiate, abbiamo rilevato l’aumento di famiglie che “tirano la cinghia” e non possiamo far finta di dimenticarci che se salviamo una cosa e non l’altra andiamo a fondo comunque. Stiamo lavorando duramente, insieme agli altri sindaci e alla regione, per trovare una qualche soluzione a tutti questi problemi. Lunedì ci sarà un incontro con il presidente della Regione Lombardia per capire come muoverci».

Mario Landriscina presa diretta emergenza sanitaria e lavoro

«Abbiamo qualche responsabilità sulla situazione che stiamo vivendo e dobbiamo cercare di comportarci secondo le regole, perché i nostri guai non nascono sul posto di lavoro, ma perchè ci sono comportamenti che in questo momento non possiamo permetterci di tenere. E visto che oggi è Halloween, voglio lanciare un appello a tutti i ragazzi: vi prego, abbiamo chiuso ristoranti e locali, non fate feste private, mantenete le distanze, non assembratevi, anche per proteggere i vostri cari. Anche per quanto riguarda la celebrazione dei morti, l’invito é quello di evitare affollamenti nei cimiteri, che resteranno aperti per consentire a tutti di fare visita ai propri defunti».

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