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Referendum e comunali, al voto con le misure anti-Covid

Il 20 e il 21 settembre si vota per il referendum sul taglio dei parlamentari, tra scrutini scaglionati e misure anti-Covid

Votazioni 2020 con misure anticovid

Anno 2020, al via le prime elezioni e il primo referendum con le misure anti-Covid. Saranno infatti 46.641.856 gli elettori italiani chiamati alle urne, con i seggi che resteranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 20 e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre. Per quanto riguarda la provincia di Como, saranno dieci i Comuni interessati dalle elezioni amministrative: Asso, Campione d’Italia, Casnate con Bernate, Domaso, Lambrugo, Lipomo, Montorfano, Plesio, Turate e Valsolda.

Votazioni 2020 con misure anticovid

Il quesito stampato sulla scheda referendaria sarà il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?“. L’elettore dovrà barrare la casella del Sì se vuole confermare la riforma costituzionale che riduce i parlamentari dagli attuali 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori), mentre dovrà mettere un segno sul No se non vuole che la riforma entri in vigore. Per la validità del referendum costituzionale non è richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

Gli scrutini saranno ‘scaglionati’: le prime schede che saranno scrutinate sono quelle delle elezioni suppletive, il cui spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Si proseguirà poi con lo scrutinio del referendum costituzionale. Gli elettori che si recheranno alle urne dovranno osservare le misure previste dalle normative anti – Covid: obbligo di indossare la mascherina, utilizzo del gel disinfettante all’ingresso e all’interno del seggio, il rispetto di percorsi differenziati per accedere ai locali interni. Non è obbligatoria la misurazione della temperatura, ma l’elettore che è positivo, in quarantena o in isolamento domiciliare dovrà avvisare il comune per esprimere il diritto di voto a casa, in totale sicurezza. L’elettore, dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda o le schede, dovrà provvedere a inserirle personalmente nell’urna corrispondente.

Votazioni 2020 con misure anticovid

Anche il presidente e tutti i componenti del seggio saranno obbligati ad indossare la mascherina durante l’esercizio di voto. In particolare, i componenti del seggio saranno invitati a sostituire le mascherine ogni 4-5 ore se chirurgiche, ogni 8-10 ore se Ffp2. Oltre a questo, sarà consigliato al presidente di seggio e agli scrutatori di utilizzare i guanti.

Sempre secondo le misure in atto, seggi dovranno prevedere percorsi di ingresso e di uscita differenziati, segnaletica ad indicare il percorso e per garantire il distanziamento di almeno un metro. Le cabine saranno distanziate. I gel saranno posizionati all’interno degli istituti scolastici adibiti al voto e dentro ciascun seggio. Gli elettori saranno invitati a igienizzarsi le mani prima e dopo il voto, così come saranno igienizzate le matite copiative tra un elettore e l’altro, le superfici e le cabine durante le due giornate di voto e tra una giornata e l’altra. L’ambiente sarà aerato con cura e frequentemente.

 

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