Como

Il museo di Villa Bernasconi si mette in gioco e aderisce a “Save the Culture”

Anche il Museo di Villa Bernasconi a Cernobbio si mette in gioco ed è tra le 20 realtà culturali che aderiscono a “Save the culture”, la campagna ideata e sviluppata per sostenere i luoghi della cultura in questo momento difficile, a partire da quello che hanno di più prezioso: il patrimonio che custodiscono e che da sempre offrono ai propri visitatori.

La campagna, ideata e sviluppata da Heritage s.r.l, è sostenuta dal Museo Tattile Varese attraverso la creazione di una vera e propria rete tra Musei di piccole dimensioni. E’ stato messo a sistema gratuitamente “Interactive Culture Experience”, una piattaforma progettata e sviluppata per la gamification user-oriented di contenuti culturali.

 

E così i Musei aderenti si mettono in gioco!

Il gioco – a cui si accede sul sito www.savetheculture.it – vuole coinvolgere e far partecipare il grande pubblico, che potrà interagire con i contenuti di molti musei di piccole dimensioni dal patrimonio poco conosciuto o di grandi musei di prestigio universale.

Con un semplice obiettivo: invitare a scoprire o riscoprire la ricchezza dei musei del territorio e invogliare a visitarli di persona non appena sarà possibile.

Generico

Il Gioco

In questi mesi Covid-19 non è l’unico nemico da combattere. Da quando i luoghi della cultura sono chiusi, la memoria del patrimonio sta scomparendo a causa di un altro temibile virus: Obliv-20, un virus in grado di cancellare la memoria del passato. Guidati da Beppe, il vecchio guardiano di un piccolo museo, attraverso quiz e giochi, i giocatori affrontano e combattono Obliv per cercare di sconfiggerlo.

Il gioco è costruito con i contenuti dei musei che aderiscono alla campagna. Suddiviso per percorsi, propone diversi itinerari tra arte e innovazione, storia e architettura, culture e tradizioni, viaggiando per regge, ville e castelli, alla scoperta dell’immenso patrimonio materiale e immateriale che è custodito nei musei sparsi sul territorio italiano.

Alla fine del gioco, i giocatori sono invitati a consultare l’elenco dei luoghi della cultura che aderiscono per scoprire per ciascuno le modalità di visita a partire dal 18 maggio 2020.

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Villa Bernasconi, sede del Museo, è uno dei rari esempi di architettura Liberty sul Lago di Como ed unica villa cernobbiese aperta al pubblico; venne edificata tra il 1905 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per l’ingegnere Davide Bernasconi che, di origine milanese, fondò le omonime Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo.

Inaugurato nel 2017, il Museo di Villa Bernasconi è un’originale realtà museale ospitata nell’omonima splendida villa Liberty a Cernobbio, sul Lago di Como.

Non un museo nel senso tradizionale del termine, bensì un’esperienza fatta di suggestioni e connessioni guidate dalle #vocidivilla: un percorso innovativo e interattivo tra contenuti multimediali, oggetti e documenti storici in prestito da collezioni museali e private, ma anche attraverso esperienze multisensoriali.

Il museo è il fulcro di “Liberty Tutti”, progetto sviluppato dal Comune di Cernobbio in partenariato con la Cooperativa Sociale Mondovisione per creare un modello di gestione sostenibile di Villa Bernasconi che valorizzi il coinvolgimento dei giovani, sia in termini di creatività che di professionalità, avvalendosi anche delle nuove tecnologie. Per questo motivo le installazioni interattive sono state realizzate da Sfelab, Olo Creative Farm, Rataplan, Antiorario Video.

“Liberty tutti” è cofinanziato da Fondazione Cariplo (Bando Patrimonio Culturale per lo sviluppo. Anno 2015). L’iniziativa è stata inoltre realizzata con il contributo di Regione Lombardia (Bando Territori Creativi, finalizzato alla promozione dei temi moda e design attraverso le nuove tecnologie) e prevede il coinvolgimento, a vario titolo, di numerose e importanti istituzioni museali e culturali del territorio e non solo, come la Pinacoteca Civica di Como, il Museo della Seta, il Museo del Cavallo Giocattolo, il Teatro Sociale di Como, l’Associazione Arte&Arte, Como Città dei Balocchi, Fondazione Alessandro Volta, Fondazione Arte Nova.

Il concept del museo è quello della “casa che parla”: è la stessa Villa Bernasconi, infatti, a guidare il visitatore nel percorso museale attraverso il racconto in prima persona. Una nuova idea di museo che coinvolge il visitatore attivamente ed emotivamente, ponendolo al centro della narrazione e trasformandolo in un “ospite”.

La visita, che inizia già all’esterno dell’edificio con alcune suggestioni sonore, si struttura sui due piani nobili della Villa, ma il percorso non è vincolato e il visitatore può muoversi liberamente tra le stanze, proprio come in una casa.

Al piano rialzato viene raccontato il contesto storico, artistico e culturale del periodo di edificazione della villa (ovvero i primi del ‘900 e la Belle Epoque), di cui la villa stessa ben simboleggia le trasformazioni sociali, economiche, culturali ed estetiche, e di cui rappresenta l’intrinseco spirito di modernità.

Al piano superiore viene invece raccontata la storia dell’imprenditore primo proprietario della villa, Davide Bernasconi, quella della sua famiglia e soprattutto dell’azienda da lui fondata, le Tessiture Bernasconi, con un focus sul ruolo innovativo e sulla ricaduta che la sua attività imprenditoriale ha avuto per tutto il distretto serico comasco e per il territorio, in diretto confronto con la creatività innovativa contemporanea.

 

Informazioni

Tel. 031.3347209  e-mail villa.bernasconi@comune.cernobbio.co.it

 www.villabernasconi.eu

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