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Cosa fare se quando piove esce acqua dai sanitari? Prevenzione e soluzione

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Nelle grandi città dove il sistema idraulico e fognario sono un intricato sistema non sempre nuovissimo e non sempre pronto a rispondere in caso di eventi atmosferici anomali, può accadere che le piogge eccessive generino problemi domestici oltre che nelle strade. È accaduto a Roma, a Milano, ma anche in centri minori come Como, quindi è un problema reale di fronte a cui è bene essere pronti per sapere come comportarsi.

Il problema in linea di massima è da ricondurre all’ostruzione delle condotte idrauliche esterne, non adeguate o non sufficientemente curate con regolarità. Il problema si traduce talvolta, purtroppo, con il reflusso di liquidi dalla fogna comunale che risalgono da water e/o dai lavandini, specie se ubicati in seminterrati a livello della strada o più in basso.

Di fronte a situazioni come queste non c’è molto da attendere e va chiamato subito un servizio di pronto intervento che sia pronto a recarsi sul posto nell’immediato o quasi, prima che piova di nuovo o che comunque la situazione peggiori ancora di più.

Anche se si ha il proprio professionista di fiducia e lo si vorrebbe attendere fino a quando ha disponibilità, in questi casi non è proprio il caso di farlo perché c’è necessità di muoversi subito: l’idraulico a Como e provincia che si propone per interventi 24 ore su 24, 365 giorni l’anno lo si trova di solito online perché magari ha sede nella città più grande vicina dove problemi come questo sono più diffusi rispetto al piccolo centro.

Perché capita che risalga acqua dal proprio sistema idraulico?

La rete fognaria della città ha l’importante compito di raccogliere e far confluire il liquame nel sistema di raccolta che porta l’acqua sino al depuratore cittadino. Da qui poi, dopo un processo di trattamento, verrà poi fatta nuovamente defluire nel normale ciclo dell’acqua di zona. In alcuni città c’è la raccolta mista.

In tal caso le acque nere, che sono quelle che hanno sono passate per lavandini, scarichi, lavatrice, lavastoviglie (usate quindi), e quelle bianche della pioggia finiscono per essere accumunate in direzione del depuratore. In altri casi c’è la raccolta separata delle due tipologie.

Nel primo caso, quando il sistema di raccolta è misto, può accadere in caso di forti piogge, che il sistema non sia in grado di rispondere all’eccesso di fluidi (di acque bianche sostanzialmente) con la conseguenza che, essendo tutte collegate, vi sia un ritorno attraverso qualunque via l’acqua riesca a trovare libera, come appunto gli scarichi di casa, specie quelli più adiacenti alla rete fognaria come i bagni seminterrati.

Anche dove il sistema cittadino potrebbe essere adeguato può presentarsi comunque questa situazione qualora grandine o detriti intralcino il corretto defluire delle acque verso il depuratore. Se va bene il reflusso è lento ma regolare, in altri casi si verificano rigurgiti improvvisi più violenti.

Cosa fare in caso di ritorno delle fogne in casa?

Indipendentemente dall’entità del reflusso dalla fogna di acque in casa, è opportuno intervenire per ovviare al problema e prevenire situazioni di grave entità. Innanzitutto va chiamato l’ufficio tecnico del Comune, che va avvisato e poi bisognerà chiamare un idraulico per un pronto intervento al fine di prevenire qualunque altro reflusso.

Come si fa? Oggi come oggi il sistema più diffuso è l’installazione di una valvola apposita che previene il ritorno dalla rete fognaria e/o di un serbatoio di accumulo per poter utilizzare, ad esempio, i servizi igienici durante la pioggia. Grazie ad una pompa i liquidi raccolti in questo serbatoio vengono spinti nella normale rete fognaria grazie alla pressione, richiudendo il sistema poi per evitare ritorni.

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