Consumatori

Vaucher al posto dei rimborsi: Codacons presenta esposti per appropriazione indebita

Il Codacons a tutela dei consumatori che si sono visti commutare il loro biglietto in un vaucher ha presentato esposti in 104 Procure

codacons biglietti

Biglietti per aerei e traghetti, ticket di spettacoli, concerti, eventi sportivi, sono moltissime le prestazioni cancellate a causa dell’epidemia di Coronavirus, ma solo in una piccolissima parte chi ha pagato per il titolo di viaggio o per la fuizione di un concerto vedrà restituiti i soldi. Per tutti c’è il vaucher di importo, più o meno, congruo spendibile per un’altra prestazione. Ma è corretto questo comportamento di compagnie aeree e marittime, agenzie di booking e altri soggetti che trattengono i soldi anticipati?  Codacons   

Il Codacons ha intrapreso una nuova iniziativa legale contro i voucher e gli operatori che non rimborsano i consumatori per prestazioni non usufruite a causa dell’emergenza coronavirus. L’associazione, dopo aver ricevuto da marzo e oggi oltre 20mila segnalazioni di protesta e richieste di aiuto da parte degli utenti in tema di rimborsi, ha deciso infatti di presentare un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, affinché avviino indagini sul territorio alla luce della possibile fattispecie di appropriazione indebita.

Sul caso dei voucher e dei rimborsi non riconosciuti ai consumatori, dopo l’esposto ad Antitrust e Commissione Europea, abbiamo deciso di coinvolgere la magistratura di tutta Italia. Riteniamo infatti che la decisione del Governo di introdurre nei vari decreti il voucher come unico strumento di rimborso in favore degli utenti, e il comportamento di aziende e operatori che rifiutano di risarcire in denaro i propri clienti, leda in modo evidente i diritti dei consumatori e possa configurare il reato di appropriazione indebita”.

“Dai voli aerei cancellati alle palestre chiuse, passando per abbonamenti allo stadio o ai trasporti pubblici, biglietti per concerti, spettacoli mostre e treni, vacanze cancellate, e una infinità di altri servizi acquistati e non usufruiti a causa del coronavirus, non esiste settore in cui il consumatore non sia danneggiato – prosegue il Codacons –. I cittadini che, a seguito della nuova situazione delineatasi dopo l’emergenza Covid, non possono o non vogliono spostarsi in aereo, trascorrere vacanze, recarsi in palestra o piscina, per la paura di possibili contagi o perché sono materialmente impossibilitati a usufruire dei servizi acquistati nei mesi scorsi, o chi si è visto il concerto o lo spettacolo annullato, hanno pieno diritto alla restituzione di quanto pagato, indipendentemente dalla possibilità di ottenere un voucher. Perché in caso contrario potrebbero configurarsi ipotesi penalmente rilevanti, come quella di appropriazione indebita”.

Il Codacons ha deciso inoltre di coinvolgere i Prefetti di tutta Italia, affinché convochino le aziende che rifiutano di rimborsare i propri clienti, attuando una moral suasion.

Per assistenza legale Codacons è possibile contattare il numero 02.29419096, oppure scrivere a info@condaconslombardia.it.

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