La cerimonia

Como ricorda il deportato Aldo Raffaello Pacifici: pietra d’inciampo davanti a casa sua fotogallery

Le parole del nipote e del sindaco Landriscina. Tutte le immagini. Presenti anche Questore e Prefetto.

Tanta commozione questa mattina a Ponte Chiasso – via Brogeda civico 11 – dove è stata posata la prima pietra d’inciampo della città di Como. E’ dedicata alla memoria di Aldo Raffaello Pacifici, residente a Ponte Chiasso, deportato in seguito alle leggi razziali in quanto ebreo e morto nel campo di sterminio di Auschwitz nel 1944.  Il suo arresto era avvenuto pochi mesi prima.

Il riconoscimento è stato deciso dalla giunta cittadina, che ha accolto la mozione presentata nei mesi scorsi dal gruppo consiliare di Svolta Civica, che chiedeva, appunto, la realizzazione di una pietra d’inciampo in memoria di un deportato comasco per non dimenticare una delle più grandi tragedie dell’umanità.  Sopra le parole del nipote Aldo e quelle del sindaco di Como Mario Landriscina, commosso alla celebrazione. Al suo fianco anche l’assessore Francesco Pettignano, la presidente del consiglio comunale Anna Veronelli, il Prefetto Coccia ed il Questore De Angelis.

 

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