Como

Como: dal 29 giugno via a 4 centri estivi

centri estivi
Ogni anno, nel periodo estivo, il Settore Politiche Educative del Comune di Como organizza il servizio ‘Centro Estivo per i bambini delle Scuole dell’Infanzia’.
Quest’anno, a causa della ‘pandemia COVID-19’, la progettazione del servizio è stata più volte rinviata in attesa dei necessari provvedimenti.
Dopo la pubblicazione delle linee guida della Conferenza delle Regioni in data 22 maggio, la Giunta Comunale ha ritenuto opportuno una verifica preliminarmente dell’interesse dei genitori alla fruizione del servizio e, contestualmente, è stato messo online un questionario per capire le reali esigenze delle famiglie al fine di organizzare i centri.
In seguito alla raccolta delle manifestazioni di interesse da parte delle famiglie, l’amministrazione ha, dunque, organizzato quattro centri estivi per l’infanzia (bambini dai 3 ai 5 anni) dal 29 giugno al 24 luglio dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30.

I quattro centri sono presso le seguenti sedi:

– Scuola dell’infanzia in via Salita Cappuccini
– Asilo nido via Palestro
– Scuola dell’infanzia di via Raschi
– Scuola dell’infanzia di via Tibaldi (Tavernola)

Ogni sede potrà accogliere al massimo 15 bambini, è previsto un educatore ogni 5 bambini, e nelle modalità di accesso è stato prevista una riserva del 15% per bambini disabili con intero nucleo familiare residente a Como.

Il costo settimanale, comprensivo di iscrizione e refezione pasti, è di 86 euro per i bambini con nucleo familiare interamente residente a Como e di 101 euro per gli altri con sconti per i bimbi disabili e per ISEE inferiori ad Euro 10.000. Il versamento dovrà essere anticipato e non sono previsti rimborsi. 

Gli Uffici entro questa settimana provvederanno a contattare i genitori/tutori dei bambini ammessi secondo parametri individuati dalla Giunta ed entro l’inizio della prossima settimana a notificare il bollettino di pagamento.

«Organizzando i centri estivi per l’infanzia – spiega l’assessore alle Politiche educative Alessandra Bonduriabbiamo cercato di stare vicini alle famiglie in modo concreto, individuando quattro sedi e modalità di accesso che tengano conto anche delle fragilità». 

Ricordiamo che sarà possibile di presentare domanda e usufruire del bonus e centri estivi messo a disposizione dal Governo e contenuto nel decreto Rilancio.
Il servizio è  rivolto ai genitori che hanno dei figli piccoli da accudire e che, a causa del coronavirus, sono a casa. La prestazione è riservata anche alle famiglie affidatarie e a chi ha dei figli minori di 12 anni. In caso di disabilità, non c’è invece un limite di età.

Come procedere per richiedere il bonus? Il modulo da compilare online, a disposizione delle famiglie, si trova sul sito dell’Inps. Bisogna entrare nella sezione MyInps con le proprie credenziali, dopo di che, nella pagina riservata al bonus si avrà la possibilità di scegliere “Servizi integrativi per l’infanzia”, dove si dovranno inserire i propri dati e quelli del figlio per il quale si vuole presentare la domanda per avere il bonus.

Va precisato che l’assegno spetta solo se all’interno del nucleo familiare non c’è un altro genitore che beneficia di uno strumento di sostegno al reddito per la cessazione o la sospensione dell’attività lavorativa. Significa che se uno dei genitori percepisce la Naspi (disoccupazione), la cassa integrazione o la mobilità, non si ha diritto al bonus baby-sitter perché entrambe le prestazioni non sono cumulative.
Occorre avere i dati della struttura in cui verrà inserito il bambino e un documento che prova l’iscrizione.

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