La prima

Al Sociale partita la nuova stagione notte 2020: grandi consensi per “Der Messias”

Apprezzamenti per Der Messias di Mozart con sottotitoli in italiano. I saluti delle autorità e poi lo spettacolo.

Riapertura del Teatro Sociale di Como, inaugurata la nuova stagione notten 2020

Di Sabrina Sigon

Dicevano che sarebbe stato un evento unico, quello di sabato 3 ottobre, per inaugurare la Stagione Notte 2020 del Teatro Sociale di Como con un inno alla vita, ed è stato davvero così.

Der Messias di Wolfgang Amadeus Mozart tratto dal Messiah di Händel, il 3 ottobre, esecuzione in tedesco con sottotitoli in italiano, ha regalato un grande successo alla riapertura del teatro, per una stagione che si articola con eventi di opera, prosa e musica, quindici cammei che si alterneranno dal 3 ottobre al 19 dicembre, in questa prima parte di programmazione. Il Teatro Sociale di Como riprende con questo ciclo di eventi dal titolo D’acqua e vita le sue attività e il suo ruolo, lasciato in sospeso dallo scorso febbraio. Un evento lontano da lustrini e dress code a favore di una sobrietà che parli di impegno e, al tempo stesso, di stupore e commozione.

L’Orchestra è quella de i Pomeriggi Musicali e del Coro di Opera Lombardia, con il Direttore Massimo Fiocchi Malaspina e con le voci soliste del soprano Marigona Qerkezi, del mezzosoprano Chiara Tirotta, del tenore Didier Pieri, del basso Andrea Patucelli, in co-produzione con il Circuito di OperaLombardia. Una scelta precisa, quella di cominciare con un Oratorio che diventi conforto e speranza sia per gli spettatori sia per il teatro. I riflettori del Teatro Sociale di Como quindi, sabato sera – a distanza di ben 278 anni da quella prima esecuzione del 1742 – si sono accesi su questa opera straordinaria.

Alla fine del 1700 Mozart accettò di adattare il “Messia” di Händel e l’Oratorio fu così tradotto in tedesco. È stato detto che Mozart, cambiando parte dell’intonazione e sostituendo diversi strumenti, fu come il pittore che aggiunge colori e luce a un quadro già dipinto, e l’impressione è stata proprio questa.

Opera monumentale, dalle sonorità imponenti, il Messiah fin dall’inizio venne concepito per essere testimonianza di una fede profonda, per comunicare la gioia della Speranza e della Resurrezione, e viene da sempre ricordato per avere una delle sezioni corali più famose e più eseguite al mondo, l’Halleluja.
In questa opera il coro misto è il centro della composizione: la prima parte del Messiah, che tratta dell’Avvento, introduce un clima di tensione carico di attese, che procedono però con un colore più sereno e fiducioso.

La seconda parte parla di redenzione, e ci porta subito nella Passione di Gesù, forse la pagina più ispirata dell’intero Messiah di Händel. Il librettista con le parole del profeta Isaia sottolinea nelle opere di Cristo il compimento di tutte le profezie, fino ad arrivare al meraviglioso Hallelujah che attacca di colpo celebrando le parole dell’Apocalisse.

La terza parte è quella che preannuncia il ritorno del Cristo, è la più breve e concisa del Messiah. Inizia con un inno di lode alla gloria della resurrezione di Gesù, ma soprattutto annuncia il suo ritorno. Dall’aria del soprano a quella del basso, si arriva alla meditazione sul significato della sconfitta della morte per poi sfociare nell’Amen finale.

Una curiosità: l’afflusso di pubblico alla prima esecuzione del Messiah di Händel fu imponente, si stimava di circa 700 persone, e in previsione di questo si ritenne opportuno invitare le gentili signore dell’aristocrazia ad astenersi dall’indossare il consueto guardainfante, che avrebbe reso le loro vesti troppo ingombranti. Chissà, forse fra 200 anni anche questa esecuzione sarà ricordata, e si racconterà di quel teatro di Como che, con misurazione della temperatura, mascherine e distanziamenti, volle con coraggio restituire con l’arte la speranza di un ritorno alla normalità per tutti.

