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“Pliegue”mostra/performance dell’artista Jaime Poblete. Inaugurazione sabato spazio G/ART/EN

C’è un luogo dell’arte a Como il cui nome ricorda un giardino: G/ART/EN. La gallerista Camilla Moresi, dopo diverse esperienze all’estero, ha voluto aprire a Como, la sua città, un impegno confortato, anche, dalla sensibilità di molti comaschi per l’arte contemporanea che in molte occasioni ha originato interessanti esposizioni come Miniartextil e StreetScape per citarne alcune.

Camilla, per questa prima esposizione post quarantena, ha accolto un artista espressione del nostro territorio, come lei comasco (adottivo), con caratura internazionale, Jaime Poblete, cileno residente da diversi anni nell’erbese.

La mostra ‘Pliegue’ sarà inaugurata con una performance di Poblete – SABATO 4 LUGLIO ALLE 18:30 ed é un progetto speciale che ripensa, alla luce dei recenti avvenimenti, il ruolo della galleria d’arte e il significato delle esposizioni stesse.
Abbiamo sentito il bisogno, stanchi delle recenti viewing rooms tipo esposizioni-catalogo, di proporre
al pubblico un’esperienza nuova, umana e personale, di confronto diretto con l’artista per conoscere
meglio il suo lavoro senza intermediari – dice Camilla Moresi (foto sotto) – Un privilegio solitamente dei curatori e di alcuni collezionisti.
Per questo abbiamo deciso di mettere in mostra l’intero processo creativo, non solo il risultato/opera
d’arte: la galleria si trasformerà, per tutto Luglio, nell’atelier dell’artista Jaime Poblete e ospiterà una sua installazione site specific”.

camilla moresi galleria

Dunque Jaime Poblete sarà presente in galleria-studio ogni giovedì della settimana, giorno in cui sarà possibile fargli visita su appuntamento. “Questa é un’opportunità unica che vogliamo offrire a collezionisti
e amatori: visitare l’installazione con il privilegio di interrogare direttamente l’artista, e conoscere
il processo creativo con cui lui, come un ‘alchimista’, tinge/cuce/crea le sue opere fatte di tessuti,
gentilmente donatici dalle Seterie Argenti di Como” aggiunge Camilla.

G/ART/EN mostra Poblete

L’esposizione é pensata come un’opera d’arte totale, una performance prolungata nel tempo in cui
l’artista é il performer che interagisce con le variabili di Spazio e Tempo, modificando l’installazione
con la sua Azione e conferendo in questo modo significato agli oggetti.
Questo progetto arriva in un momento di maturità artistica di Jaime Poblete, che individua tre temi
per concettualzzare la sua ricerca: Oggetto, Soggetto e Simbolo.
OGGETTO. Una installazione a pavimento composta da 7 moduli per una lunghezza totale di 7
metri. Moduli costituiti da tessuti piegati come scatole che rappresentano la dimensione oggettuale
dell’opera d’arte, e per questo interscambiabili nello spazio e nel corso del tempo per mano
dell’artista. La piegatura (Pliegue in spagnolo) diventa lo strumento dell’artista, il gesto essenziale
con cui crea, l’equivalente della pennellata per un pittore. Per questa installazione oggettuale Jaime
sceglie una semplice piegatura strutturale a croce, funzionale allo scopo.
SOGGETTO. Tre opere a parete per cui utilizza una piegatura più drammatica, come rimando simbolico
ai segni della vita sulla pelle. Ogni opera esplora un aspetto caratterizzante la soggettività umana,
concentrandosi sui temi di Misura come fattore identitario e di Forma come rappresentazione del
dualismo intrinseco nell’essere umano.
SIMBOLO. Tre stendardi appesi a soffitto. Tessuti monocromi che acquisiscono il significato
simbolico di Bandiera grazie all’azione performativa dell’artista che li innalza nello spazio. È l’azione
dell’artista che crea il significato. Un simbolo, quello della Bandiera, diventato particolarmente
importante nell’ultimo periodo, facendo riscoprire il valore di identità collettiva e appartenenza.

