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Bentornati: Sabrina Sigon da Studio dentistico Media Dental e All Fashion

Mercatopoli

Hanno riaperto quasi tutte le attività commerciali e Sabrina Sigon sta visitando alcuni esercizi per sentire gli umori di gestori e clienti dopo tanti giorni di chiusuta.

STUDIO DENTISTICO MEDIA DENTAL S.A.S. di Gelidi Dante – Direttore Sanitario Dott. Gianni Moretti.

In realtà gli studi dentistici non sono mai stati chiusi. Per legge, per rispondere alle emergenze, siamo sempre stati aperti. Prevalentemente visite e antibiotici   non è che potevi metterti a fare chissà quali lavori – però se si sono resi necessari interventi d’urgenza, abbiamo provveduto a farli. Se, per esempio, dopo una settimana di antibiotico l’infezione procedeva, a quel punto bisognava togliere il dente. Così come la sistemazione di protesi o ponti che potevano precludere una corretta alimentazione”.

A raccontare è Dante Gelidi, proprietario dello Studio Dentistico Media Dental di via Alciato 20 a Como.

Mentre tutto ciò che si poteva programmare, impianti, devitalizzazioni, insomma tutto ciò che non era urgente l’abbiamo rinviato a dopo l’emergenza”.

Quindi siete ripartiti già con un buon calendario di appuntamenti?

“Avevamo rimandato un po’ di persone per cui adesso, per soddisfare le richieste, siamo ripartiti prolungando non tanto l’orario ma proprio l’apertura settimanale. Dovendo fare un paziente all’ora riusciamo a seguire meno persone al giorno per cui, mentre prima facevamo i pomeriggi di lunedì e martedì e il venerdì tutto il giorno, adesso in linea di massima lavoriamo i cinque giorni completi”.

Quali sono le operazioni di sanificazione necessarie fra un paziente e l’altro?

Lo studio dentistico richiede già tutta una serie di procedure fra un paziente e l’altro che però, a causa del Covid-19, si sono intensificate. Non tanto per la parte che riguarda sanificazione e sterilizzazione che venivano effettuate anche prima, quanto per la preparazione del paziente stesso per la visita, per le dichiarazioni che deve firmare, per il momento del fine visita che prevede l’eliminazione di tutte le protezioni utilizzate. Molto importante, poi, è fare in modo che le persone non si incontrino – la sala d’aspetto dev’essere sempre vuota – ecco per tutto questo diciamo che occorrono almeno 45 minuti”.

Come arrivano, oggi, le persone in studio?

“Sono preoccupate, hanno paura di ammalarsi, una paura che ha sicuramente superato quella che, da sempre, evoca la visita dal dentista. Però tieni presente che noi già curiamo una moltitudine di persone malate e quindi le nostre norme igieniche sono sempre state elevatissime. Da questo punto di vista siamo preparati e attrezzati”.

La visita del dentista, oggi, comincia ancora prima di arrivare in studio

Per telefono viene già effettuata un’anamnesi preventiva, un triage telefonico nel quale il paziente comunica il maggior numero di informazioni riguardo la sua salute. Questo ci consente, nel momento in cui verrà in studio, di avere un quadro clinico già chiaro”.

Per il periodo di lockdown tutta la parte relativa alla prevenzione è stata trascurata, come state trovando i pazienti sotto questo aspetto? 

Da questo punto di vista non mi sento di segnalare niente di particolare; anzi per il momento gli appuntamenti per la pulizia dei denti li stiamo ancora rimandando, siamo titubanti a eseguirle in quanto c’è molto aerosol; per ora quindi tendiamo a evitarla oppure la facciamo manualmente. Gli interventi di prevenzione sono, di solito, annuali quindi due o tre mesi in più non modificano di molto il quadro di salute dentale di una persona. Anche per la parte che riguarda le emergenze devo dire che sono state contenute”.

L’aspetto economico, un tasto dolente che andrà affrontato

Anche questa, purtroppo, non è una cosa da sottovalutare; se la gente non lavora una delle cose che comincia a trascurare è la prevenzione, e questo sarà un altro degli effetti preoccupanti che verranno fuori con il tempo”.

Protezioni e dpi, dove trovarli

Le dotazioni non vengono in nessun modo fornite dallo Stato ma su iniziativa privata dell’Andi. Però tieni presente che la fornitura delle protezioni è prevista per i dentisti iscritti all’Associazione, noi come società ci siamo mossi in autonomia; all’inizio abbiamo avuto un po’ di difficoltà ma alla fine siamo riusciti a trovare i giusti canali anche per il continuo, corposo rifornimento, che necessitiamo”.

