Como

The Elephant man, una storia vera ancora oggi sconvolgente torna al cinema

In occasione dei 40 anni dalla sua prima uscita nelle sale, lo Spazio Gloria propone la nuova versione restaurata del capolavoro di David Lynch THE ELEPHANT MAN, mercoledì 7 ottobre alle ore 21

Per la rassegna ‘Il cinema ritrovato. Classici restaurati in prima visione’ torna su grande schermo la storia vera di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra vittoriana proto-industriale, deformato dalla malattia ridotto a fenomeno da baraccone. Un film epocale e irraggiungibile sulla diversità e sull’orrore di mostrarsi, una spietata riflessione sulle colpe del voyeurismo “spettacolare” dove a spaventarci non è il freak, il diverso, ma il nostro stesso riflesso mentre lo guardiamo, fino alla fatidica domanda: chi ha paura di chi?  The Elephant Man è il film che sancì la definitiva consacrazione di Lynch e del suo genio visionario, dopo l’esordio “cult” di Eraserhead, il restauro esalta il bianco e nero della pellicola datata 1980. La nuova versione è in 4k, in lingua originale con sottotitoli.

Siamo a Londra, nella seconda metà dell’Ottocento. A causa di una malattia molto rara, la neurofibromatosi, che gli ha dato sembianze mostruose, il giovane John Merrick (John Hurt) viene esposto come “uomo elefante” nel baraccone di Bytes (FreddieJones), un alcolizzato che campa sfruttando la sua mostruosità e lo tratta come una bestia. E’ qui che Merrick viene scoperto dal dottor Frederick Treves (Anthony Hopkins), un chirurgo del London Hospital che convince Bytes a cederglielo per qualche tempo in modo da poterlo studiare e curare. Portato in ospedale e presentato a un congresso di scienziati, John si rivela ben presto agli occhi di Treves come un uomo di intelligenza superiore e di animo raffinato e sensibile. Mentre a lui si interessano sinceramente gli aristocratici londinesi, la principessa Alexandra e la famosa attrice di teatro Madge Kendal (Anne Bancroft), il fuochista dell’ospedale tenta di sfruttare la sua presenza mostrandolo a pagamento a gente in cerca di emozioni. La notte stessa in cui John subisce un’incursione di avvinazzati e di donnine, condotti nella sua stanza dal fuochista, Bytes riesce a entrare non visto e a riprendersi “il suo tesoro”, come egli chiama Merrick. Portato sul continente, il poveretto viene di nuovo esibito come una curiosità da baraccone, picchiato e rinchiuso nella gabbia delle scimmie finché, mossi a compassione, alcuni suoi compagni di “lavoro” lo liberano e John, con il volto coperto da un cappuccio, torna a Londra. Ma il destino ha ancora in serbo per lui gioie e dolori.

 

Ingresso €7 (+0,50€ diritti prevendita)

Riservato ai soci ARCI

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