 

Buonasera a tutti, benvenuti, è una grande emozione per noi essere di nuovo qui con voi, nel nostro teatro”, dice Barbara Minghetti – Curatore Opera Education e Progetti Speciali – che introduce la serata con i ringraziamenti e le parole di saluto mandate da Fedora Sorrentino, “il nostro Presidente che, purtroppo, non è ancora qui con noi ma che tornerà molto presto”:

– Ogni prima volta ha un sapore particolare, nell’attesa e nel ricordo che lascia. Stasera è una di quelle prime volte, e apriamo le porte alla speranza, alla rinascita, consapevoli della fragilità umana. La musica lancia messaggi potenti, non ha bisogno di spiegazioni e di interpretazioni; ognuno la porta con sé, e le dà il significato che è più vicino al proprio sentire. Mi addolora non poter essere con voi in un momento così importante per la nostra comunità. Ma questa non è la mia casa bensì la nostra e se il mio posto è vuoto, avrò dato la possibilità a qualcun altro, seduto in sala, di poter godere di tanta bellezza e ne sarò felice. Guardiamo avanti, oltre, senza dimenticare che, nel farlo, celebriamo la vita. (Fedora Sorrentino).

A intervenire subito dopo, nei ringraziamenti, il Presidente della Società dei palchettisti Claudio Bocchietti: “Essere qui è stata una scelta, una scelta anche coraggiosa”, dice; “noi, come palchettisti, cerchiamo di tenere un teatro a disposizione della città; a disposizione in maniera sicura. L’emozione non si può nascondere: dopo sette mesi questo è il primo spettacolo che si fa in teatro, uno spettacolo a cui abbiamo tenuto tanto, lavorando insieme ad AsLiCo e siamo quindi molto felici di essere qui”.

In occasione della ripartenza dell’attività, viene consegnato il premio Como Città della Musica, premio rivolto a persone, enti e soggetti che hanno avuto un ruolo particolare nell’attività del teatro. Riconoscimento che viene dato da Simonetta Manara Schiavetti al Dottor Francesco Peronese, Presidente della Società dei Palchettisti dal 2000 al 2018 perché “Durante il suo mandato si è dedicato con energia e determinazione all’amministrazione e al bene del teatro, della struttura nella sua totalità, sia come proprietà importante e significativa per la vita culturale della città, sia come valore artistico. Con accurata amministrazione ha pensato sempre all’interesse del teatro, completando i lavori di restauro che hanno riportato alla luce ricchezze di decori ed eleganza di insieme, e appoggiando e sostenendo concretamente i progetti, i programmi e gli interventi dell’AsLiCo con positiva collaborazione”, cita la motivazione.

E dopo ringraziamenti, applausi e tanta emozione, le luci si abbassano e comincia quel momento magico, quello che precede l’inizio dei concerti, dove gli strumenti si accordano fra loro cominciando, un’altra volta, a riconoscersi e parlarsi.

La storia di questa composizione è basata su tre concetti principali: la natività di Gesù, la crocifissione e redenzione dell’umanità e un commento sull’anima cristiana e la vittoria sulla morte. Il testo del Messiah scritto da Charles Jennens intendeva essere una dichiarazione di fede nella divinità di Cristo.

Il Messiah nacque quando la natura sperimentale di Händel iniziò a confrontarsi con il cambiamento dei gusti del pubblico di Londra e la politica della chiesa inglese; il Vescovo di Londra in quel periodo aveva vietato esibizioni di opere religiose su palcoscenici londinesi, quindi Händel decise di scrivere un’opera adatta a essere rappresentata in un concerto in chiesa.

Una composizione in continua evoluzione, che si apre con il capitolo 40 del libro di Isaia, e mette immediatamente a fuoco uno dei temi fondamentali e ricorrenti di tutta la composizione: la consolazione.

 

Consolati Son / dice il Dio vostro / Andate a Gerusalemme / voi nunzi di pace / e ditele che la sua schiavitù è conclusa / che il suo peccato è perdonato / Ascoltate la voce di colui che predica nel deserto / preparate la via del Signore / tracciate il cammino nel deserto per il nostro Dio. (Ouverture).

Un concerto imponente, coinvolgente, che ha saputo entusiasmare un pubblico, quello di sabato 3 ottobre al Teatro Sociale di Como, che ha ringraziato con un lungo e sentito applauso finale.

Per gli spettacoli della stagione 2020, è possibile utilizzare i voucher emessi come rimborso degli spettacoli annullati per Covid19 durante la Stagione Notte 2019-2020, organizzati dal teatro Sociale di Como.

Informazioni e appuntamenti sul sito

WWW.TEATROSOCIALECOMO.IT

Sabrina Sigon

 

 

 

commenta