Presentato oggi a Villa Carlotta l’importante e innovativo progetto che porterà alla redazione di un piano di conservazione preventiva del Museo e del Giardino Botanico, visti nella loro complessità e in relazione all’ambiente in cui il patrimonio storico-artistico si trova e si modifica. Il progetto, avviato a gennaio 2020, avrà durata biennale.

La collaborazione tra l’Ente Villa Carlotta e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” è iniziata da diversi anni e si è consolidata con il progetto “Trasmettere al futuro” che, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cariplo, metterà a confronto le reciproche competenze e professionalità per contribuire alla tutela del nostro patrimonio. – esordisce Giuseppe Elias, Vice Presidente dell’Ente Villa Carlotta – Oltre trecento anni caratterizzano la vita di Villa Carlotta, una storia che continua ancora oggi con successo, attraverso l’oculata gestione dell’Ente che provvede, da quasi cento anni, alla cura del Bene. Attraverso questo bando di Fondazione Cariplo sarà possibile proseguire nella realizzazione di un piano di manutenzione programmata del Parco e del Museo che rappresenterà un modello di riferimento anche per il futuro. – conclude Elias – Ringrazio la Fondazione Cariplo e il prof. Lironi, il Presidente arch. Trucco e il Segretario Generale dott.ssa Abram del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale, l’on. Mauro Guerra Sindaco della Tremezzina, per la loro fattiva presenza e impegno nella diffusione dei buoni principi di tutela e valorizzazione alle generazioni future”.

Il progetto prende avvio da un set di azioni volte a razionalizzare e valorizzare studi e analisi dei rischi già esistenti, aggiornandoli secondo un protocollo strutturato e interdisciplinare che prevede di considerare e incrociare tra loro diversi aspetti riguardanti il bene e il contesto in cui è inserito.

Le attività di risk assessment che verranno effettuate riguarderanno l’analisi della vulnerabilità sismica e del rischio idrogeologico a cui sono sottoposti il Parco, l’edificio principale della Villa e le parti strutturali presenti. Inoltre, grazie all’esperienza maturata dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali, sarà condotta una puntuale attività di schedatura, in parte avviata dall’Ente negli anni precedenti che consentirà di mettere a punto schede conservative edificio-sala-collezione.

villa carlotta venaria conservatoria

Il progetto “Trasmettere il futuro” – prosegue Maria Angela Previtera, Direttrice Ente Villa Carlotta – rappresenta per il Museo e Giardino Botanico di Villa Carlotta un punto di arrivo di una serie articolata di azioni intraprese dal 2016 e rivolte alla tutela e valorizzazione del suo patrimonio. Dalla catalogazione informatizzata delle opere d’arte e dei beni naturalistici immesse nel sistema regionale Sirbec, ora accessibile on line al pubblico più ampio, alla messa a punto di un primo programma di manutenzione programmata, alla mappatura del giardino, alla riscoperta infine della storia del compendio. In questa prospettiva di ampio respiro, tutte le diverse indagini condotte fino ad ora possono essere considerate una buona base di partenza per consentire, attraverso una visione unitaria del patrimonio, di programmare interventi più mirati come i cantieri previsti dal bando nel Museo e nel Parco. – prosegue la Direttrice – L’aspetto più innovativo del progetto “Trasmettere al futuro” è soprattutto quello che punta sulla prevenzione, perché, solo attraverso la conoscenza delle strette relazioni che intercorrono tra l’opera d’arte o l’esemplare arboreo e il suo contesto con le sue peculiarità e problematicità, si può dare una risposta adeguata per azioni future. Tutto questo senza trascurare il pubblico più ampio, dai visitatori agli studenti e studiosi, per disseminare i risultati di questo progetto e far crescere nuove competenze.”

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Sulla base delle criticità osservate, saranno realizzati tre interventi pilota che consentiranno di migliorare ulteriormente la conoscenza dei beni e ridurre i rischi individuati. In particolare, la messa in sicurezza riguarderà alcune parti del compendio rispetto alle quali risulta prioritario intervenire come l’area del parco denominata “Valle delle Felci”, mentre la porzione nord-ovest, esterna e interna, della muratura perimetrale della Villa sarà interessata da un cantiere pilota per mitigare i fenomeni di umidità. Un focus speciale verrà riservato al Salone dei marmi con particolare attenzione all’importante fregio di Bertel Thorvaldsen raffigurante l’Ingresso di Alessandro Magno in Babilonia (1818 – 1828), capolavoro della scultura europea dell’Ottocento la cui prima versione in stucco era stata realizzata per il Palazzo del Quirinale a Roma.

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Siamo molto lieti di presentare oggi questo progetto – afferma Stefano Trucco, Presidente del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – che rappresenta per il Centro la conferma che il forte indirizzo che abbiamo dato alle nostre attività nel segno della “prevenzione” sia oggi sempre più una necessità imprescindibile. Nel corso degli anni il team interdisciplinare, fatto di restauratori, storici dell’arte e diagnosti si è specializzato nella disciplina della conservazione preventiva grazie a importanti esperienze in Italia e all’estero. Abbiamo lavorato al fianco dei professionisti dei più grandi musei, dal Castello di Versailles, a Palazzo Reale di Wilanow, dalla Reggia di Caserta alle residenze fiorentine dei Medici e abbiamo costantemente coltivato progetti di prevenzione nel sistema delle Residenze Sabaude del Piemonte.

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Il tema strategico della conservazione preventiva è uno degli assi di punta e di sviluppo del Centro di Venaria e il Segretario Generale del Centro, Sara Abram, conferma quanto importante sia ampliare il raggio di azione nell’attivazione di collaborazioni extraterritoriali per una crescita culturale e un impatto di valore sul sistema della conservazione del patrimonio storico-artistico: “A Villa Carlotta abbiamo incontrato un terreno particolarmente fertile per questi temi grazie ad un’illuminata gestione della Direttrice che ci ha chiamati per portare il tema della conservazione preventiva nel museo e creare un percorso di formazione per tutti i dipendenti. Da quell’esperienza di impegno sulla crescita di consapevolezza– continua Sara Abram è nato il progetto “Trasmettere al futuro” e siamo molto grati alla Fondazione Cariplo di aver creduto in questa sinergia”.

Il progetto sarà realizzato con Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Fondazione Cariplo ha lanciato 4 programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali fragili, opportunità per i giovani, welfare per tutti. Questi 4 programmi ad alto impatto sociale sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno, Cariplo Social Innovation. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee.

Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it.

 

 

 

 

 

 

 

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