Como

DOBBIAMO RESTARE A CASA MA NON BASTA: 4.872.420 euro raccolti è il primo dato di un bilancio positivo

fondazione comasca coronavirus

Anche se la campagna di raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus allo scoppio dell’emergenza coronavirus continua a raccogliere preziosissime donazioni, è tempo di primi bilanci. Il primo riguarda certamente la cifra ad oggi raggiunta: € 4.872.470.

Si tratta di importanti risorse che hanno permesso di dare un prezioso aiuto agli ospedali del territorio impegnati nella guerra contro il coronavirus. Hanno infatti beneficiato principalmente di queste risorse l’ospedale Fatebenefratelli di Erba, Il Valduce e il Sant’Anna di Como.

Anche nel nostro territorio l’emergenza sanitaria, la quarantena forzata e i primi sintomi della crisi socio-economica in atto hanno colpito particolarmente le persone più fragili: tanti anziani, persone malate, famiglie in difficoltà economiche, persone senza un lavoro stabile e senzatetto. In tanti si sono ritrovati da un giorno all’altro a rivolgersi alle associazioni che fornivano un pasto caldo. Per questo la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus ha deciso di intervenire con un bando in sostegno delle non profit del territorio per la realizzazione di progetti volti ad alleviare le sofferenze delle persone più fragili.

Ciò è stato possibile grazie alla Fondazione Cariplo e alle BCC del territorio, BCC Brianza e Laghi, BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù e BCC di Lezzeno che hanno contribuito con importanti donazioni. La Fondazione ha erogato in totale €160.000. Sono stati 15 i progetti selezionati con contributi che vanno da €4.000 a €15.000 ciascuno.
La Cooperativa Sociale Agorà 97 ha ricevuto un contributo per mettere in sicurezza gli operatori e sostenere psicologicamente i loro ospiti provati dall’annullamento della vita esterna.

Un altro importante aiuto è andato al Banco di Solidarietà, per far fronte all’aumento della richiesta di cibo da parte delle famiglie in difficoltà economiche. La Fondazione Somaschi e la Piccola Casa Federico Ozanam hanno ricevuto sostegno per aiutare i senzatetto. La prima organizzazione ha creato 20 posti letto aggiuntivi presso la palestra Mariani di Como, la seconda, per garantire il distanziamento sociale, ha dovuto aprire altri due appartamenti. La Fondazione Scalabrini, grazie al contributo della Fondazione, si è impegnata a creare l’infrastruttura tecnologica (tablet, connessione internet, ecc…) necessaria per permettere ai suoi più giovani ospiti di seguire le lezioni online. Il Don Guanella, la Coop. Sociale Noi Genitori e l’Istituto Immacolata Concezione hanno avuto un aiuto per mettere in sicurezza operatori e ospiti, e per riorganizzare i servizi e le attività laboratoriali. La Cooperativa Azalea e l’AISM Como hanno deciso di attivare i servizi di assistenza domiciliare. Importanti contributi sono stati erogati anche alle Cooperative Sociolario e il Manto che offrono servizi educativi a distanza, resi particolarmente difficoltosi dalla situazione in atto. La Fondazione Rosa dei Venti onlus ha attivato uno sportello psicologico a distanza e la Cooperativa Sole, che si occupa di encefalopatie, potrà sviluppare tecniche di terapia da remoto. Un altro aiuto è andato infine all’associazione Un sorriso in più, che propone la creazione di una piazza virtuale dove gli anziani possano incontrarsi coi loro parenti

Un altro bilancio molto positivo della campagna “Dobbiamo restare in casa ma non basta” è rappresentato dai molti testimonial che l’ hanno sostenuto in questi mesi. Sono stati ben 65 i contributi ricevuti da personaggi pubblici del nostro territorio. Tutti facevano un appello alla comunità, chiedendo di restare a casa e aiutare i nostri ospedali con una donazione al Fondo Emergenza Coronavirus. I contributi sono arrivati da personaggi del mondo dello sport come Gianluca Zambrotta, Charlie Recalcati, Pino Sacripanti oppure da musicisti come Marco Ferradini e Francesco Facchinetti. Hanno prestato il loro volto anche scrittori e giornalisti come Toni Capuozzo, Andrea Vitali, Alberto Longatti, Giuseppe Guin. Non è mancato il contributo di noti Imprenditori come Moritz Mantero o rappresentati del mondo associativo come Luca Levrini, presidente della Fondazione Volta, e Giovanni Ferrari, presidente di Comocuore. Infine i più convinti testimonial sono stati i tanti medici ed infermieri che hanno mandato i loro messaggi chiedendo a noi tutti di fare la nostra parte per sostenerli in questi mesi difficili.

Chi volesse continuare a sostenere il Fondo Emergenza Coronavirus può farlo con le seguenti modalità.

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