La nota

Via il traffico pesante dalla Regina, Confcommercio boccia la proposta dei Comuni

La nota ufficiale dell'Associazione. I più penalizzati sarebbero gli albergatori:"Vorrebbe dire metterli in crisi definitiva".

Dopo la lettera messa a punto dai comuni di Tremezzina, Colonno, Sala Comacina e Menaggio per chiedere limitazioni al traffico pesante sulla Regina, oggi interviene Confcommercio su questa vicenda: «Le proposte avanzate dalle Amministrazioni Comunali, seppur sotto forma di bozza – sostiene l’associazione – appaiono inaccettabili per Confcommercio Como e metterebbero a dura prova gli albergatori, i ristoratori e i commercianti associati della zona, soprattutto in vista dell’inizio della prossima stagione turistica”. A dirlo il Presidente degli Albergatori di Confcommercio Como, Roberto Cassani e quello di Confcommercio Como, Giovanni Ciceri.

 

Confcommercio Como – afferma il Presidente degli Albergatori di Confcommercio Como, Roberto Cassani – da anni tutela gli interessi di albergatori e strutture ricettive. Comprendiamo le legittime necessità di residenti e pendolari, ma riteniamo che questo provvedimento danneggi eccessivamente le strutture ricettive della zona”.

Ricordiamo – prosegue il Presidente di Confcommercio Como, Giovanni Ciceri – che i Comuni delle zone interessate dall’ordinanza così come tutta la Provincia di Como, vivono di commercio e di turismo e per questo è necessario tutelarli. Così com’è strutturata la proposta da presentare al Prefetto di Como, Ignazio Coccia, avrebbe delle gravi ripercussioni sulle attività della zona”.

Così come formulata – conclude Matteo Valdè, consigliere Confcommercio Como e portavoce al tavolo Prefettizio sulla Statale Regina anche delle altre principali Associazioni di categoria – la proposta sarebbe un colpo mortale per tutto il tessuto economico e produttivo locale (già seriamente messo alla prova dalle difficoltà logistiche, che impattano soprattutto su chi lavora, e dalla contingente situazione di mercato). Gli investimenti in infrastruttura hanno sempre un enorme impatto positivo sulle aree dove queste vengono realizzate. Le limitazioni hanno invece sempre, nel breve periodo, un effetto altamente destabilizzante. I Sindaci rischiano di rendere insostenibile (a volte addirittura impossibile) la logistica di quasi tutti gli operatori economici locali (non degli “autotrasportatori stranieri” che utilizzano la strada come transito), in aperto contrasto con le loro dichiarazioni di intenti, quando si dicono pronti a difendere con i denti i presidi territoriali dei negozi o delle attività, o a promuovere la destagionalizzazione delle attività turistiche. Si rischia di arrivare ad avere la “Variante della Tremezzina” senza che vi sia più la necessità dell’opera, perché sul territorio saranno spariti alberghi, supermercati, imprese!”

 

 

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