Dato il carattere performativo dell’esposizione, Camilla Moresi ha invitato un secondo artista, Jacopo
Valentini, a documentare con le sue fotografie artistiche l’evento. Lo scopo non é un reportage
ma é creare un archivio di immagini per vedere come un artista – Jacopo – interpreta visivamente
l’installazione di un altro artista – Jaime – e la sua ricerca. L’archivio visivo diventerà parte integrante dell’esposizione.

“Questa esposizione rappresenta la forza di saper reagire con creatività alle situazioni ostili: ci
impediscono di assembrarci? e allora noi proponiamo una visita personalizzata con l’artista su
appuntamento! non possiamo fare vernissage? e allora noi proponiamo un non-vernissage: una
performance di apertura in cui l’artista si impadronisce dello spazio della galleria e ci si insedia con
i suoi strumenti e materiali, mentre il pubblico lo può osservare dall’esterno, attraverso le vetrine.
Questo é il potere dell’arte: creare con una visione quello che ancora non é mai esistito, trasformando
i limiti in opportunità” ha concluso Camilla.

G / A R T / E N
via Anzani 25 A Como

PLIEGUE
JAIME POBLETE – JACOPO VALENTINI
04 LUGLIO – 01 AGOSTO 2020

info@g-art-en.space www.g.art.en.space
+ 39 375 5908840 info@g-art-en.space www.g.art.en.space

G/ART/EN mostra Poblete

Jaime Poblete (n.1981) nasce a Santiago del Cile. La sua formazione accademica si snoda
inizialmente fra Scenografia e Teoria dell’Arte, frequentando la Facultad de Artes della Universidad
de Chile. Dal 2000 al 2002 lavora come scenografo per diverse compagnie teatrali e in seguito
collabora come restauratore al Museo d’Arte Contemporanea MAC di Santiago del Cile.
Le origini del suo percorso artistico risalgono alla collaborazione con l’artista cileno Francisco
González. A partire del 2017 inizia la sua collaborazione con la galleria IK-projects con sede a
Lima, Perù; nel 2018 partecipa alla residenza d’artista Fugaz / IK-projects, con il progetto Elipsis.
Dal 2019 il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Suburbia Contemporary Art (Granada /
Firenze), con cui ha realizzato i progetti espositivi Nigredo 2019, Artefiera Bologna 2020 (solo
show), Satellites 2019 e Surroundings 2020 (group exhibition).
Dal 2011 vive in Italia, luogo in cui consolida il proprio linguaggio, approfondendo le sue ricerche
riguardanti il colore ed il suo rapporto con lo spazio, alternate con il suo interesse per la semiotica
e la filosofia.

G/ART/EN mostra Poblete

Jacopo Valentini (n.1990) vive e lavora tra Modena e Milano. Dopo la laurea in Architettura presso
l’Accademia di Mendrisio (CH) e un tirocinio presso l’officina d’arte e architettura cilena Pezo Von
Ellrichshausen, nel 2017 consegue anche il Master in Photography presso lo IUAV di Venezia
laureandosi con l’artista italiano Stefano Graziani, con cui collabora tuttora. Sempre nello stesso
anno vince la 101ma Collettiva Giovani Artisti alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 2019 viene
selezionato per Giovane Fotografia Italiana #07, all’interno di Fotografia Europea a Reggio Emilia.
Produce insieme a Chippendale la sua prima pubblicazione Volcano’s Ubiquity.
Jacopo Valentini ha esposto in istituzioni e spazi privati sia in Italia che all’estero: Chiostri di San
Domenico-Reggio Emilia, La Triennale di Milano, Centro per l’Arte Contemporanea L.Pecci-Prato,
Museo Fattori-Livorno, RIBA-Londra, Fondazione Fabbri-Treviso, Fondazione Bevilacqua La Masa-
Venezia, Politecnico di Milano, Museo Navile-Bologna, Fondazione Ragghianti-Lucca, Palazzo
Martinengo-Brescia, Una Vetrina-Roma, Palazzo Rasponi II – Ravenna.

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