L'inchiesta

Ausiliario della sosta corrotto: incastrato così, tanti pasti gratis per non fare le multe

La Polizia locale presenta i dettagli. Due anni di indagini tra pedinamenti e video.

Non uno, ma due occhi da chiudere. Tanti giorni, in modo ripetuto. FIno a quando qualcuno si è insospettito della sua presenza al ristorante di piazza Matteotti all’ora di pranzo (senza mai passare dalla cassa) e delle mancate multe sulle auto dei dipendenti e dei clienti della struttura (che funge anche da B&B). Due anni di indagini (video sopra) per poter arrivare alla scoperta: quell’ausiliario della sosta, in organico alla Como servizi Urbani (F.F.le sue iniziali) avrebbe agevolato la sosta di cliente e personale della struttura in cambio di pranzo a sbafo. Gratuiti sempre. Le comande non “passavano” dal palmare ufficiale del locale, ma erano sempre “extra”. E quando qualcuno – inavvertitamente – faceva l’ordine sul tablet veniva subito emesso uno scontrino a cifra zero.

Un sistema, insomma, che l’ausiliario avrebbe creato. Dalle finte multe al pagamento di pochi centesimi (che i dipendenti della struttura facevano) quando doveva effettuare verifiche anche alle altre auto in sosta. INsomma, nmesi e mesi di ingiusti profitti (pranzi) evitando di sanzionare – come è nello statuto di Csu – chi non aveva il pagamento effettuato in quella zona. Riprese video, foto, pedinamenti: l’ausiliario è stato smascherato anche così come hanno spiegato oggi gli agenti della polizia locale in un incontro con la stampa. Presente il comandante Ghezzo, il Commissario capo Giannini, l’assessore alla polizia locale Negretti ed il neo direttore di Csu. L’ammanco contestato alle casse della Csu sarebbe di quasi 1.100 euro

 

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