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Dalle mascherine di cortesia al tappetino che igienizza le scarpe: i ristoranti di Como ripartono con attenzione alla sicurezza e tanto entusiasmo

Tra i primi ad apparecchiare i tavoli c’è il Ristorante Sociale di via Rodari, martedì 19 la riapertura con un po’ di apprensione e tanto entusiasmo. Quasi un primo giorno di scuola per una famiglia di ristoratori che ha oltre trent’anni tra sala e cucina sulle spalle.

E’ stato un turbine di emozioni quando abbiamo aperto la porta – dice Alice Aldeghisiamo molto carichi e allo stesso tempo consapevoli che le linee guida che ci sono state fornite sono essenziali per garantire la sicurezza dei nostri clienti e anche la nostra. Abbiamo una buona metratura perciò siamo riusciti a disporre i tavoli alla giusta distanza e misureremo la temperatura prima di tutti al personale. Abbiamo ristretto il nostro ampio menù, ma lo aggiorneremo spesso con proposte settimanali e chiediamo ai nostri clienti di prenotare sempre, questo ci darà una mano nell’organizzazione della sala. Continueremo il servizio take away, le nostre proposte di piatti tradizionali hanno incontrato il gusto dei clienti anche da portare a casa. Insomma, siamo pieni di entusiasmo per questa riapertura, per noi è importante sperimentare sul campo per poterci adattare in corso d’opera. E’ tutto diverso ma noi siamo gli stessi, l’accoglienza è sempre stata con il sorriso e sarà così anche con la mascherina”

Non tutti i ristoranti di Como hanno alzato le serrande già il 18 maggio. Molti lo faranno tra domani e domenica, altri ancora preferiscono aspettare giugno. Non il Crianza, ristorante salentino in via Borsieri già attivo da qualche settimana con un proprio sistema di consegne al domicilio (che continua), di gustosi menù con materie prime sceltissime. Da ieri ha iniziato il servizio ai tavoli “con l’entusiasmo di sempre e con qualche regola in più”. Tra chi è già operativo c’è il Vintage Jazz Como in piazza Mazzini, tappa obbligatoria  sia per l’aperitivo che per una cena o pranzo leggero. Davide Ballerini racconta come hanno adattato il locale alle disposizioni governative “Il Vintage è completamente plastic free perciò niente plexiglas , ma pannelli di legno che si accordano con l’arredamento e ci consentono di dividere i tavoli pur in spazi ristretti come i nostri. Siamo sicuri che questa disposizione verrà apprezzata dai clienti così come le altre attenzioni che abbiamo messo in campo: gel per le mani in tutte le stanze, mascherine di ricambio per chi ne avesse bisogno e una persona addetta esclusivamente alla sanificazione dell’ambiente. Lavorare con la mascherina non è facile, il mondo della ristorazione è cambiato, ma in questi giorni di chiusura abbiamo studiato come organizzare il menù e il team per essere pronti, obiettivo: dare emozioni. Siamo in grinta”

Si può già cenare con un’ottima cucina medio orientale da Le Bistrot Beirut di via Auguadri aperto tutte le sere da martedì a sabato offrendo anche il 20% di sconto. Continua anche il servizio take away e delivery. Sempre in tema di cucina etnica è aperto anche il Cardamomo di via Carloni che non è solo un’ottima pizzeria, ma un vero ristorante marocchino così come la churrascaria Pampas Brasil di via Teresa Ciceri che ha riaperto a pranzo e cena 7 giorni su 7.

 

Poche ore all’apertura anche del ristorante Lo Storico di via Juvara che affida ai sociale il “grido di battaglia” #quinonsimolla. “È arrivato il momento della ripartenza – si legge sulla pagina facebook – Noi abbiamo il grande compito di renderla una partenza regina e non una partenza qualunque. Siamo chiamati a rimettere mano al nostro lavoro, all’idea che abbiamo dell’ambiente. Ad aggiustare ciò che si può aggiustare, a concludere ciò che attende di finire da chissà quanto tempo, a cambiare idea, a rinnovare un progetto, a valutare idee nuove, ad imparare a dire no, a brindare ai propri sì.
Per poter ripartire così ci vuole lucidità, consapevolezza, coraggio e fermezza. La vera prova arriverà con la ripartenza. Tutto ciò che abbiamo vissuto fino adesso è la consapevolezza fondamentale di una Vita diversa e di un Mondo che è cambiato. Per prepararci ad un DOPO dignitoso, creativo, valoroso, audace”

