Cultura presente

Le ragazze del Chiostrino guidano il lungo, appassionato abbraccio alla Como della Cultura

Un lungo abbraccio rosso ha stretto la Como della Cultura attorno a Luminanda in solidarietà dopo la chiusura del Chiostrino Artificio

 

Rosso è il colore della passione, quel sentimento che ti fa lasciare tutto e ti spinge con trasporto e dedizione verso ciò che ti piace e consideri fonte di soddisfazione e appagamento.

Siamo davanti al Crocifisso, a Porta Torre, a Torre Gattoni, e a Torre San Vitale, per una manifestazione organizzata dall’Associazione Luminanda che ha trovato, in questo colore, la chiave di lettura perfetta legata a una storia che è cominciata dal 2012, chiusa nel 2020 nell’assordante silenzio della Giunta di Como e che, in questi giorni, è rimbalzata sui social, nelle testate giornalistiche, alla radio, divenendo simbolo di un’Amministrazione Comunale che non dimostra alcun interesse per la Cultura e l’associazionismo in città.

Il luogo del contendere, il Chiostrino di Sant’Eufemia, al quale l’Associazione Luminanda, dopo ben tre anni di richieste, vorrebbe poter accedere attraverso un’assegnazione a lungo termine con un bando di concorso che il Comune, proprietario dello spazio, non si decide ad indire. Questo è l’ennesimo torto fatto a chi si impegna, spesso in maniera volontaria, a creare occasioni di arricchimento culturale, aggregazione e formazione in città

La piazza antistante il Teatro Sociale gremita di persone di età diverse, festosamente solidali con le ragazze di Luminanda, l’associazione che ha dato vita a molteplici attività all’interno del Chiostrino Artificio, è l’immagine che vorremmo rimanesse di questa giornata colorata di rosso che vuol dire passione.

Ed è la passione, infine, quella che ci muove. Che ci fa trovare insieme, magari vestiti di rosso, che ci fa dimenticare le cose da fare in un qualsiasi venerdì alle sei di sera per rispondere a una chiamata essenziale, quella dell’impegno, quella del desiderio di poter migliorare le cose.

 

(foto di copertina by Alle Bonicalzi)

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