La querelle

Sede viale Geno, Pallanuoto Como presenta un altro ricorso con dure bordate al Comune

Giovanni Dato oggi incontra la stampa. Il suo legale paventa una disparità di trattamento. Replica:"Pensiamo allo sport va..."

Un nuovo ricorso (stavolta al Tar, Tribunale amministrativo regionale), un esposto alla Procura di Como e la contestuale richiesta di verificare la posizione di 14 atleti della Comonuoto. Giovanni Dato, affiancato dal suo legale Roberto Rallo, presenta i prossimi passi della sua società (Pallanuoto Como) nella complicata vicenda della sede contesa di viale Geno: una querelle di ricorsi e carte bollate che dura da diversi anni e che vede – al momento – la Comonuoto occupare (dopo la revoca dell’assegnazione decisa dal Comune) gli spazi della piscina e della struttura.

 

Carte alla mano, Giovanni Dato, il presidente della società Pallanuoto Como e l’avvocato Roberto Rallo, hanno spiegato su che cosa verterà il ricorso. Si tratta di 14 tesserati di Como Nuoto che, come richiesto dal bando, avrebbero dovuto svolgere attività agonistica. Invece, secondo Dato ed il legale, pare che gli stessi siano dei semplici tesserati o comunque negli ultimi anni non hanno svolto attività agonistica. Ecco la diretta dalla pagina Facebook di Pallanuoto Como dell’incontro di oggi con la stampa.


Molto duro verso il comune l’avvocato Rallo: ha ipotizzato un differente trattamento tra le due società (la sua che rappresenta e la Comonuoto) ed ha parlato apertamente di lobby in Comune per questa vicenda della sede.

 

Poco fa il presidente di Comonuoto, Mario Bulgheroni, ha replicato molto brevemente in redazione a questo incontro odierno:”Noi – ha detto – abbiamo presentato ciò che il Comune ci ha richiesto nel bando. E sono sempre disponibile – ha aggiunto – a parlare finalmente di sport e non del resto”.

 

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