Venerdì 22 maggio riapre Shabu Como, il ristorante japanese fusion punto di riferimento in via Morazzone per gli amanti del sushi e non solo. “Non vediamo l’ora di ritrovare i clienti – dice Simone Cardileabbiamo seguito le norme e anche di più perchè la salute delle persone è la nostra priorità in questo momento. Tutto il ristorante e le cucine sono stati igienizzati da una ditta competente e di nostro abbiamo acquistato un macchinario per la sanificazione che eseguiremo quotidianamente e un tappetino per igienizzare le suole, basta mettercisi sopra per 5 secondi e le scarpe dei clienti saranno sterilizzate. Ovviamente i tavoli sono disposti alla distanza prescritta e tutto il personale porterà la mascherina. Per noi è una vera nuova apertura, vogliamo che quando una persona entra da Shabu si senta tranquilla di mangiare in un luogo sicuro, per questo richiediamo la prenotazione obbligatoria in modo da poter gestire la sala senza tempi di attesa. Da parte nostra c’è l’entusiasmo di tornare a lavorare con la gente, ma potenzieremo anche il take away e il delivery con un nuovo sito di eCommerce dove si potrà acquistare facilmente”.

Venerdì sera a cena al Crotto del Sergente. L’ antica osteria di Lora riapre dopo aver resettato gli ambienti in tutta sicurezza. “Sapete una cosa – dice Massimo Croci rivolto ai vecchi e nuovi clienti – ci siete mancati“. Prossimi all’apertura anche il Bistrot Muralto che, come ci dice Andrea si è rifatto il look con la cucina a vista al piano superiore e una piccola saletta riservata per eventi privati. Intanto la sperimentazione del delivery fatta  durante il lockdown è piaciuta molto perciò, via alla digitalizzazione per gli ordini di pranzo e cena consegnati a casa ancora caldi fumanti. Riapre sabato anche il Birrivico di via Borgo Vico vecchia, Tonino e il suo staff hanno concepito un modo tutto nuovo di intendere il locale. Bandite le bevute e le chiacchiere al bancone tipiche della birreria, il Birrivico si vivrà più all’esterno con una maggior superficie del plateatico e, novità, con il kit relax al parco, un vero cestino da pic nic, versione onnivora e vegetariana, da gustare in uno dei vicini parchi con l’immancabile birra artigianale.

Martedì 26 maggio riapre anche la Locanda dei Giurati in via Giulini 16 che, in questi giorni, è ancora dedita al delivery. Il ristorante si è mosso tra i primi in questo senso, adattando il menù a piatti più idonei alla consegna a domicilio e inserendo anche preparazioni da finire a casa in pochi minuti. “Visto il successo questo modo di far apprezzare la nostra cucina andrà avanti – dice Lello Marcoladi il direttore – Però siamo contenti di rivedere entrare i clienti dalla porta e non vediamo l’ora che arrivi martedì. Intanto stiamo predisponendo il locale alle direttive del DPCM e, proprio per il distanziamento previsto, abbiamo pensato ad una zona all’aperto dove fermarsi a consumare le nostre specialità”

Decisamente più attendista il Feel di via Diaz. Lo chef patron Federico Beretta dice “Ci prendiamo ancora qualche giorno per sistemare al meglio il nostro locale e mettere a punto il menù, ci aspettano giorni di grandi raccolte. Non troverete tante modifiche, solo qualche attenzione in più alle numerose precauzioni che già prendevamo per rendere il nostro ambiente confortevole e sicuro”. Le prenotazioni sono aperte dal 1 giugno. “Dopo essere venuti nelle vostre case in questi mesi per le consegne dell’asporto, vi aspettiamo di nuovo a casa nostra”. Dal 3 giugno si riaprono le frontiere (forse) e riaprirà anche Figli dei Fiori Bistrot, uno dei locali più fashion di Como che è felice di tornare e promette tante sorprese

Infine non è un ristorante, ma La Breva catering si è reinventata visto che i servizi che tradizionalmente offre sono al momento fermi. Anna Cazzola racconta il loro particolare servizio a domicilio: “Un lunch box per uffici, aziende  e privati, magari chi è in smart working e ha poco tempo per prepararsi da mangiare. In un sacchetto c’è tutto e tutto biodegradabile, anche la bottiglia d’acqua ha un contenitore di plastica riciclata per un’attenzione all’ambiente che la nostra azienda ha nel Dna”. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì per la sola pausa pranzo, ore 11,30 – 14. Piatti diversi ogni giorno, anche vegan, con pane di propria produzione sfornato fresco (3284422871 info@cateringlabreva.it. “Durante il lockdown tutti hanno cucinato tanto – conclude Anna – Ora li viziamo noi e senza far spendere troppo”

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