Lavaggio delle mani e sanificazione, misurazione della temperatura, guanti e calzari per le scarpe, camice monouso, liberatoria da firmare. Tante le cose che si sono aggiunte e che sono consultabili su qualsiasi sito dentistico. Quello che vorrei sapere da te, invece, è cosa viene a mancare

In questi giorni ci rendiamo conto che manca tutta la parte colloquiale: prima potevi fermarti in sala d’aspetto a fare due parole. Adesso anche l’assistente alla poltrona, quando non lavora attivamente a fianco del medico, sta di là, chiusa nell’altra stanza e, talvolta, il paziente non lo vede nemmeno. Il bambino non può più entrare con la mamma, la persona anziana resta da sola; a volte anche una semplice stretta di mano tranquillizzava la persona e oggi, ce ne accorgiamo, questa stretta manca. Però questo non deve indurre a comportamenti sbagliati e nemmeno a sottovalutare i problemi sui quali, comunque, è bene agire per tempo senza aspettare che peggiorino”.  

 

ALL FASHION VILLAGUARDIA – Salone di bellezza

È arrivato il momento di sistemare anche i capelli. In via Varesina n. 33 a Villa Guardia la titolare del negozio All Fashion Marcella Molinaro mi racconta come sta andando la riapertura.

“Arrivano le clienti e sono tutte dotate di mascherina, pronte a osservare le regole che dobbiamo imporre e soprattutto molto consapevoli della situazione. Tutte sono piuttosto disperate dal loro aspetto trascurato ma noi siamo qui apposta, per accoglierle e farle sentire di nuovo in ordine”.

Com’è la giornata dopo un periodo così lungo di inattività

“Dopo due mesi di fermo la giornata è faticosa e, fisicamente, dobbiamo recuperare; inoltre la mascherina FFP2, assolutamente indispensabile, crea però molto affanno nella respirazione, per non parlare della visiera che, abbinata invece alla mascherina chirurgica, si appanna e ostacola la vista. Il tatto, poi, è una componente molto importante e perderlo attraverso i guanti ci priva di un aspetto importante; questa è la protezione che ci penalizza di più: non solo per la diminuita sensibilità ma anche per la gioia di toccare un elemento, il capello, che è l’essenza del nostro lavoro. Quindi super protetti, ma anche un po’ carcerati nei dpi”.

Come siete organizzati per rispettare le regole

Per scelta e per valutare bene i tempi e la necessità di sanificazione abbiamo adottato una ripresa lenta; certo già da prima si faceva attenzione, ma ora abbiamo tutta una serie di cautele in più. Abbiamo ridotto gli spazi: quelli che vedi delimitati da righe di contenimento tracciate sul pavimento, sono quelli consentiti. Il negozio prevede nove postazioni che, con le limitazioni, sono ridotte a quattro. Non possiamo farne di più perché con tre operatori e tre clienti siamo già in sei. Dopo l’ingresso c’è un percorso obbligato, le clienti quando si siedono non si spostano più, quindi la contaminazione in giro è ridotta al minimo; inoltre sanifichiamo tutto tutti i giorni, compreso il negozio con l’ozono”.

Sulla pagina Instagram durante il lockdown il negozio è sempre stato attivo nel pubblicare tutte le nuove tendenze di taglio e colore. Che tipo di riscontro c’è stato rispetto a questa iniziativa?

Un riscontro ottimo! Proprio adesso sto facendo un taglio della collezione nuova: con le mie clienti durante il lockdown ci siamo scambiate messaggi, loro mi dicevno: “Quando rientri voglio quel colore con quel taglio!” Sicuramente lo scambio social è andato bene, ha aiutato a essere vicine, abbiamo guardato insieme come si muoveva la moda. Ho cercato di alleggerire il momento in questo modo, ho messo il mio lavoro, la mia passione in prima linea per dare un messaggio di speranza, per dire: “Andiamo avanti”.

In questo momento siamo una necessità a tutti gli effetti: stiamo lavorando con una lista d’attesa di trattamenti urgenti, specialmente le tinte e i tagli, la base per poter ripartire con una testa in ordine”.

bentornati dentista e all fashion

Sabrina Sigon

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