Il suo sogno che prende corpo e consistenza anche dopo il duro periodo del Covid. Non si è mai arreso anche se i progetti ed i programmi inevitabilmente rallentati. Roberto Invernizzi, da Nesso, alla scalata della vetta più alta e complicata del mondo, l’Everest con i suoi 8.848 metri da affrontare con mille insidie. Eppure lui, con l’entusiasmo di un ragazzino e con il figlio al suo fianco, è deciso e pronto. Tra pochi mesi due “escursioni” (Nepal e Sudamerica) in quota per prepararsi, nella primavera del 2021 il grande assalto. Le sue parole davanti al pontile di Nesso dove lo abbiamo incontrato in giorni.
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